Capitolo 3

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La mattina é passata molto velocemente.

Appena arrivata ho ritirato il mio orario delle lezioni, che si sono rivelate molto interessanti.

Ho conosciuto anche alcuni miei compagni di corso, tra cui un biondino molto simpatico, Chris, che in più occasioni mi ha fatto sorridere, rischiando anche un richiamo dai prof., e Aston, che mi ha salvato dall'imbarazzo del primo giorno.

Dovrò mettermi in pari con il programma, ma non ci metterò molto tempo, e non avrò tante difficoltà.

Dopo le lezioni il mio telefono squilla, è un messaggio di Sara: 'Ti aspetto davanti al tuo armadietto, muoviti perché abbiamo un mucchio di cose da fare oggi! Xx"

Giusto, l'uscita con Sara, quasi dimenticavo! Mi avvio a passo svelto, digitando frettolosamente una risposta.

"Ehy, che bello vederti, pronta per una giornata solo donne?", mi stringe in un abbraccio così tenero, familiare.

" Poso i libri e possiamo andare, non vedo l'ora di uscire!", le sorrido ricambiando il suo abbraccio, ma in quel momento vengo distratta da due occhi che mi fissano da in fondo al corridoio.

Non so perché, ma per una manciata di secondi rimaniamo a fissarci, e il tempo pare fermarsi.

Quegli occhi color nocciola sono freddi, sembra quasi che mi stiano giudicando, tanto che non riesco più a sostenere il suo sguardo così intenso.

Mentre il ragazzo mi volta le spalle, faccio girare Sara e le sussurro vicino all'orecchio, in modo da non essere sentita: " Chi è lui?"

"Lui è Shawn, frequenta l'ultimo anno perché?"

Valuto se dirle o no dell'attimo appena passato, ma decido che non è nulla di importante e che probabilmente tra pochi minuti finirà tutto nel dimenticatoio."No, così, andiamo."

Dopo un intenso pomeriggio passato tra parrucchiere, estetista e negozi vari, io e Sara passeggiamo tranquillamente, quando mia cugina mi chiede: "Un caffè da starbucks?"

"Molto volentieri!"

Per tutto il tempo Sara, che di solito straparla ed è dotata di grande carisma, è assente e partecipa a malapena alla conversazione.. Poi finalmente capisco il perché.

Un perché alto, dal fisico asciutto, i capelli ricci e gli occhi smeraldo.

"Da quanto ti piace?"

"Eh? Di chi parli scusa?"

"Non mi prendere in giro, è da quando siamo arrivati che lo fissi!"

"Si vede così tanto?" Annuisco incitandola a proseguire "da due anni, viene nella nostra scuola e quasi tutti i giorni vengo qui, ma non ho mai avuto il coraggio di farmi avanti"

"Come si chiama?"

"Harry"

"E vorresti conoscerlo giusto?" Non le do il tempo di rispondere, alzo il braccio e a voce alta dico "cameriere, Harry, puoi venire un attimo qui?"

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Alla fine Sara ha ottenuto un appuntamento dal bel cameriere. Oggi è venerdì e mia cugina è uscita con Harry, quindi io sono rimasta a casa per studiare un po' e rilassarmi.Dopo aver ripassato inglese, materia in cui mi sto impegnando tantissimo per migliorare la pronuncia, decido di farmi un bagno rigenerante. 

Riempio la vasca idromassaggio e accendo una candela profumata che Sara ha insistito per regalarmi. Il vapore mi fa scaricare tutte le tensioni della mia prima settimana a Toronto che, nonostante sia stata molto stressante è una delle migliori della mia vita.

Ho stretto molta amicizia con Chris, che per fortuna frequenta quasi tutti i miei corsi e mi ha reso queste giornate molto meno pesanti.Dopo più di quaranta minuti decido di uscire dalla vasca e, seppur controvoglia, vado in camera e mi infilo una tuta. 

Mentre vedo un film in tv sento bussare alla porta della mia stanza. Sara mi racconta del suo appuntamento, che lei definisce 'disastroso'. Mi racconta di come sia stato dolce e premuroso Harry per tutta la sera, ma sostiene lo abbia fatto solo per gentilezza. Parla delle sue innumerevoli figuracce dovute alla'agitazione, e del bacio tanto atteso ma non ricevuto.

Conclude il suo melodrammatico racconto dicendo di essere sicura di aver sprecato la sua unica, quella che io le avevo offerto. Ma ho visto il modo in cui Harry la guardava, come le parlava; lui era già cotto di lei bel prima di quell'appuntamento.

Non faccio in tempo a dirle ciò che penso che il telefono di Sara trilla. "Cam ho appena ricevuto un messaggio da Harry, non lo voglio aprire, mi avrà sicuramente scritto qualcosa di maledettamente gentile e dolce per scaricarmi. Leggilo tu per me!"

Mi porge il cellulare e io le sorrido per tranquillizzarla, quindi apro la notifica "Avrei tanto voluto baciarti, ma ho pensato che non volessi o che non fossi pronta xx -Harry"

Giro lo schermo verso Sara, che prima rimane senza parole e poi, con un gran sorriso stampato in faccia, risponde "Beh, la prossima volta non pensare :*"

Mi augura la buona notte e tutta felice torna in camera sua. Decido di mettermi a letto, ma qualcosa non mi fa prendere sonno, una domanda da cui sono scappata per tutta la settimana: 'Chi sei, Shawn?'

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