capitolo 23

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Nessuna donna gli aveva mai parlato così,in genere erano tutte molto dolci e accondiscendenti per poterselo accalappiare,a trentotto anni lui aveva capito le donne,o alneno così credeva,kiki gli faceva saltare i nervi,era una ragazza particolare,gli sembrava avesse reagito con un po'troppo zelo solo perché lui voleva essere gentile,non era mai accaduto che il suo studio lavorasse probono o che s'interessasse di casi così infelici come quello ,gli montò una rabbia che lo fece alzare dalla sedia facendola stridere sul pavimento,che idiota si autocomplimentò, sicuramente lei aveva preso quell'interesse come pietà,come se per lui fosse un caso pietoso a cui fare la carità, prese il primo cameriere che siise sulla sua strada lo istrui di mettere tutto in conto ai botery con tono brusco che fece arrossire il povero giovane per l'imbarazzo sotto gli occhi degli altri commensali e la segui a grandi passi.
Era furioso forse più con se stesso che con lei,si sentiva come una tigre pronta ad attaccare,la raggiunse quasi subito,l'afferrò per un polso strattonandola verso di se tenendo la presa ben salda.
Quella mano stretta intorno al polso le fece male,era forse impazzito?si chiese aveva dunque deciso di romperle il polso in aggiunta alla perfetta serata, "mi stai facendo male!lasciami"urlò a pochi centimetri dalla sua bocca,tanto ero lo spazio che lui aveva messo tra di loro,tentò di tirargli uno schiaffo,ma lui lo intercettò e le afferrò anche l'altro e lei si ritrovò incollata a quel corpo perfetto ancora una volta. "Tu mi vuoi!"la schernì "sei attratta da me"le disse appoggiando la testa sulla sua spalla "tu mi vuoi come io voglio te"ripeté baciandole il collo e risalendo sulla mascella "lasciami" riprovò lei con voce malferma. E poi ray s'impossessò della sua bocca,fu un bacio pieno di passione che sciolse il muro che lei aveva issato e lavò via la tristezza appena riemersa,senza rendersene conto gemette nella bocca di ray schiudendo le labbra e lasciando che le loro lingue s'incontrassero,le lasciò i polsi e l'abbracciò senza staccare la bocca dalla sua e le braccia di kiki ricaddero pesanti lungo i fianchi.
Quel bacio fu inaspettato più del primo,era tutto quello che nelle notti con evan mancava,e in quell'istante in cui il bacio s'impregno di passione decise che la prossima volta che evan l'avesse voluta lo avrebbe baciato,era sbagliato fantasticare su di un altro uomo se pur misterioso mentre era tra le braccia di uno in carne ed ossa,ma era la sua mente a giocare malvacia con lei.
Restó senza fiato,quando ray si staccò da lei era eccitato e la sua erezione premeva pesante sotto ai costosissimi pantaloni.
"Ray ti prego non complichiamo le cose!" Disse evitando di guardarlo "allora te lo rispiego"gemette prima di riprendere a baciarla, lei si divincolò cercando di respingerlo ,ma le piaceva essere baciata così e per un altro momento dimenticò tutto,portò le braccia intorno a suo collo e aderì con il corpo al suo ancora di più sentendo la sua eccitazione premere sul suo ventre e questo eccitò anche lei.
