Capitolo 38

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[e dopo due giorni riesco a completarlo, sono stata abbastanza veloce con la pubblicazione ;) ]

Se c'era una cosa di cui ero certa è  che ero un' enorme e impareggiabile stupida! Tutti sanno che determinati farmaci riducono gli effetti della pillola anticoncezionale ed io, non solo mi ero dimenticata di questa cosa, ma avevo fatto sesso con Darko così tante volte che guardando il test di gravidanza la prima cosa che ho pensato è stato : Stupida!

E ora c'era un altro problema: Rikon.

Era arrivato di prima mattina a Solkey per parlarmi di questioni urgenti pensavo si trattasse di Kovac e invece no.

<<Quindi che mi stai dicendo?>> chiesi in preda all'ansia.

<<Ho bisogno che torni in missione solo per tre giorni. Non te lo chiederei, sai come la penso sul tuo ritorno ma ho i miei uomini impegnati e ho bisogno di un lavoro veloce e pulito. Sempre se te la senti>> ero al settimo cielo, potevo rientrare in missione ma ora ero incinta. Cazzo, Tempismo perfetto! E quel test nascosto nella borsa non faceva altro che ricordarmelo.

<<Dove e quando>> chiesi quasi angosciata.

<<Mosca, domani notte partiresti e inizieresti tra due giorni quindi>> sbuffai, almeno era " vicino". Se avessi detto che ero incinta con cavolo che mi manda in missione per non parlare di Darko: oh cazzo Darko! Un senso di asfissia mi attanagliò le viscere.

<<Niki? mi ascolti? tutto bene?>> Rikon aggrottò la fronte e mi studiò perplesso.

<<Si si ..devo solo ..parlare con Darko>> Mi avrebbe detto no a priori ma volevo andare in missione, lo volevo per forza e poi non era il momento di avere un bambino non sapevo neanche se tenerlo.

<<Se non vorrà non preoccuparti troverò una soluzione...magari chiamerò Dimitri>> a quelle parole mi arrabbiai.

<<No. Ci andrò..con o senza il suo consenso>> urlai, subito mi pentì però. Merda gli ormoni erano già partiti. <<Scusami..>> dissi calmandomi.

<<ti darò il dossier se accetterai fammi sapere entro domani mattina presto. Ora devo andare ..fatti abbracciare piccola luna>> si alzò e mi alzai di riflesso e mi strinsi a lui. Lo salutai e poi lo accompagnai alla porta.

Nel tardo pomeriggio Darko rientrò dal lavoro, io ero in camera a preparare la valigia per la missione. Avevo perfino uscito dall'armadio il vecchio borsone con cui andavo spesso in missione. Sentì Darko chiamarmi dalle scale e poi i suoi passi avvicinarsi.

<<Amore ti stavo..>> si bloccò e lo sentì avanzare.

<<Dove vai?>> chiese asciutto.

<<In missione, Rikon mi ha chiesto un favore per tre giorni, parto domani notte>>

<<No>>

<<Non mi importa del tuo no, poi sarà solo per tre giorni..>> cercai di divincolarmi dalla stretta ma la presa era salda.

<<Ho.Detto.No>> sibilò.

<<Non voglio litigare, Darko e non cambierò idea quindi ti preso lasciami preparare>> sospirai, cercai di non alimentare quel litigio anche perchè non volevo agitarmi.

<<Non voglio litigare neanche io. Per cui tu non andrai da nessuna parte. E' la mia ultima parola>> al diavolo, ora mi stava facendo incazzare.

<<Lasciami le mani, sono una donna libera posso scegliere sai..>> lo canzonai.

<<Si ma sei la mia donna non dimenticarlo>> sibilò e mi lasciò le mani.

Sei mia, Nikita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora