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<lei è la poliziotta nuova vero?
Quanto ancora ci metterete per restituire la pace a mio marito.
Era un brav'uomo , sono sicura che si sia trattato di un incidente ma finchè tornerete qui nessuno potrà riposare in pace>

Dora Murphy doveva avere un'età compresa fra i cinquanta e i cinquantacinque anni, di statura media, con lunghi capelli argentati che le incorniciavano il volto smagrito da un digiuno recente, gli occhi scuri e la pelle rossa sulle gote.
Indossava una vestaglia pesante viola scuro, le ciabatte ai piedi.
Era chiaro fosse stata sottratta ad un momento di riposo.
Probabilmente si era appena svegliata.

Le dispiaceva profondamente per quella donna, era sconvolta non serviva studiare il suo passato, o i profondi sospiri e il tono altalenante delle frasi per capirlo.
Si agitava , spostando le mani da un punto all'altro ma tenendone sempre una stretta alla vestaglia, all'altezza del cuore.

Il suo sguardo però nascondeva qualcosa che Vic non seppe identificare subito, insieme al disprezzo e al fastidio c'era un'apprensione velata sul fondo.

<signora le ho già detto che mi dispiace, ma dobbiamo seguire la procedura, vagliare tutte le ipotesi>
Cercò di rassicurala Alec, ma la donna era irremovibile.

Si stava inzuppando per la pioggia che scendeva sempre più copiosamente ma questo sembrava non sfiorarla minimamente.

<ma quale ipotesi, vivo qui da sempre, non succede mai nulla da queste parti che non sia un'incidente>

Victoria non sapeva cosa sarebbe successo ma sperò che quel tira e molla finisse , non era convinta che l'apprensione che aveva notato nei suoi occhi non fosse in realtà un barlume di follia.

Dora si rifiutava di accettare la morte del marito, un uomo non si pugnala allo stomaco per poi impiccarsi e soprattutto non a quell'altezza.
Il signor Murphy aveva i piedi a più di un metro da terra, qualcuno doveva avercelo portato lassù e la sua ostinazione dopo un mese dal fatto non le sembrò un buon segno.

Ci volle un pò per convincerla a fornire le chiavi , mentre in un cielo grigiastro si muovevano tuoni attutiti dal rumore delle gocce di pioggia che cadevano sul terreno umido, ma un quarto d'ora dopo ce la fecero.

L'odore di fieno e feci di animali fece ritornare Victoria indietro nel tempo, nella sua mente era pieno di ricordi del genere, i giorni tiepidi di inizio maggio , lei e Frenn che fuggivano tra le spighe di grano , con le guance graffiate dai loro...

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L'odore di fieno e feci di animali fece ritornare Victoria indietro nel tempo, nella sua mente era pieno di ricordi del genere, i giorni tiepidi di inizio maggio , lei e Frenn che fuggivano tra le spighe di grano , con le guance graffiate dai loro corpi acuminati.
Entravano nella loro piccola stalla costruita dal padre (niente di paragonabile all'allevamento dei Murphy ) ma la sensazione di vita che gli animali danno è sempre la stessa.
I loro occhi lucidi, l'odore del manto chiazzato di bianco , e del latte appena munto che le due sorelle trasportavano in secchi da cinque litri fino a casa, affinchè la madre ne facesse del burro o lo usasse per i dolci della domenica. Erano queste le cose che le mancavano di casa.

La stalla era tradizionale, divisa in due ali in cui erano stipati più di cento bovini, tenuti insieme da alte recinzioni di ferro.

Al centro, un lungo corridoio.

Victoria abbassò lo sguardo quando qualcosa le si impiglio in un piede, un lembo del nastro giallo e nero della polizia , ormai stracciato .
L'unico elemento che la morte di James aveva lasciato in quel luogo.

Lo scacciò e proseguì lungo il corridoio centrale, cercando di non soffermarsi sui massicci corpi degli animali, la nostalgia le serrava la gola impedendole di respirare bene.

<è successo qui>
Alec le indicò una delle lunghe travi di palissandro che costituivano la struttura, lo scheletro dell'intero edificio.
Era lievemente scalfita, scorticata al centro.
Probabilmente era stato uno degli agenti a rovinarla, cercando di tagliare la fune da cui penzolava il corpo di James

Vic si guardò attorno, era l'ultimo posto in cui si sarebbe aspettata di vedere un cadavere.
<perchè qualcuno si dovrebbe impiccare in una stalla?>

<non dirmi che credi anche tu a quella donna, abbiamo il resoconto del coroner, james Murphy è stato ucciso>
Sbottò Alec, contrariato. Stava per andarsene quando lei alzò le mani in segno di resa.

<no, no sto solo pensando al suo rifiuto, non riusciva ad accettarlo, glielo si leggeva negli occhi, sarà stato un grande shock vederlo qui>

L'unico rumore nella stalla era quello provocato dalle bestie, colossi da mezza tonnellata che si agitavano l'uno contro l'altro, muggivano , turbate dall'imminente temporale.

<a quest'ora avrà già chiamato il figlio, non passa un momento che già quel ragazzo ti si metta tra i piedi.
A proposito, prima di vederlo devo metterti in guardia , quel tipo non mi piace affatto >
Si avvicinò a lei, fino a sfiorarle la guancia con le labbra.
Vic cercò di non fargli notare quanto quella vicinanza la mettesse a disagio.
Alec sembrava rifiutarsi di vedere gli effetti che scatenava nelle persone che lo circondavano.

La sua presenza era così predominante da provocare solo due risposte , l'immobilitá o l'attacco.
E Vic , nonostante lo desiderasse con tutta sè stessa, non poteva scappare.

<detto fra noi, è il mio primo indiziato, anche se non ho alcuna prova contro di lui>

<e allora cosa ti ha convinto alla sua colpevolezza?>

<Beh,siamo pur sempre poliziotti no? Chiamalo istinto o come diavolo ti pare>

Alec si allontanò , iniziando a camminare in cerchio, con le braccia incrociate sul petto, stava aspettando e pregustava già il momento in cui avrebbe sbattuto dietro le sbarre Tomas per l'omicidio del padre. Avrebbe trovato quelle prove , non aveva dubbi a riguardo.

Un piccola luce attirò il suo sguardo, un bagliore che subito dopo si celò alla vista, camminò verso di esso.
Si abbassò verso il pavimento , piegando le ginocchia, e con una mano mosse ciuffi di fieno.
<cosa c'è?>

Appena trovato l'oggetto , la piccola luce di speranza dentro il suo petto si spense, aveva sperato per un momento che potesse esserci qualcosa che avevano trascurato, magari la punta del pugnale con cui il killer aveva tranciato la pelle di james.

E invece era solo una stupida perla, delle dimensioni di un fagiolo, rossa cremisi, quasi una mela in miniatura. Se la rigirò tra le dita per qualche secondo poi la gettò lontano, quella cadde in un angolo , celandosi per sempre nell'oscurità.

<solo una perla , deve averla persa una delle due ragazzine>
Nell'esatto istante in cui terminò la frase un rumore li sorprese alle spalle.

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Come promesso il nuovo capitolo 💕 spero che vi sia piaciuto.
Per supportare la storia e leggere al più presto nuovi capitoli lascia una stellina🌟

THE REVENGEWhere stories live. Discover now