Capitolo 28

126 9 0
                                    

《Sí.》

Pronuncio un sí sicuro, certo.
Con la voce che trema, gli occhi lucidi e il cuore più forte che mai.

Sì avvicina lentamente e, poggiando le mani sul mio viso, mi invita a baciarci.

Il silenzio attorno a noi, riesco a sentire i battiti del mio cuore.

Se il mio cuore potesse parlare, pronuncerebbe il suo nome.

《Allora adesso, siamo ufficialmente secchiona e popolare?》, chiede sussurando al mio orecchio.

《Il principe e la ranocchia.》

《Non ho idea di quali rane tu abbia mai visto, ma tu sei sicuramente la più bella.》

Un pomeriggio trascorso a scherzare, qualche bacio rubato e il tempo che non basta mai.

《Dylan, sono le cinque e dieci, mia madre non vuole che io stia così tanto tempo fuori casa.》

《Ma è prestissimo.》

《Dylan, lei non sa di te. Non è abituata a vedermi fuori così tanto tempo.》

《Dovrò resistere allora. Ah ascolta, per il concerto chiedo la macchina a mio padre. Prega per me.》

《Prega anche tu che mia madre accetti di mandarmi con te.》

《Dovremmo passare qualche pomeriggio in chiesa allora.》

Qualche altro minuto a baciarci prima di rientrare in casa.

《Ti scrivo più tardi ok?》, mi chiede con il volto ancora a due millimetri dal mio.

《Attenderó un tuo messaggio principe.》

《Arriverà ranocchietta.》

Siamo la coppia più stramba che io abbia mai visto.
Forse nei film è capitato parecchie volte.

《Ciao tesoro tutto ok? Dove sei stata?》, chiede mia madre.

《Ciao mamma, a tavola devo parlarti di una cosa.》

《Oh mio Dio, sei incinta?》, chiede facendo cadere il mestolo di legno.

《Ma va, che dici.》, dico raccogliendolo.

《Devo preoccuparmi?》

《No, credo di no.》

《Aiutami ad apparecchiare dai.》

《È squisito questo pollo.》, dico infilando un altro pezzo di pollo in bocca.

《Allora, di cosa dovevi parlarmi?》

《Sto assieme ad un ragazzo.》

Finisco un intero bicchiere d'acqua naturale.

《Tutto qui?》

《Beh, non ne ho mai avuto uno e non sapevo come l'avresti presa.》

《È del tutto normale alla tua età, mi arrabbierei davvero molto se tu commettessi lo stesso errore che abbiamo fatto io e tuo padre. Non che tu sia stata un errore tesoro, ma sai, non ti concede di vivere la vita al meglio.》

《Su questo puoi stare sicura mamma.》

《Hai altro da dirmi?》, chiede mettendo in bocca un a forchettata di insalata.

《Beh in effetti ci sarebbe un'altra cosa.》

《Dimmi.》

《Il concerto...》

《Sì...?》

《Dovrei andarci con questo ragazzo...》

《Kate...》

《Lo so mamma, lo so. Però per me è davvero importante.》

《Di te mi fido ciecamente e lo sai, vorrei conoscere lui però.》

《D'accordo.》

Un idolo come sognoWhere stories live. Discover now