Capitolo 78

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Mi alzo alle nove e mezza del mattino.

Dylan non c'è di fianco a me.

Mi metto a fare dei servizi in casa e preparo un po' di pasta per il suo ritorno.

《Abby? Dimmi.》

《Come stai?》

《Per le condizioni in cui sono direi che sto abbastanza bene.》

《Quando hai bisogno di me, basta uno squillo.》

《Tranquilla lo so, come sta Janet?》

《Ha l'argento vivo addosso.》

《Il papà che dice?》

《Ora ti faccio ridere. L'altro giorno eravamo al parchetto e Janet stava giocando a palla con un bambino poco più grande di lei e lui ad un certo punto mi ha detto che quel bambino la stava guardando troppo.》

《Non mi dire che l'ha portata via.》, dico mentre rigiro un piatto tra le mani asciugandolo con lo straccio.

《L'ha presa in braccio e è tornato a casa!》, sbotta ridendo.

《Che gelosone!》

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《Salve dottore lui è Dylan, il mio ragazzo.》

《Piacere, si accomodi sul lettino signorina.》

Mi sdraio sul lettino.

Dylan si mette a fianco a me seduto su una sedia.

《Vuole?》, chiede il dottore a Dylan porgendogli il marchingegno.

《Ci provo.》, il dottore gli mostra come muoversi.

《Ragazzi manca poco, siete pronti a diventare genitori?》

Dylan è ipnotizzato dal piccolo schermo.

Il bambini si sta muovendo.

《Vedo tanto amore in voi ragazzi, sarete dei genitori fantastici per questo bimbo》《la visita di oggi è finita, la prossima volta ci rivedremo per far nascere questo bel bambino.》

Sto avendo molta paura.

Fino a adesso il bambino è sempre rimasto dentro me, ovunque io fossi andata, lui mi avrebbe seguita.

Dopo che nascerà dovrò avere mille occhi e altrettante mani per porteggerlo da ogni pericolo.

《Lo amo.》, commenta Dylan.

《Lo amo anche io.》

Un idolo come sognoWhere stories live. Discover now