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La hall del'ospedale era stranamente desertica, il bianco ottico delle pareti interrotto solo da alcuni poster verdi e arancio sulle misure di sicurezza da adottare in caso d'incidente.

<venite, è di sotto, ci stanno aspettando>
Li incitò O'Moore.
Non era la prima volta che entrava nella sezione dell' obitorio dell'ospedale centrale di Maylooth.
Si trovava all'ultimo piano , un gigantesco scantinato che possedeva macchinari di ultima generazione e specialisti che provenivano da ogni lato d'Irlanda.

Probabilmente era quella l'unica fortuna che avevano avuto fino a quel momento.
Nessuno più di quei medici poteva fornire indicazioni utili per prendere il mostro di Darkle.

La discesa di tre piani fu rapida e così silenziosa da diventare imbarazzante.
Rian se ne stava rilassato contro una delle pareti metalliche, con lo sguardo perso nel vuoto.
Non si era ancora reso conto di quanto accuratamente Alec e Victoria si stessero impegnando per evitare di sfiorarsi.
Cercavano inconsciamente di rimanere il più lontani possibile, l'uno dall'altro.

Consapevoli che chiunque avesse ceduto prima avrebbe sancito la sua fine, un modo di dire all'altro fai di me quello che vuoi, ma non mi lasciare.

Le porte dell' ascensore si aprirono di scatto, un rumore secco come un ramo che cade al suolo.

<eccovi, agente O'Moore, ma che diamine sta succedendo lassù a Darkle>

Un ometto dalla corporatura minuta li accolse , sistemandosi un paio di grandi occhiali rotondi sul grosso naso butterato.

<sono il dottor Fredrick Sullivan, ho eseguito le autopsie sui cadaveri di Murphy e Mendoza insieme alla mia piccola equipe.
Voi...>

Victoria allungò la mano per prima, seguita da Rian.
<Victoria Reed, agente del Garda di Dublino e lui è il mio collega Rian Byrne.
Speravamo che potesse darci qualche informazione in più sui cadaveri rispetto a ciò che abbiamo potuto constatare da soli>

L'ometto annuì e fece loro segno di seguirlo lungo un dedalo di corridoi semioscuri.
<ha fatto un gran viaggio agente Reed, non pensavo che Dublino fosse interessata ai piccoli centri rurali come darkle>

Vic gli lanciò un'occhiata diffidente.
La curiosità dei medici era l'ultimo problema che aveva messo in conto , si era sbagliata.
Si domandò se quel Sullivan non avesse già informato la stampa.
Notizie del genere potevano valere anche migliaia di euro.

<esatto e spero che non sia stato tempo sprecato>
Lo avvertì, prima di passare attraverso una grande porta blindata, alla fine del corridoio centrale.

<è incredibile quante misure di sicurezza dobbiamo prendere , persino per dei cadaveri ma...alla gente piace farci cose strane , perciò la lista degli addetti viene controllata in modo maniacale dai nostri direttori.
Solo i medici specializzati hanno la possibilità di entrare nella stanza dei morti>

<nome lugubre> osservò Rian

Fredrick alzò le spalle, i lunghi, sottilissimi e schifosamente oliosi capelli biancastri gli sfioravano le spalle.

<si ma, lavoriamo tutto il giorno con pezzi di carne decomposta abbiamo diritto ad ironizzare un poco non credete?>

Non aspettò una vera e propria risposta ma battè con una mano sulle spalle del collega che era chino  scribacchiare su un pc un referto medico.

Il secondo medico si fece avanti, notando i tre agenti.

<Jerome Smith, come posso aiutarvi?>

<Jerome sono qui per Mendoza.
Vorrebbero vedere il cadavere e sentire cosa abbiamo da dire.>
Gli rispose Sullivan, avvicinandosi poi verso l'ampio muro formato da cellette, tutte chiuse e messe in fila.

<ah, perfetto.
Vi avremmo mandato il referto domani mattina, ma visto che siete già qui possiamo accelerare le cose>

Anche il dottor Smith si avvicinò al muro, vedendo il collega in difficoltà.
Nonostante ogni piattaforma su cui venivano inseriti i cadaveri possedesse delle rotelle alla base per lo scorrimento a volte queste si inceppavano .
Sullivan aveva la faccia rossa per lo sforzo, continuava a tirare ma niente.