Purtroppo la stronza della sua coscenza fece capolino riportandola alla realtà,se non l'avesse sentita si sarebbe donata a lui sulla spiaggia a chiaro di luna .quella maledetta le disse che lei non andava bene per lui che lui non avrebbe capito e soprattutto lui era di buona famiglia e schifosamente ricco mentre lei aveva deciso di vendere il suo corpo anche se alla fine traeva piacere dal suo unico cliente e cercava di guadagnare qualche soldo facendo extra al ristorante extra lusso che lui e i suoi colleghi e colletti bianchi amavano frequentare. E sicuramente se fosse andata a letto con lui una volta solo si sarebbe persa e chissà cosa avessero pensato,magari con il tempo la frase sui soldi che le aveva detto per rabbia sarebbe riemersa. Si staccø da lui che entrò in quegli occhi smeraldo che avrebbe voluto vedere come prima cosa la mattina seguente mentre era abbracciato a lei dopo averla avuta,
"Questo é uno sbaglio"disse cercando di essere seria "perché?non mi sembra ti faccia schifo"mormorò "non é questo è che sei vecchio e apparteniamo a due mondi diversi". Trovò la scusa più stupida che le venne in mente e la usò. Doveva chiudersi in camera sua al sicuro.
Rafael rise "oh dio! sei pazzesca!tu sei pazza!"avevano otto anni di differenza e si arrese a quella scusa squotendo la testa.
"Sei pazza, pazza, pazza"ripetè a ruota "ho capito!tranquilla!venire a letto con te é l'ultimo dei miei pensieri" mentì lasciandola andare "mi sono lasciato trasportare dal momento"mentì ancora. Bugiardo pensò lei avendo sentito chiaramente quando la volesse. Tornarono all'appartamento,elay aveva messo un non disturbare sulla porta e le luci della camera da letto sua e di lilly era accesa. "Notte ray"disse a malincuore mentre lui sbatteva la porta della sua camera, restando di sasso quando la maniglia della sua non girò e la porta non si aprì , dei rumori molesti uscirono da dietro la porta e una lilly con un cespuglio al posto dei capelli fasciata dal lenzuolo aprì appena appena, le passò una busta e con un sorriso radioso richiuse. Lilly aveva già progettato tutto, se anche quello non avesse funzionato l'indomani avrebbe detto la verità a ray,era l'ora di dare una smossa a quella situazione paura o no delle conseguenza.
Dentro alla busta c'era la maglia nera di evan che ora usava per dormire lunga da arrivarle al sedere. La indossò e tirò su col naso inalando il profumo che emanava,evan! Chissà cosa stava facendo se l'aveva rimpiazzata o se avrebbe voluto vederla,sfilò una sigaretta dal pacchetto e uscì rannicchiandosi sulla straio persa nelle sue fantasie. "Quella maglia é mia"sentì alla spalle " no é mia"rispose mentre lui accendeva la sigaretta che di sicuro le aveva rubato "abbiamo la casa del sesso sta sera" disse buttando fuori il fumo "almeno tu hai un letto su cui dormire,io ho il divano!"scherzò. Sapeva di azzardare ma provò lo stesso "puoi dormire nel mio letto se vuoi come sai non credo sam userà la sua parte" kiki strabuzzò gli occhi dall'incredulità "non sono un maniaco sessuale kiki",molto probabilmente kay dopo le sue ultime performance avrebbe detto il contrario"almeno starai più comoda,ma se hai paura,il divano non é male"scherzò "allora perchè non ci dormi tu?"chiese,un ghigno si allargo sul bel volto accanto a lei "camera mia letto mio dolcezza". "Grazie per l'ospitalità"disse,aveva accettato, non sapeva nemmeno lei il perchè ma aveva accettato,le piaceva ray non poteva più nasconderlo, dopo quell'ultimo bacio stava diventando impossibile negare la voglia che aveva di lui. Una volta tornati a casa non lo avrebbe più visto. Per il bene di entrambi decise. Peccato che fosse poco realizzabile.
L'imbarazzo regnava sovrano "eri bellissima questa sera"mormorò per smorzare un po'la situazione. Kiki arrossì.
Ora erano sui lati opposti del letto e si fissavano. Ray era sempre più convinto che quella maglia fosse sua, era una maglia nera con scollo rotondo come molte,a differenziala c'erano due particolari, il numero 1978 sulla manica destra scritto piccolo in grigio e il piccolo logo a forma di farfalla smarrito sotto sulla sinistra.Era confuso.

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