Capitolo 26

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20 anni dopo

SHAWN'S POV

<<Camilla, amore vieni un attimo qui, ho una sorpresa per te>> Quando l'ho visto in libreria ho pensato subito a lei. So quanto le piacciano i romanzi d'amore, ogni volta che ne compra uno lo divora in due giorni e me ne parla per tutta la settimana; a volte ha costretto me a leggerli e io non so proprio dirle di no. Quando entra nella stanza illumina tutto con la sua bellezza <<Eccomi, dimmi papà>> mi guarda serena mia figlia. È cresciuta così tanto, ha 15 anni eppure sembra già una donna.

Dopo la morte di sua madre siamo rimasti da soli. Abbiamo dovuto superare tanti ostacoli; io non avevo idea delle esigenze di una ragazza, ma dovevo pur crescere mia figlia. È stata difficile all'inizio ma ce l'abbiamo fatta.

Le porgo il pacco regalo e lei lo sta già scartando. Legge il titolo del libro "ETERNAMENTE" e mi abbraccia con forza, ricambio la stretta e dopo un po' la libero <<Scherzi? Sta spopolando ovunque, sono giorni che lo cerco>>

<<Beh, ora ce l'hai.>>

<<Grazie papà>> ed è subito sul divano immersa nella lettura.

Poco dopo passo per chiederle cosa preferisce per cena, ma lei quando legge si rifugia nel suo mondo. E un sospiro carico di ricordi attraversa la stanza.

<< Pa' questo libro è bellissimo! Tormentato, romantico, sembra così reale. Infatti è la vera storia della scrittrice, un best seller mondiale. Parla del suo amore perduto, mi ha davvero commossa. Sai, per un periodo ha vissuto in Canada e ha frequentato il tuo stesso liceo, magari l'avrai anche vista qualche volta. Oh, e devi assolutamente leggerlo! Peccato però che usi uno pseudonimo, mi sarebbe piaciuto incontrarla.>> me lo porge e lo prendo.

<<Va bene, lo leggo dopo il lavoro, anzi vado che sono in ritardo. A dopo>> dico prendendo la giacca e lasciandole un bacio sulla testa.

Sono un pubblicitario, prendo un prodotto e lo rendo conosciuto: volantini, manifesti pubblicitari, radio e spot televisivi. È un lavoro in cui ci vuole fantasia e a me è sempre piaciuto inventare. Prima gestivo campagne pubblicitarie in tutti gli Stati Uniti ma dopo la morte di mia moglie ho ridimensionato i miei impegni, per stare vicino a Milla.

È da un po' che stiamo lavorando ad uno spot per una nota marca di colori, è interessante. "Colora la tua vita" questo dice la pubblicità, e una vecchia foto si anima e diventa una famiglia felice. Per 20 secondi ci sono volute due settimane di lavoro.

Prima di tornare a casa prendo la cena da McDonald's e prima di andare a dormire inizio a leggere il libro che mi ha consigliato mia figlia.

Nonostante non ami i libri d'amore, questa storia è molto bella e scorrevole. Le situazioni sono descritte alla perfezione, Camilla aveva ragione, è tutto così reale, sembra di far parte della storia.

La protagonista si è appena trasferita e iscritta a scuola: "Quel giorno non riuscivo a seguire le lezioni, così alla fine della giornata non avevo che scarabocchi sul mio quaderno nuovo. Qualcuno però aveva lasciato gli appunti di letteratura inglese nel mio armadietto e in fondo al foglio c'era scritto –nel caso non riuscissi a decifrare i tuoi disegni- "

No, non può essere lei, deve essere solo un caso, una stupida coincidenza. Continuo a far scorrere gli occhi sulle pagine, leggendo velocemente "Chiusa nella mia camera aprii il pacchetto e estrassi dalla bellissima confezione un fischietto d'argento."

Capitolo 8 "Lui da solo in quella stanza, stava suonando un invito per me"

... capitolo 10 "perché ogni principessa ha bisogno del suo cavaliere"

E poi ancora "era la notte di capodanno e finalmente ci ritrovammo a quella festa."

"Non ci pensare, non ti regalerò il dramma. [...] La sai la novità? In questo mondo io ti amo e non ti lascerò andare tanto facilmente."

Rivivo la mia storia d'amore, momenti bellissimi che si susseguono nelle pagine, nella mia mente e nel mio cuore.

