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Mi svegliai in mattinata con un mal di testa atroce. Andai in bagno e mi sciacquai la faccia guardandomi poi allo specchio; avevo un taglio sul sopracciglio, un occhio leggermente gonfio e di un colore violaceo.
Toccai il taglio e chiusi leggermente l'occhio. Faceva davvero male. Mi tornò in mente come Emily mi aveva accarezzato la guancia. Mi persi per qualche istante a fissare il vuoto.
Un urlò mi fece quasi sobbalzare.
Corsi in sala per capire cosa fosse successo. Mi trovai davanti ad una scena patetica. Niall davanti ad un frigo quasi vuoto,con in mano un cartone di latte.
"Mi hai spaventato"-risi davanti a quella scena.
"Non ridere! Siamo senza cibo!"- mi guardò con gli occhi spalancati.
Lui e il suo amore incondizionato per il cibo. Non riuscii a soffocare la risata fragorosa che lasciò le mie labbra e risuonó nella stanza.
"Non ridere!"-sbraitó di nuovo.
"Andremo a fare la spesa oggi,salteró la palestra."-dissi.
Mi guardò e sorrise. Non saltavo mai la palestra e lui lo sapeva bene.
"Grazie cugino"- guardò per terra.
Mi preparai, bevvi il mio caffè e presi una pastiglia. Non sono uno che ama la scuola, e in un altra situazione sarei rimasto a casa, ma quel giorno volevo vedere Emily, volevo parlarle. Mi sentivo patetico,ma quella ragazza mi faceva qualcosa di strano,mi sentivo diverso.
Arrivai alla Forest Lake in anticipo. Non era mai successo. Pensai di fare una cosa nuova: andare al Caffè della Lake. Entrai dalla porta vetro e mi sedetti allo sgabello. Il locale era piccolo ma molto confortevole. Il bancone lungo circondato da sgabelli bianchi,candidi. La carta da parati simile a quella di una pasticceria.
I tavolini erano quasi tutti occupati. Le persone sedute mi fissiavano,o meglio,fissavano i miei tatuaggi. Non ci feci troppo caso,non mi interessa il giudizio degli altri. Qualcuno entrò dalla porta.
"Hey che sorpresa"-disse una voce femminile. Mi girai, trovandomi davanti due occhi verdi.
"Emily"- dissi con voce tremolante. Mi schiarii la gola e ripetei il suo nome in modo più virile. Dalle mie labbra uscì un suono profondo, ma con una punta di felicità.
"Hai combattuto bene ieri"-si congratuló sedendosi vicino al mio sgabello,poi mi sorrise-"che ci fai qui?"
Non sapevo perché,ma alle sue parole il mio cuore iniziò a battere più forte.
"Grazie"-sorrisi-" non sapevo che fare,sai sono arrivato per la prima volta in anticipo e ho pensato di venire qui. Non avevo mai visto questo posto, è.."-mi fermai. Non sapevo come descriverlo.
"Confortevole. Si lo penso anche io"- sorrise lei.
Sorrisi insieme a lei. Poi arrivò un ragazzo dietro al bancone che attirò la mia attenzione. Era anche lui tatuato, ma nessuno lo guardava come avevano fissato me. Questo un po' mi irritató, ma passò quasi subito quando questo ragazzo venne verso di noi e ci sorrise.
"Ciao Emy"- disse-"chi è questo ragazzo?"- sorrise.
"Liam Payne"- mi presentai.
"Ciao Liam, io sono Louis, il migliore amico di questa bellissima ragazza di fianco a te"-rise mentre si girava verso di lei-"non trovi che sia bellissima?"-si rivolse a me.
"Em..io..si è...è strupenda"-dissi guardandola. Le sue guance si tinsero di un adorabile rosso.
"Smettetela"-disse coprendo il volto con le mani.
