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Il mattino seguente mi svegliai di buon umore. Volevo farmi perdonare. Guardai la sveglia e mi stupii di me stesso. Erano le 5.30.  Non mi ero mai svegliato a quell'ora, a parte quando non dormivo ovviamente,e decisi di tornarmene a letto ,come una persona normale farebbe, ma non riuscii ad addormentarmi.
Mi girai e rigirai nel letto e quando guardai la sveglia erano le 6.15. Mi alzai e andai a pisciare. Nel tornare sentii una risata provenire dalla cucina e mi diressi in quella direzione. Ciò  che vidi mi stupì parecchio. Niall stava parlando con T e EJ.
"Buongiorno"-dissi varcando la soglia in mutande.
Tris e Nello mi salutarono mentre lei si limitò  a guardarmi. Sembrava essersi persa col pensiero sul mio corpo, finché  non vide che ero in boxer,si girò di scatto e io risi tra me e me.
Presi una tazza di caffè e i miei soliti biscotti. Ne inzuppai uno e lo mangiai osservando quella stupenda ragazza seduta di fronte a me che mi ignorava totalmente. Era frustrante quindi decisi che le avrei parlato.
"EJ ..emm.. Emily?"
"Che vuoi"-disse lei voltandosi scazzata.
"Posso parlarti?"
"Parla"
"In privato"
"Che diamine vuoi? Mi vuoi chiedere scusa per la stronzata che hai fatto? Vuoi mostrarti pentito e farmi intenerire? Sono una ragazza non un'idiota."
La rabbia mi ribolliva dentro ma la mandai giù con un sorso di caffè  e lasciai la tazza sul bancone. Feci il giro e le presi il polso trascinandola in sala. Lei si dimenava e mi urlava di lasciarla.
"Mi fai male cazzo!"-a quelle parole le lasciai il polso e mi girai attirandola a me.
"Che cazzo fai?"-disse tentando d'allontanarsi.
"Senti sono stato uno stronzo, mi sono comportato come un coglione e mi dispiace."-mi avvicinai poi al suo oracchio e continuai-" e quando ho sentito che ci tenevi a me mi sono spezzato. Ti ho fatto del male. Ti ho ferito ma pensavo che non te ne importasse nulla di me."
Lei si spostò  e mi guardò negli occhi.
"Ora è  tardi..il danno lo hai fatto"
Mi spinse via ma poco dopo la tirai per un polso e il suo corpo cadde sul mio, spingendomi indietro e facendomi barcollare. Riacquistato l'equilibrio le sue mani iniziarono a tempestarmi di sberle sulle braccia. Le sue labbra erano cosi invitanti. La mia mano afferrò la sua testa e le mie labbra si appoggiarono d'istinto alle sue. Erano morbide, dolci. Erano le stesse labbra di quando era bambina. Erano perfette e non persi tempo ad assaporare ogni minima sensazione che scorreva nel mio corpo. Lei aveva bloccato ogni movimento, non mi tirava schiaffi e le sue braccia si erano legate intorno al mio collo. Era calato il silenzio. Non c'era più  niente intorno a me, solo lei. Mi sentivo libero. Cercai di introdurre la lingua ma le sue labbra erano serrate quindi rinunciai  praticamente subito quell'idea. Quando mi staccai la fissai. Non sapevo come avrebbe reagito. I suoi occhi si spalancarono e si toccò  le labbra  con le dita.
"Tu..noi.."
Io sorrisi teneramente vedendo la sue guance farsi  più  rosse di quanto fossero prima. La sua espressione spaesata mi fece scappare una lieve risata.
"Non ridere! Non è  divertente"-disse tirandomi una pacca sul braccio.
"Ehy non ti sto prendendo in giro.."- avvicinai il mio volto al suo-"..sei bellissima quando ti imbarazzi".
