Capitolo 27 : Nessuna Tregua

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-Non l'avevo nemmeno vista all'inizio, sai? La prima cosa che ho notato è stato il volto di Gareth. Lì non ci ho visto più ed ho fatto fuoco, lo volevo morto. Non potevo permettere che si avvicinasse alla chiesa. Poi da un angolo dell'edificio ho notato di traverso una chioma bionda, ma ho dovuto attirare il nemico lontano, per permettere a voi due di recuperarla. Pensavo.. io credevo che non le fosse successo ancora niente, che fossimo arrivati in tempo.

-Quel bastardo è ancora vivo. – pronunciò Michonne – Dobbiamo eliminare quella feccia.

Percepii il battito cardiaco accelerare, come se fino a quel momento mi fossi trovata sospesa in una specie di limbo. L'adrenalina scomparve, lasciandomi priva di difese. L'angoscia, la paura, la disperazione presero il sopravvento. Mi controllai le mani pregne di sangue e una precisa immagine apparve davanti ai miei occhi. La carne, la carne cotta che avevo rischiato di ingerire. La carne di Beth. Feci qualche passo avanti, volendo allontanarmi dai due per prendere un poco di fiato, ma crollai a terra a causa della gamba.

-Kendra! – chiamò lo sceriffo, affiancandomi all'istante.

Rimasi lì, inginocchiata nell'erba con lo sguardo assente. Fissai la scia rossa che Beth si era lasciata dietro, provocandomi continui flash di mia sorella. Strinsi le braccia inconsciamente, come se avessi lei in grembo. Di punto in bianco caddi in un pianto isterico privo di lacrime, caratterizzato unicamente da singhiozzi incontrollabili. Stavo rivivendo quella perdita e non riuscivo ad uscirne. Mi sembrava tutto così reale. Rick mi prese la testa fra le mani, cercando di farmi concentrare sul suo volto.

-Kendra, che ti prende? – parlò agitato – Non crollare, andrà tutto bene. Beth ce la farà, ne sono sicuro.

Michonne apparve alle sue spalle, restando in piedi a fissarmi come se mi studiasse. Abbassai lo sguardo, ricordando il corpicino di Cassie privo di vita.

-L'ho persa. – singhiozzai – Non sono riuscita a salvarla.

Lo sceriffo mi scosse, credendo di riportarmi alla realtà.

-Ehi, guardami dannazione. – insistette – L'hai salvata, capito? Kioshi si sta prendendo cura di lei.

Sentivo il peso di mia sorella, percepivo il suo sangue scorrermi addosso. Il suo ventre dilaniato, la pelle pallida.

-Cassie.. – sibilai.

Rick si voltò per scrutare samurai, come se ella potesse fornirgli indizi.

-Chi diavolo è Cassie? – interrogò la donna.

Lo sceriffo mosse la testa in segno di negazione, egli non sapeva niente al riguardo, e tornò a me. Mi fissava con occhi di rammarico, non conosceva la persona che avevo perso, ma ne capiva il dolore. Ad ogni modo, egli non sapeva come rassicurarmi o come bloccare quello stato di delirio.

-E' una crisi di nervi. – parlò, spiegando la propria ipotesi.

Michonne mi scrutò meglio, poggiando una mano sul fianco. Non sembrava esser d'accordo.

-Kendra, ti prego. Ascoltami. – supplicò Rick – Dobbiamo essere forti per poter affrontare tutto quello che verrà, se ci lasciamo prendere dalle emozioni.. moriamo, lo capisci questo? Sei riuscita a portare Beth qua, nonostante la gamba malandata. Significa che ne hai la capacità.

Quelle parole mi giungevano a tratti, confuse. Mi girava forte la testa e i flash continuavano a proiettarsi indisturbati, come se volessero torturarmi. Intorno a me non vedevo nemmeno più la chiesa o la foresta, ma unicamente quel maledetto garage, quel terribile angolo di mondo dove avevo perso una parte di me.

-E' più un attacco di panico. – disse brusca Michonne, spostando lo sceriffo di lato. – Lascia fare a me, ci penso io.

Mi afferrò per il collo della canotta, in modo da tirarmi su leggermente.

Una nuova vita || The Walking Deadحيث تعيش القصص. اكتشف الآن