Capitolo 7

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SHAWN'S POV

Sto impazzendo. Quella ragazza mi ha incantato in una meravigliosa magia da cui non voglio sfuggire. Non la conosco, eppure il mio unico desiderio da settimane è proteggerla. E' così delicata nella sua candida pelle, che molto spesso diviene rosea per l'imbarazzo; nei suoi capelli scuri, così morbidi e setosi; nelle sue labbra, che meritano di essere baciate con dolcezza tutti i giorni; e nei suoi occhi, di un castano-ambrato che ti ipnotizzano e ti rivelano tutta la sua ingenuità, che una volta visti ti entrano nel cuore e non ne escono più.

Voglio proteggerla dalle difficoltà, dai problemi, dai pericoli, dalle false amicizie; voglio renderla felice, perché il suo sorriso illumina tutto ciò che la circonda e lo rende migliore. Voglio essere la causa del suo sorriso,  come lei lo è del mio. Non posso permetterle di rimanere con Jackson, il cui solo interesse è se stesso. Beh, se stesso e il sesso. Vederlo provarci spudoratamente con Camilla, toccarla con le sue sudice mani, baciarla con prepotenza, guardarla come se fosse un oggetto accende in me la rabbia più profonda.

Guido verso casa di Jackson, scendo dall'auto e suono il campanello. Ad aprirmi è il domestico, che quando gli dico di essere un amico di Jackson mi indica subito la sua stanza; salgo le scale velocemente e una volta percorso l'intero corridoio, spalanco la porta della sua camera. Lui mi guarda e scatta in piedi. "Shawn Mendes. Che ci fai qui?" e mi scarica un sorriso beffardo, vuoto, tipico di chi ha tutto e non apprezza niente.

 "Lasciala in pace" gli dico rabbiosamente facendo un passo verso di lui.

"chi scusa?" fa finta di non sapere, che stronzo.

"lo sai chi, lasciala in pace e va dalle tue puttanelle"

"ma da loro non me ne sono mai andato. E comunque non ti preoccupare, dopo essermela fatta sarà tutta tua"

La rabbia cresce dentro di me, impossessandosi della mia testa e della mia anima. Mi avvento su di lui, lo sbatto contro il muro e gli assesto un pugno nello stomaco. Cade a terra dolorante e gli rivolgo il mio sguardo più torvo; mi guarda supplichevole e tacitamente mi prega di non fargli del male. E io ne sono soddisfatto, è l'unica sensazione che una persona spregevole come lui dovrebbe provare ogni giorno della sua misera esistenza.

"Lasciala. In. Pace." e lui rimane a terra con lo sgomento dipinto sulla faccia.

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Allora, che ne pensate del capitolo? Se volete lasciate un commento e se la storia vi piace stellinate!!<3

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