Le diedi in bacio sulla fronte mi spostai di nuovo in cucina. Lei mi seguii senza dire una parola. Finii il mio caffè in un silenzio imbarazzante e andai in camera. I bisbigli che arrivavano dalla cucina erano piuttosto strani e iniziai a sentirmi in imbarazzo per ciò che avevo fatto. Però era stato stupendo. Lei era stupenda. Mi sentivo così  bene. Ero perso nei miei pensieri mentre mi vestivo e non avevo sentito la porta aprirsi.
"Liam"
Mi voltai di soprassalto e la vidi un po sulla difensiva.
"Io..emm..non so perché  tu lo abbia fatto.. e non dico che mi dispiaccia..ma.."
"Ehy EJ  non mi interessa se non sei pronta per una relazione..cioè mi importa però non voglio forzarti. Devi essere tu quella sicura"-dissi sorridendole.
"E come dovrei fare per farti capire che sono pronta?"
"Lo capiró"
"Io devo metabolizzare la cosa.. non voglio perderti, mi sei simpatico..sei il mio migliore amico..ma non riesco a metabolizzare se tu mi sei vicino.."
"Che stai dicendo?"-mi avvicinai a lei-"te lo ho detto non mi interessa se non sei pronta. Non puoi chiudermi  dal tuo cerchio do amici. Sono il tuo migliore amico dio mio"- tutto ciò che diceva non aveva senso.
"Io..mi dispiace" -disse uscendo dalla stanza.
"E a me? Cosa ne viene a me? Perdere te? "-la seguii.
"Non mi perderai..devo solo riflettere"
"Su cosa cazzo!"
"Su di noi"
Mi bloccai di colpo. Noi. Aveva parlato di noi. Non di me e lei ma di noi. Richiusi la bocca appena mi accorsi di averla spalancata. Lei mi guardò  e sorrise, mi diede un bacio sulla guancia, prese la sua borsa e aspettò Tris, poi insieme uscirono dall'appartamento.
'WTF! Che cazzo è  successo?!'
Niall mi fissava e poco dopo iniziò a ridere. Non era mai successo che una ragazza mi desse buca, ma non era nemmeno mai successo che io tenessi così  tanto a una persona da rimanerci male. Non lo considerai e presi lo zaino.
"Vieni o rimani a casa?"- mi voltai poco dopo guardandolo in modo truce.
"Arrivo arrivo"- disse alzando le braccia.
Aprii la porta e lui mi passò  davanti. Mi accompagnò  a scuola con la Mustang e appena parcheggió lo fissai.  Lui non se ne accorse quindi mi schiarii la voce per attirare la sua attenzione, cosa che funzionó.
"Che c'è Payne?"
"Lei mi piace.."-abbassai lo sguardo imbarazzato.
"Si vede cugino"-mi appoggiò la mano sulla spalla.
Avevo paura ma non potevo dirlo. Tutti mi vedevano come quello forte,  il bullo, il bad boy. Non potevo mostrarmi debole.
Scendemmo dalla macchina e ci avviammo ognuno alla propria classe. Durante tutto il giorno Niall  mi stette vicino perché  credeva avessi bisogno di sostegno, effettivamente lo rigraziai mentalmente più volte durante quella giornata di dicembre.
Emily cercó  di non farsi vedere ma con scarsi risultati. Mi passò  davanti almeno un migliaio di volte e ogni volta avrei voluto seguirla e baciarla davanti a tutti, ma ogni volta ci limitavano a guardarci e uno dei due sorrideva, di solito ero io. Non credevo di avere così  tanto bisogno di lei.
"Liamo  io torno a casa e accompagno Tris."-Niall sembrava sentirsi in colpa.
"Va bene.. io torno a piedi."
"Sicuro?"
"Si biondino sta tranquillo!"-mi sforzai di sorridere.
Ci salutammo e mi incamminai verso l'appartamento. Per fortuna non avrei  dovuto camminare molto, l'appartamento non era così  lontano.

*SPAZIO JAMES *
Hello pandacorni pucciosi!
Sono tornata e vi ringrazio per tutte queste visualizzazioni ♡♡
See ya ^-^
I love you
~James ~

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