Lasciò campo libero al collega che nel corso di una manciata di secondi sbloccò il meccanismo.

Il corpo di Raul Mendoza fece la sua comparsa ,coperto da un sottile lenzuolo bianco.
Smith lo tolse senza troppe cerimonie, per permettere a tutti di osservare le vaste ferite sul corpo dell'uomo.

<andrò dritto al sodo, so che avete fretta>

<la ringrazio >sospirò Alec, tentando di tapparsi il naso con le dita.
La puzza del morto infestava l'aria con un odore dolciastro e ferroso allo stesso tempo.

<il nostro Raul è morto a causa dell' asfissia provocata dalla chiara impiccagione.
Vedete i segni attorno al collo?>
Indicò una lunga striscia che segnava la pelle del cadavere, color prugna, assomigliava quasi ad un chocker di velluto.

<quindi non a causa delle ferite?>
Domandò Rian, che nel frattempo cercava di distogliere lo sguardo da quello scempio, concentrandosi su una piantina solitaria posta sul pavimento , dall'altra parte della sala.

<no agente.
Le ferite sono state classificate in due tipi diversi.
Come potete notare sul torace si apre un lungo squarcio da cui sono fuoriuscite parte delle viscere appartenenti all'intestino tenue.>

Rian sentì il pranzo salirgli su lungo la trachea.

<e poi troviamo un gruppo di tre ferite sul costato, o perlomeno due, la terza si trova a livello della regione lombare sinistra.>

<mi chiedo perché  le abbia classificate in due modi diversi, forse a causa dell'arma usata , il bastardo si è servito di due coltelli diversi?>
Domando Alec, anche lui visibilmente turbato dalla scena.

Victoria se ne stava ad osservare placidamente la pelle lacerata, cercando di memorizzare ogni più piccolo particolare.
C'era la possibilità che avrebbe dovuto confrontarlo con un altro corpo, a meno di un mese di distanza.
Cercò di non pensarci.
Sarebbe stato un disastro.

<perchè sono state inflitte in momenti diversi.
Lo squarcio pre mortem, le altre invece, esattamente come nel cadavere di james sono state inflitte post>
Sospirò Vic.

Fredrick Sullivan la guardò inebetito.
<ha conoscenze di medicina signorina Reed?>

"Agente, si dice agente, non signorina"
Fece finta di non aver sentito e gli rispose.
<poche, ma ho abbastanza esperienza sul campo da discernere i due tipi di ferite.
Le ferite minori  presentano poche ecchimosi...>

<e in più oltre alla chiara infiltrazione pre emorragica che abbiamo riscontrato nello squarcio principale vi è anche traccia di infiltrazione leucocitaria.
Senza alcun dubbiò l'uomo era vivo quando è stato ferito>
Terminó Jerome.

<e cosa ci dice questo?>
Rian alzò le spalle, se non avessero finito in fretta sarebbe scappato fuori di lì da un momento all'altro.

<metterei la mano sul fuoco che non sia stata intenzionale la prima ferita.
Lui non voleva contaminare il corpo in questo modo, ma raul deve aver avuto più tenacia del previsto nel respingerlo.
Sperava di salvarsi la pelle ma non nulla ha potuto contro la sua furia>

<Victoria stai suggerendo che voleva riprodurre esattamente la morte di Murphy, ferita per ferita?>
Domandò alec, facendo ben attenzione a non incrociare il suo sguardo.
Si sentiva così tanto in colpa che aveva la sensazione che se lei lo avesse costretto a guardarlo negli occhi avrebbe dato di matto.

<esatto e ... potrebbe avere delle gravi conseguenze questo >
Indicò il ventre di Raul, sanguinante, non era stato ancora ricucito , se ne sarebbero occupati il giorno dopo per restituire il corpo ai familiari in condizioni meno pietose.

<di cosa parli, non c'è nulla peggiore di questa carneficina>
Rian stava per arrivare al limite della sua sopportazione.

<è possibile che si senta insoddisfatto, potrebbe affrettare i tempi>
Concluse Victoria , sempre più amareggiata dalla piega che stava prendendo la vicenda.

"Dio, fa che non sia così"
Pensò Rian, rivolgendosi ad un entità di cui non aveva mai sentito l'esigenza prima di quel momento.

THE REVENGEWhere stories live. Discover now