Capitolo 33

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"Come avete passato il Natale?" Domanda entusiasta Dorine, saltellando avanti ed indietro, e facendomi venire un leggero capogiro.

Beh, che dire. Questo Natale l'ho passato in modo davvero...noioso. Ero impreparata, non avevo comprato i regali a nessuno, non avevo decorato la mia camera perciò non ero influenzata dallo spirito natalizio. Ero davvero triste. Non lo so perché, ma ero davvero demoralizzata. Avevo in me una tristezza che non mi faceva alzare dal letto. Sono rimasta tutto il tempo sotto le coperte a mangiare pandistelle e guardare American Horror Story, sperando che un'esemplare di Evan Peters faccia eruzione nella mia camera e che mi porti via, ma ovviamente non è stato così, anzi, tutt'altro. Ho passato la serata ad ascoltare White che si lamentava.

"Diana, sei più deprimente di un piatto vuoto"

Che ci devo fare? Le serie tv ed il letto mi deludono meno della vita reale!

In più ho un grande mal di testa. Nei giorni di vacanza non ho dormito per niente. Andavo a dormire verso le 6 del mattino per poi risvegliarmi alle 8. Ho un bisogno disperato di dormire per due giorni di fila. Potrei entrare anche in stato vegetativo da un momento all'altro.

Faccio spallucce, strofinandomi gli occhi, ignettati di sangue.

"Stai bene?" Domanda Jade al mio fianco, mettendo una mano sulla mia spalla.

Assonnata, annuisco leggermente, facendo uno dei miei migliori sorrisi.

In lontananza vedo Nash, che con sguardo triste fissa in modo insistente Violet, che invece non lo degna nemmeno di uno sguardo.

Nash posa lo sguardo su di me, e con un gesto del capo, gli mimo di raggiungerci.

Sgrana un pochino i suoi grandi occhi azzurri, per poi alzarsi, ed avvicinarsi un po titubante.

"Ciao Nash!" Praticamente urlo, correndo verso di lui ed abbracciabdolo. Ricambia l'abbraccio sorridendo, e accarezzandomi la schiena.

"Dai vieni" dico io dopo aver sciolto l'abbraccio.

Lo prendo per un polso, trascinandolo verso il resto del gruppo. Facendolo apposta lo spingo accanto a Violet, che di colpo diventa leggermente rossa. Aw, come la prima volta che si sono parlati. Ma poi incrocia le braccia al petto, girandosi con viso arrabbiato, dall'altra parte.

"Ragazzi, cosa fate questo weekend?" Domanda Jack j. attirando l'attenzione dei ragazzi.

Tutti iniziamo a pensare, facendo calare tra di noi il silenzio più totale.

Mentre penso mi guardo un po attorno, scorgendo la figura di Justin e Jacob venire verso di noi, con in faccia un sorriso stampato. Il mio sguardo si incatena immediatamente a quello di Jacob, facendomi venire un brivido lungo tutta la spina dorsale. Il suo occhi sono così freddi e senza emozioni. Sono due pozzi senza fondo, non trasmettono nessuna emozione, nonostante il loro colore sia stupendo.

"Non lo sai che è maleducazione fissare?" Afferma Jacob con aria superiore.

Lo guardo con viso stupito, sgranando gli occhi.

Questo ragazzo è per caso bipolare? A Natale mi ha detto tutte quelle cose e adesso che cosa fa?

"Non ti stavo fissando, stavo solo cercando di vedere dove sono le tue sopracciglia. Sai potresti anche disegnarle" faccio spallucce, guardandolo con aria da finta dispiaciuta.

Ridacchia, scuotendo le testa e guardando in basso. Si passa una mano tra i capelli, per poi tornare a guardarmi.

"E tu potresti vestirti decentemente ogni tanto" risponde imitando i miei stessi movimenti di prima.

LEAVE ME LONELY ||Jacob Sartorius||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora