capitolo 19

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All'aereoporto marcopolo di venezia c'era sempre un gran casino,dopo aver imbarcato i bagagli si diressero tutti e cinque al bar "ordino io"si propose katherine e si girò lasciandoli al tavolo dove si erano seduti "ma se non sai cosa prendere"disse ray acido,lei si fermò alZò gli occhi al cielo e si girò verso di lui avvicinandosi di nuovo abbastanza da poggiare le mani sul tavolo "é il mio lavoro!ricordo esattamente cosa prendete per colazione!". Non gli diede il tempo di rispondere che già era trotterellata via,"ci sarà sa ridere" disse sam deridendolo"quella non mi piace per niente" disse ray serio "a me sembra il contrario"rimbeccò sam con lilly che annuiva "stiamo andando in uno dei paradisi terrestri ray, puoi essere più gentile?"ray aggrottò le sopracciglia "si mia signora!"brontolò. Quando tornò con il vassoio in mano katherine passò la colazione a tutti lasciando appositamente ray per ultimo "cappuccino al ginseng senza cacao e brioches di mele per voi vostra altezza"lo sbeggeggiò sedendosi davanti a lui addentando a sua volta il suo croissant vedendolo mugugnare, "grazie katherine!"sorrise fiera"si dice così sai!!"lo schernì ancora portando gli occhi a fessura. E tutti scoppiarono a ridere tutti tranne lui ovviamente che mise il broncio come un ragazzino. Era bello con il broncio penso katherine decidendo che forse poteva concedergli una possibilità e che forse il primo loro incontro e magari quelli successivi non erano stati proprio il massimo,a suo favore c'era che aveva apprezzato la sua boss.
Sarebbero state due settimane infinite da passare con lei avrebbe fatto di tutto per evitarla anche se non sarebbe stato facile considerando che lilly come elay spingevano nel dire che lei era quella giusta e ne fu ancora più convinto quando anche sull'aereo se la ritrovò seduta vicino, quandi chiese a sam di fare a cambio di posto lilly quasi lo incenerì "grazie amico ma me ne resterò qui!"aveva detto alzando le spalle.
Kiki ogni tanto lo guardava, chissà quale tipo di ragazza piace a uno che di certo non deve pregare per averne uno ai suoi piedi,quando lui se ne accorgeva lei era spacciata, i suoi pensieri l'assorbivano così tanto da non farle girare lo sguardo.
Arrivarono tardi e vedendo come kiki trascinava la sua valigia ray sbottò ed andò in suo soccorso "grazie"disse lei arrossendo "magari la prossima volta non ti porterai dietro la casa"sussurrò al che lei orgogliosa cercò di riprendere il controllo della valigia e di levargliela dalle mani,invece ray portò il viso vicinissimo al suo in quella lotta impari "ho detto che ti aiuto,adesso smettila" mormorò quasi sulla sua bocca, e lei indietreggiò, si accese quella scintilla che non credeva possibile tra loro e l'attrazione che entrambi sentirono spaventò tutti e due anche se per motivi diversi.
Cenarono in uno dei ristorantini aperti fino a tardi e decidettero cosa fare l'indomani, la decisione un anime fu quella di andare a scoprire la città e fare un po'di spesa.
Andarono a dormire intorno a mezzanotte.
Lei era li stretta a lui e lo guardava negli occhi profondi che immaginava avesse "dimmi che mi vuoi evan"lo sentiva così vicino ,così suo "potresti amarmi?".
Si svegliò di soprassalto, il suo subconscio lo stava punendo, evan aveva gli occhi profondi di ray.
Si alzò per prendere un bicchiere d'acqua,non sarebbe più riuscita a dormere con quei pensieri in testa. Ray a sua volta era sveglio,stava sbrigando del lavoro tramite pc, anche se era in vacanza non voleva restare indietro, un rumore sordo lo mise in allerta.
Aprì piano la porta,non c'era luce ma ormai ci era abbituato,il buio era diventato il suo miglior alleato."chi c'é?"chiese "sono io non trovo l'interuttore" sentì quella voce famigliare entrargli nelle orecchie come il canto delle sirene, magari lilly gli aveva fatto un regalo, stava per chiamarla quando la luce si accese e due occhi verdi lo guardarano di traverso. Il buio gli aveva giocato un brutto scherzo,confondere la voce del sesso con quella di katherine!"cosa stai facendo" domandò"e tu?"ribatte lei "ho sete"disse. Lei si girò prese due bicchieri su uno ci verso dell'acqua sull'altro del succo di arancia rossa. Mentre s'incamminava verso la veranda glielo appoggiò tra le mani "notte"lo oltrepassò prese il pacchetto di sigarette abbandonato sul tavolino  e andó a sedersi su una straio a bordo piscina. Ray la fissò mentre si era chinata per appoggiare il bicchiere sul tavolino. era carina e sexy,ed aveva un gran bel sedere,se non fosse stata così antipatica ed arrogante ci avrebbe provato.
Kiki lo vide uscire in veranda mentre si stava sedendo,distolse lo sguardo e prese una sigaretta,sentiva i suoi occhi accarezzarle il corpo "che c'é?"disse bruscamente guardandolo negli occhi "posso?"indicò il pacchetto "avevo smesso,ma ho bisogno di rilassarmi" lei gli allungò il pacchetto e l'accendino. Lo guardò con la coda dell'occhio e lo vide perso nei suoi pensieri. "Chi é che ti sta rovinando il sonno?"chiese seria. Lui si voltò ed incatenò il suo sguardo al suo,avrebbe potuto perdersi in quell smeraldo se non avesse avuto un'idea ben precisa in testa, "sempre una donna"le disse., il perché non se lo spiegò mai. "C'é sempre una donna quando un uomo é pensieroso!che cosa le hai fatto?"chiese con tranquillità "io...io..."soffiò via il fumo dai polmoni gongiò il petto "non sono cazzi tuoi"disse secco"e chi ti dice che sia colpa mia"sibilò "scusa"sussurrò mortificata guardando davanti a lei. Poi si alzò e senza salutarlo andò a spegnere la luce e se ne andò in camera "grazie"si sentì brontolare dietro ma non ci badò ed uscì dalla sua visuale cob un sorrisetto tronfio sulle labbra. La voce di ray al buio ripensandoci le aveva messo i brividi come quella di evan.
Doveva cercare di non dar peso a quello che sentiva,erano troppo diversi continuava a ripeterselo

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