Capitolo 19

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SHAWN POV

Sono le sei del mattino, Camilla dorme profondamente.

La sua pelle è così candida, liscia, morbida; la sua bocca è rilassata, dal suo viso traspare tranquillità, e il suo respiro è regolare, caldo, starei ore a guardarla.

Non importa quello che pensa mio padre, oggi conoscerà la ragazza che amo, la ragione del mio sorriso, e non riuscirà a non innamorarsene anche lui. Lei dà un senso alle mie giornate, ed io voglio renderla felice.

Mi alzo stando attenta a non svegliarla, ed esco il più silenziosamente possibile. Da Starbucks prendo un cappuccino e un muffin al cioccolato, quello che ordina sempre quando vuole cominciare bene la giornata. Appena rientrato alzo leggermente le serrande della sua camera, e lei si lamenta un po', poi mi avvicino e le lascio un leggero bacio sulle labbra. <<Buongiorno principessa>>

<<Ma che ore sono? Sto morendo di sonno!>>, dovevo immaginarlo...

<<Ho preso la colazione>> rispondo porgendole il sacchetto, e il suo volto si illumina immediatamente.

<<Grazie, non dovevi preoccuparti.>>, dice abbracciandomi.

<<Così va meglio. Vai a farti una doccia, fila!>>


<<Agli ordini, capo!>> ridacchia dirigendosi in bagno.


Sono vestito già da un pezzo ormai, ma Camilla non accenna ad uscire dal bagno, penserei che si sia addormentata se non fosse per il suo canticchiare canzoni a caso. Sbaglia quasi tutte le parole, ma ha una voce talmente dolce e melodiosa che non faccio nemmeno caso a quello che dice. Sono talmente preso dal suo ritmo che non mi accorgo che lei è rientrata in camera.


La guardo alla luce del giorno, e mi accorgo che c'è qualcosa di diverso dal solito, i suoi occhi brillano, è bellissima.


<<Voglio presentarti i miei genitori>>, dico di punto in bianco.


Il suo sorriso trema, e Camilla comincia a torturarsi le braccia in preda al nervosismo. <<Non lo so Shawn, ma non avevi detto che erano contrari? E se poi la loro opinione peggiorasse? Non possiamo aspettare un altro po'?>>


<<No, voglio farlo ora, prima glielo diciamo, prima di metteranno l'anima in pace e inizieranno ad adorarti, quasi come ti adoro io. Quindi, ti prego, vuoi venire a conoscere i miei genitori?>>


Lei sospira ancora indecisa, ma annuisce sorridendomi. Sono così felice che mi avvicino e la sollevo da terra, baciandola. Tutte le mie preoccupazioni si dissolvono e io sono sempre più convinto che andrà tutto bene, se lei sarà con me.


CAMILLA POV

Sono in preda al panico più totale. Shawn è dovuto andare via, ma ha detto che sarebbe venuto a prendermi due ore dopo, per farmi incontrare i suoi genitori.

Mi affaccio in corridoio per chiamare Sara, poi mi ricordo che lei è uscita con Harry. Sto per fare dietro-front, quando la voce squillante di mia zia risuona nel corridoio.

<<Dove credi di andare? Devi spiegarmi un paio di cose, per esempio perché c'era un ragazzo in camera tua stamattina?>>

Devo trovare una scusa credibile, o la situazione comincerà a degenerare. <<Oh, niente, era solo passato per dirmi che questa sera sarebbe venuto a prendermi per andare a cena a casa sua.>> riesco a inventare, rimanendo vaga e impassibile, sperando che mia zia non si faccia troppe domande; ed è quello che fa, ma solo dopo avermi lanciato un'occhiata per farmi capire di aver fatto finta di non aver inteso.

Penso e ripeso alla cena e a come dovrei apparire, alla fine scelgo di indossare uno skinny jeans nero, un maglione color panna e degli stivaletti neri. Sistemo i capelli dietro le orecchie per scoprire il viso. Indosso anche degli orecchini di perle, che mi fanno sentire più sicura nelle situazioni difficili.

Vedo Shawn parcheggiare l'auto nel vialetto, quindi prendo il cappotto e lo raggiungo.

Lui mi accoglie con un enorme sorriso entusiasta e, prima ancora che gli chieda come sto, mi poggia una mano sulla spalla e mi dice: <<Andrà tutto bene, vedrai.>>.

Una quindicina di minuti dopo entriamo in un quartiere residenziale, e quando Shawn accosta l'auto stento a credere ai miei occhi.

Sul portone di casa ci sono un uomo e una donna ben vestiti e sistemati. Ci avviciniamo alla sua famiglia, e subito i suoi genitori mi squadrano dalla testa ai piedi.

Il papà di Shawn mi porge la mano:<< Io sono il signor Mendes, e tu saresti?>>

<<Io, io sono Camilla>>, il nervoso mi sta mangiando viva, ma ecco che Shawn viene in mio soccorso <<Mamma, papà, lei è Camilla, la mia ragazza.>>, dice in tono entusiasta mentre alterna lo sguardo tra me e sua madre, che risponde subito cordialmente: <<Piacere di conoscerti, io sono Ellen, sei davvero una splendida fanciulla.>>

Io le sorrido gentilmente, non sapendo esattamente cosa dire, quindi la signora Mendel riprende la parola: <<Accomodiamoci in casa, ti va cara?>>, io annuisco e tutti ci addentriamo nel grande salotto.

<<Camilla mi è stato riferito che sei italiana, non è così?>>

<<I tuoi genitori che cosa fanno? Hai una famiglia numerosa?>> <<Sei brava a scuola?>>

<<Si, ecco, io me la cavo insomma>>

<<Oh fantastico, e cosa pensi di fare al college?>>

<<Non so, manca ancora un anno e mezzo al diploma...>>

<<Allora ti fermerai e non frequenterai l'università?>>

<<Sei una ragazza molto intelligente, Shawn è stato fortunato ad averti incontrata>>, vengo salvata da Ellen dalle strazianti domande del sig. Mendes.

Dopo tanti convenevoli e qualche ora più tardi siamo liberi di andarcene. Salutiamo i padroni di casa, e passeggiando arriviamo fino al terreno di Shawn. <<Grazie di essere venuta Cam, adesso tutto è al proprio posto.>>

Lo guardo in fretta, lui se ne accorge e subito si avvicina, posa una mano sulla mia guancia e prima di sfiorare le mie labbra con le sue sussurra <<Andrà tutto bene, vedrai.>>

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SPAZIO AUTRICE

Ciao! Che ne pensate? Come al solito vi chiediamo di farcelo sapere con una stellina o un commento..

Scusate se vi abbiamo fatto aspettare così tanto, ma sono stati giorni molto intensi per noi! Un bacio! 

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