Capitolo 25

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Mi siedo su una panchina stringendo le mani alle assi di legno.

Non piangere ti prego. Non qui Kate.

《Kate? Sei qui? Oh eccoti.》

Abby entra spedita dalla porta, con il fiato affannoso.

《Cosa ti è preso Kate?》, chiede sedendosi accanto a me.

《Non me lo aspettavo. In questi due mesi ci ho pensato molto, perché dovrei mettermi in mezzo nella vita di un ragazzo come lui? Un ragazzo che può avere tutto ciò che desidera.》

《Ha scelto lui te, Kate.》

Ferma una lacrima col pollice sul mio zigomo.

《Kate, che ti è preso.》, Dylan.

《Vi lascio soli. A dopo Kate.》, mi lascia con un occhiolino di supporto e scompare oltre la porta.

《Tu non rovineresti proprio niente Kate, tu pensi che la mia vita sia perfetta? Tu pensi davvero che a me piaccia portarmi a letto una ragazza diversa ogni volta? Tu pensi davvero che io non mi schifo da solo per quello che faccio? Non chiedo tanto. Vorrei solo amare una ragazza, una sola, e portarla con me fino all'altare.》

《Dylan, tu non ci hai pensato bene. Io non sono la ragazza che vuoi, sono... sono piena di problemi, ho una confusione allucinante in testa e fidati, impazziresti.》

Con gli occhi gonfi di lacrime, lo lascio per l'ennesima volta da solo.

Mi contraddico da sola ogni volta.

Prima lo amo, poi lo amo troppo. Troppo da aver paura di amarlo.

Cerco Logan tra gli spalti e lo supplico di portarmi a casa.

《Dio Kate, che ti ha fatto?》

《Ti spiego in macchina, ti prego.》

Durante il viaggio gli racconto tutto.
Tutto quello che, di solito, racconto solo ad Abby.

《Potresti fermarti qui a dormire》

《Solo se mi prometti che non mi costringerai a fare ceretta e manicure.》

Scherza facendomi scoppiare a ridere.

《Forse solo qualche maschera.》

Logan

L'indomani mattina, al mio risveglio, Kate non è nel suo letto.

Solo le lenzuola stropicciate.

《Kate? Sei in bagno?》, dico mentre busso insistente alla porta color mogano.

Quando non ricevo nessuna risposta, decido di chiedere informazioni a sua madre. Non vorrei allarmarla però.

《Ciao Logan!》, dice intrappolandomi in un abbraccio.

Mia madre e lei sono migliori amiche.

Ai tempi delle medie pensavano che io e Kate avremmo potuto metterci assieme.

Ma non c'è mai stata la ben più minima scintilla.

《Salve signora, mi scusi, sa per caso se Kate è uscita presto questa mattina?》

《Io non l'ho vista 'stamattina, devo preoccuparmi?》, dice nervosa.

《No stia tranquilla, so dove si trova.》

《Devo chiamare la polizia Logan?》

《No tranquilla, vado e torno.》

《Logan, non farmi stare in pensiero.》

La rassicuro uscendo di casa.

So dove è andata.

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