capitolo 3

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Katherine sirls era arrivata al terzo qualche ora prima con le lacrime agli occhi,quella era la sua unica opportunità,aveva perso tutto grazie ad un pezzo di merda che l'aveva raggirata doveva soldi a chiunque commercialista,avvocato,qualche amico,agenzie varie,e non riusciva a trovare uno straccio di lavoro per poter pagare i suoi debiti visto l'enorme crisi che si stava imbattendo sul paese. La bella italia,il paese della bella vita, certo se hai soldi o un lavoro,ma se come lei decidi di metterti in affari per conto tuo allora affoghi e non ti rimane nulla,poi se la sfortuna ti si francobolla addosso puoi star certo che gli specchi rotti ti si aggiustano sotto gli occhi per pietà.
Adesso era li da lilly che le aveva detto senza peli sulla lingua che quello era un modo veloce per far soldi ed uscire da una situazione ormai impossibile.
Il marito l'aveva lasciata,lo aveva sposato a ventidueanni solo per andare via dalla casa paterna e per avere un po'di libertà invece si era ritrovata in gabbia e dopo dieci anni aveva ottenuto il divorzio tanto agognato anche se era accaduta nel peggiore dei modi ed aveva perso gli anni più belli della sua vita.
Non era una ragazza appariscente lilly l'aveva conosciuta quando aveva aperto il bar vicino a casa sua dove si fermava a far colazione dopo aver chiuso il club. L'aveva chiamata kiki per fare presto e perché le piacevano i diminutivi, le piaceva la sua gentilezza il modo sgraziato con cui si accendeva la sigaretta e la sua risata, "tu parli con le pause come nelle soap kiki"le aveva detto tra una risata e l'altra "vorrei presentarti un mio amico si é appena lasciato con la fidanzata,secondo me andreste d' accordo"le aveva proposto due anni prima sapendo che le cose con il marito erano pessime ma katherine aveva rifiutato . Ora il destino aveva messo in tavola delle carte che lilly aveva deciso di mescolare secondo i suoi desideri.
Katherine sirls aveva i capelli castani anche se li tingeva di biondo da quando aveva quattordici anni e i suoi occhi erano tal volta castani tal volta verdi dipendeva molto dal tempo,quello che non cambiava mai era il modo espressivo con cui guardavano chiunque,per katherine che aveva forme generose e un seno pieno gli occhi erano davvero lo specchio dell'anima.
"Ti ho trovato un cliente! No dai!fa schifo detta così,é entrato un nuovo socio sta sera,nuova tu nuovo lui,sarà l'unico con cui avrai a che fare,lui é speciale. Ti aspetta nella stanza numero dieci". Katherine sospirò"credo mi venga da vomitare" informò l'amica che abbozzò un sorriso "dai kiki sii pratica,ti assicuro che é un bel ragazzo non te ne pentirai!".
Certo che si era già pentita non era vergine le piaceva fare sesso,era l'idea di non vedere il suo partner che l'agitava,ma ormai aveva accettato il prestito da lilly e non poteva più tirarsi indietro considerando la velocità con cui quei soldi erano spariti quando si era presentata dal giudice che li aveva messi a disposizione di quegli avvoltoi che sembravano scannarsi per una carcassa.
S'incamminø verso la stanza con il cuore che le batteva a mille,le gambe molli ed una vocina che le urlava di scappare da li a gambe levate.
Aveva indossato della lingerie la perla con calze autoreggenti perizona e reggiseno color crema sotto a una gonna nera appena sopra il ginocchio e un top rosso fuoco. Lilly le aveva dato quei vestiti "così hai l'aria della segretaria porno" .
C'erano mille pensieri che le scorrevano come acqua nel cervello ma ormai aveva la mano sulla maniglia, bussò due volte e premette il bottone che oscurava quella parte di corridoio ed aprì. Non si tornava indietro.

Il Terzo Club Where stories live. Discover now