"Amico vuoi ordinare qualcosa?"-disse poi Louis. Scossi la testa. Avevo già bevuto il mio caffè a casa e non avrei avuto fame nè sete per le prime 2 ore. Le prime due ore; le lezioni! Guardai l'orario dal telefono. Era relativamente presto.
Il ragazzo tatuato se ne era andato ed era tornato poco dopo con un bicchiere di cartone color carta da zucchero. Lo porse a Emily che lo ringraziò e ne bevve un sorso.
"Lou io e Liam andiamo"-sorrise lei.
Io e lei? Da soli? La cosa mi stupì un po'.
"Io...io e te?"-la guardai.
"Sì io e te"-mi sorrise-"Sean e Ed non arrivano prima delle 9".
O'Donnel. L'irritazione salì e tentai di nasconderla. Volevo capire perché stava con quel puttaniere.
"Sei fidanzata?"-dissi non curante delle mie parole. Lei mi guardò imbarazzata. La guardai-"Perché sei imbarazzata?"-dissi incerto.
"Emm...non mi aspettavo una domanda del genere"-abbassò lo sguardo mentre camminavano verso l'edificio grigio.
"Perché?"-risi.
"Bhe emm...non lo so"-alzò leggermente le spalle.
"Allora non mi risponderai?"-la stuzzicai con un sorriso beffardo sul volto. La stavo fissando,stavo studiando ogni suo movimento. Era chiusa in se stessa,con le braccia incrociate sul petto,teneva un libro,lo sguardo basso.
"Mi sto vedendo con Sean.."-sussurrò quasi impaurita. La rabbia crebbe dentro di me.
"Perché ti vedi con quello!"- quasi urlai.
"Io...io.."-poi alzò la testa-"Scusa perché ti interessa?"-disse acida.
Schiusi la bocca. Non sapevo che dire.
"Scusami Emily"-Iniziai duro poi mi avvicinai a lei e continuai cauto-"è solo che lui non..non è il tipo giusto..per te"
"Tu come lo sai? Non mi conosci neanche"-era arrabbiata. 'Non mi conosci neanche'. La sua voce mi risuonava nella testa.
"Conosco lui"-attaccai-"e lui vuole solo scopare"-la sua espressione schifata alle mie parole mi fece ridere,ma dovevo trattenermi. Sapevo che se avessi riso non mi avrebbe più parlato. E questo non lo volevo.
"Sean è gentili e romantico"-scattò lei.
"Ok ok come vuoi,ma non dire che non ti avevo avvisato quando ti spezzerà il cuore"-guardai davanti a me. Eravamo davanti a letteratura e c'era anche O'Donnel che la stava aspettando.
"Devo andare"-aumentò il passo. La bloccai afferrandola per un braccio.
"Stai attenta"-dissi mentre si girava verso di me. Le baciai la guancia dolcemente e mi avvicinai al suo orecchio.
"Io ti conosco,mi sei mancata in questi anni. Se vuoi ci vediamo dopo basta che mi dici il numero della tua stanza"-sussurrai.
"Cosa vuoi fare"-spalancò gli occhi.
"Pensavo di andare da qualche parte,noi due, però non posso venire a prenderti se non mi dici qual'è il tuo dormitorio"-sorrisi.
I nostri visi erano vicini. Avrei voluto baciare quelle sue labbra rosee. E a giudicare dal suo sguardo fisso sulle mie labbra,sembrava che anche lei non aspettasse altro. Mi avvicinai ancora di più e qualcuno urlò il suo nome facendoci girare entrambi. O'Donnel sembrava infastidito. La cosa mi divertí.
"C45"-sussurrò lei e si allontanò un po' a malincuore.
L'avrei portata in un parco o a un bar. Non pensai nemmeno a che ora sarei passato. Ero felice. Stavo da solo con lei.

*SPAZIOJAMES *
HELLO GUYS,come va?
Scusate se ho postato così tardi. Spero che il capitolo vi piaccia tanto. Un bacio
-James

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