LEAVE ME LONELY ||Jacob Sartorius||

Capitolo 31

Importantissimo! Leggete lo spazio autrice! Buona lettura♡

"Non ci posso credere, non ci posso credere, non ci posso credere!" Urlo ripetutamente, camminando avanti ed indietro per la stanza. Sono agitata, arrabbiata, innervosita, vorrei prendere a pugni un muro, dare calci alla porta fino a romperla, buttare tutto per terra e strapparmi, anzi, strappargli i capelli di testa.

"Diana calmati, magari ti sei sbagliata" cerca di tranquillizarmi Hunter.

"No Hunter, non mi sono sbagliata per niente, ci ho pure litigato, non penso di essere cieca!" Urlo nervosamente, facendolo saltare di qualche centimetro all'indietro.

"Hey, Hey,  piccola calmati- Blake mi prende per le spalle, avvicinandomi, ed avvolgendomi in un grande abbraccio- non serve agitarsi" mi sento subito meglio, quindi tranquillizzandomi faccio un grande sospiro, per poi ristabilizzare il battito cardiaco.

"Ti sei calmata?" Domanda piano dopo qualche secondo. Annuisco sorridendo, anche se lui non può vedermi. Mi stacca lentamente dall'abbraccio, guardandomi negli occhi.

Un secondo dopo però...

"IO NON MI CALMO PER NIENTE! QUELLA SOTTOSPECIE DI MASCHIO ME LA PAGHERÀ- Urlo isterica saltando addosso ad Hunter- È SOLO UN PEZZO DI STERCO SECCO, CHE PER MIA GRANDE SFORTUNA HO CALPESTATO" cado a cavalcioni su Hunter, inziando a dare pugni al suo petto. Cerca di difendersi, implorandomi di risparmiarlo, ma ormai sono nel pieno della mia crisi da psicopatica.

Vengo afferrata per la vita e per la braccia da Blake e Shawn, che con poca fatica mi alzano dal corpo ormai inerme di Hunter. Blake mi prende a sacco di parate, ed ancora in balia della mia crisi, inzio a tirare calci e pugni all'impazzata, non riuscendo a colpire praticamente niente.

"Mettimi subito giù ! Non ho finito di picchiarlo!" Urlo istericamente, mentre Taylor e Ariana fanno alzare in piedi Hunter.

"Non ti metto giù fino a che non mi prometti che ti calmi e che chiedi scusa ad Hunter" risponde in modo severo Blake. Sbuffo, lasciandomi a peso morto sulla sua spalla. Dopo qualche minuto di riflessione, passato ad osservare il suo culetto sodo, annuisco riluttante. Mi mette giù, facendomi girare verso Hunter, che dolorante mi guarda in modo alquanto spaventato.

"Scusami Hunter te non centri niente, midispiace di averti usato come cavia" vado verso di lui, stringendolo in un grande e caloroso abbraccio, che anche lui, più debolmente ricambia.

"Sei perdonata" ridacchia ancora tra le mie braccia.

Dopo un pò ci stacchiamo, ricomponendoci tutti.

"Okay, noi andiamo, ci vediamo domani" dico a tutti, anche per White. Saluto tutti, ed infine Blake, che stranamente approfomdisce il bacio che di solito è a stampo. Mi sento ancora un po a disagio a baciarlo davanti a lui, diciamo che è stata la mia prima volta seria, dopo Jimmy all'asilo, ahh quello si che era un gentiluomo, sua madre era un pasticcera, quindi lui ogni giorno mi portava dei dolci...aspetta, adesso che ci penso, io lo sfruttavo per i dolci...oh, mi sento una cattiva persona adesso.

Inziamo il tragitto verso casa, e la mia testolina super incasinata, è strapiena di domande.

Sappiamo tutti, o almeno tutti mi hanno detto che Justin è uno che tradisce, forse è anche per questo che io sono stata l'unica ad avere una reazione così aggressiva nei confronti di questo fatto, perché loro ormai sono abituati, ma non capisco, sembrava che la cosa tra Charlotte e Justin fosse seria, voglio dire, lei ha rinunciato e tutti i suoi amici per stare con lui, è un grande  gesto da parte sua, e adesso gli sta accanto nonostante sia consapevole del fatto che la loro 'relazione' sia una cosa rischiosa e poco sicura. Insomma, chi se lo prenderebbe uno come Justin? È bello e tutto, ma il livello della sua intelligenza è pari a quello di un criceto, o è quello che vuole dimostrare? Sono un po titubante sulla cosa, ieri mi ha dimostrato di non essere poi così stupido, insomma ha scritto e registrato una base musicale tutto da solo, poi così senza cervello non è, ma il fatto di nascondersi dietro la stupidità per non mostrare agli altri la parte più sensibile di te, è da deboli.