È notte fonda ma non m'importa "- Ti amo Camilla- e io rispondo con un semplice ma importante – siamo eterni Shawn- "

Faccio scorrere gli occhi fino all'ultimo rigo del romanzo. Giro la pagina pensando di trovare i ringraziamenti, invece quello che mi appare è lontano dal mio immaginario.

È una lettera scritta da lei, una lettera scritta da Camilla. E allora piango, piango tutte le lacrime trattenute venti anni fa, tutti i rimpianti, il dolore, la nostalgia, e il mio amore perduto e mai ritrovato. L'ho cercata, l'ho cercata ovunque, ma era come sparita. Ho perso i miei amici, la mia famiglia, ho perso l'amore della mia vita. Mia madre se n'è andata, stufa di essere vittima di mio padre e da quel giorno non ho avuto più sue notizie; mio padre invece non l'ho mai perdonato.

Chiudo il libro. Non voglio leggere questa stupida lettera, non voglio sapere quello che racconta la Camilla di oggi, ho paura di scoprirlo, ho paura di sapere se soffre.

Faccio un profondo respiro, e lentamente, prendendo coraggio, ritorno sui miei passi e apro il libro:

"Nel caso tu leggessi questa lettera.

Oh amore mio, vorrei dirti così tante cose, ma ci vorrebbe una vita intera e il destino non ce l'ha concessa. Ti ho cercato, sai, dopo quel giorno. Sono venuta a casa tua, ma tuo padre non aveva lasciato nulla di te, di me. Quel giorno il mio cuore si è spezzato. Non uscivo, non parlavo, no mangiavo; me ne stavo in camera mia a fissare la tua scheda telefonica spezzata, che somigliava tanto a me.

Ho tentato di andare avanti, ma Toronto era vuota senza di te, la mia vita lì non aveva più un senso, così sono tornata in Italia. Mi sono laureata con il massimo dei voti, letteratura; ho lavorato per diversi editori. Ho fatto anche la maestra. Ho girato il mondo, visto posti incredibili; sono tornata anche a Toronto per il matrimonio di Sara, hanno due figli meravigliosi lei ed Harry e ora sono schiavi delle coccole. Sono tornata al terreno, dove mi avevi portato molte volte, erano passati dieci anni dall'ultima volta e per un attimo ho pensato di ricominciare daccapo, di aspettarti fino a quando non ti avrei ritrovato. Ora lì c'è un osservatorio, è stata una bellissima scelta, quel posto rende le stelle più belle che mai.

Ho conosciuto un uomo, e ho pensato di poter trascorrere la mia vita con lui; non è andata bene, e dopo tre anni abbiamo divorziato, ogni tanto lo sento ancora, siamo amici. Ho vissuto a Roma per qualche anno, ma la grande città mi faceva sentire spaesata. Ora vivo in un paese molto tranquillo, casa mia è a due passi dal mare.

L'idea di scrivere di noi è nata per caso. Quando ero dalla psicologa non riuscivo a parlare della mia, della nostra storia, quindi lei mi ha suggerito di scriverla e io ho cominciato. Spero non ti dia fastidio, ma ho pensato che qualcuno debba conoscerla. Se ti conosco come credo (e sono sicura di sì) mi hai cercata anche tu. Non sentirti in colpa, non potevi trovarmi senza sapere dov'ero.

Non prenderti la responsabilità di quello che è successo tra noi, della fine della nostra storia. So che non volevi lasciarmi e non hai potuto evitarlo.

Non sentirti in colpa, perché il tempo passato con te è stato il migliore della mia vita, e tu l'hai donato a me, consapevole che è l'unica cosa che non può essere restituita. Non so come sia la tua vita ora, che lavoro tu faccia, dove tu viva o quali siano le tue ambizioni, ma spero tu sia felice. Grazie, perché da quando ho visto i tuoi occhi tra i corridoi della scuola ho iniziato a vivere davvero.

Ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre;

eternamente tua, Eternamente."


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SPAZIO AUTRICI

Siamo già arrivate alla fine, ancora non ci crediamo!

Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno seguite e sostenute, amici, parenti e soprattutto voi, che avete reso possibile tutto questo.

Grazie davvero, vi vogliamo un bene dell'anima.

-Benedetta e Giulia




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