Capitolo 37

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"Sei sicuro che questa sia la strada giusta?" Domando preoccupata a Cameron, mentre tutti in gruppo lo seguiamo.

"Certo! Che non ti fidi?" Domanda con fare ovvio Cam, girando il capo verso di noi.

Tutti tiriamo un sorriso, annuendo, e cercando di mascherare la nostra stanchezza.

Ho la schiena che mi fa tremendamente male. Non ho potuto posare lo zaino a casa perche abbiamo deciso di andare a quel negozio subito dopo scuola.

Uccidetemi.

Esausta mi fermo di colpo, facendo fermare a loro volta gli altri che uno dopo l'altro mi vengono addosso.

"Ragazzi, non riesco a continuare, e temo che tu abbia sbagliato strada Cam" dico io con il fiato corto.

"Sì infatti" dicono tutti in coro.

"Manca poco, giuro!"

"Cam, i miei piedi stanno facendo la schiuma!" mi indico i piedi

"Smettetela di fare bambinoni!"
esclama Dorine con la sua R moscia.

"Andiamo!" Dice urlando, prendendo sotto braccio Cam e facendosi guidare.

Brontolando continuamo la nostra infernale camminata.

Una decina di minuti dopo, arriviamo davanti ad un negozietto, abbastanza vecchio, inpolverato.

"Eccoci!" Esclama contento Cameron, iniziando a camminare verso la porta.

Immediatamente lo blocco, afferrandolo per il polso, e trascinandolo indietro.

"Che stai facendo!"

"Non puoi entrare! Non sappiamo neanche perché siamo qui!" Specifico lasciando la presa.

"Ha ragione- mi appoggia Shawn - non sappiamo cosa cercare"

"Io credo che sia il caso di entrare e cercare qualcosa, poi se non troviamo niente, andiamo via" fa spallucce White.

Annuiamo, per poi girarci verso la porta, ed entrare.

Il negozio, come avevo previsto, è abbastanza vecchiotto, gli oggetti in vendita avranno una quindicina di anni, così come la cassa, e le foto appese in giro.

Ci guardiamo tutti attorno, curiosi ed un pò intimoriti.

"Che posto inquietante" sussurra Jack, attaccandosi a Shawn.

"Smettila di fare il ragazzino" risponde Blake, per poi afferrare la mia mano.

Stringo la presa, per portarlo più vicino a me.

Ci avviciniamo alla cassa, e delle voci, quasi sussurri attirano la mia attenzione.

"Zitti!" Sussurro, facendo tacere tutti.

Tutti si ammutoliscono, fermandosi dai movimenti che stavano facendo.

"Siete sicura di non averlo visto in viso?"

È una voce maschile, giovane, e parecchio famigliare.

"Sono sicura giovanotto, indossava un cappuccio" risponde una voce anziana, ma dolce.

Mi avvicino alle voci, sporgendomi dall'angolo per vedere chi siano i due.

Rimango pietrificata. Immobile.

"Jacob" sussurro pianissimo, quasi per parlare a me stessa.

"Cosa?" Domandano tutti sussurrando.

La sorpresa è grande.

Che cosa ci fa Jacob qui?

"Ripasserò, la ringrazio per l'aiuto" sorride dolcemente, mettendo una mano sulla spalla dell'anziana.

LEAVE ME LONELY ||Jacob Sartorius||Où les histoires vivent. Découvrez maintenant