Capitolo 24

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Pov's jo
Mi rigiravo nel letto pensando a dove potesse essere blake.

Dio se gli fosse successo qualcosa?

Mi alzai dal letto e andai giù in cucina quando mi versai un bicchiere di whisky sentivo che qualcosa non andava mi girai e ad un metro da me vi era blake che con occhi stanchi mi sorrideva.

Il suo sguardo era diverso sembrava che non le fosse mai successo nulla e che fosse sempre stata la solita blake di cui mi sono perdutamente innamorato.

"Blake? Oddio blake" dissi io appoggiando il bicchiere sul tavolo e andando verso di lei.

Lei mi sorrise debolmente e io la presi per i fianchi stringendola a me.

"Sono successe un casino di cose jo.. ora non ti posso spiegare ma sappi solo che la blake che pensavi e che pensavano tutti compresa me che fosse persa ora è ritornata ricordo tutto ricordo il mio amore che per te non è mai scomparso anzi che invece è sempre e solo cresciuto. Ora ti chiedo un ultimo favore so che l'ultima volta quando avevo bisogno di te è finita in malomodo ma ti prometto che ora non sarà come prima. Non succederà nulla. Ho preso il narcotico perché jeff il mio ex capo mi ha rapita ho fatto tutto quello che voleva e ora vuole un'ultima missione che io prenda nel laboratorio dell'FBI una cosa che gli serve e che può usare contro i civili. Devo fermarlo e ucciderlo L'FBI è stata già informata di tutta l'operazione sotto copertura e segreta che metteremo su.. ti spiegherò tutto mentre andiamo da malcom. Ho bisogno di una mia squadra e ho bisogno di averti al mio fianco." Dissi io prendendolo per mano.

Lui mi guardò con quello sguardo, lo stesso sguardo che aveva quando aveva scoperto di col. Me lo ricordo bene.

"Non puoi promettermi qualcosa che non conosci. E se qualcosa andasse storto? Non ti voglio più perdere blake. Sono stanco di vivere così. Se decido di partecipare devi promettermi che non prenderai decisioni rischiose e che non mi lascerai mai più quel vuoto che mi ha lasciato per anni. Questa è l'ultima missione che faremo." Disse lui prendendomi per le spalle.

Io annuì sorridendo e baciandogli il mento mentre lui ricambia baciandomi la fronte.

***
La mia squadra era completo e la mia stanchezza era stata rimpiazzata dalla lucidità improvvisa.

Eravamo appena arrivati nel quertier generale dell'FBI mentre facevamo finta di entrare di soppiato quando fummo tutti dentro ci precipitammo in laboratorio con il capo e alcuni agenti governativi.

"Allora la spiegazione ci è chiara. Blake porterà l'oggetto a jeff alla cui chiederà di vedersi privatamente per evitare occhi indiscreti e sarà li che blake si occuperà di ucciderlo mentre tutti gli altri dovranno occuparsi degli agenti della cia che non dovranno essere d'intralcio all'agente blake e per il sabotaggio dell'operazione chiaro?" Disse il capo dell'FBI.

Tutti noi annuimmo.

I miei fratelli si occupavano degli agenti e jo mi copriva le spalle. Avevo un buon presentimento che alla fine di questa storia saremmo potuti tornare tutti a casa dalle nostre famiglie felici e contenti ma si sa le favole non esistono...

***
"Ho quello che volevi vediamoci sul tetto." Dissi io tranquilla e senza dubbi.

"Si, e ricordati qualunque cosa hai in mente di farmi e che va contro a quello che abbiamo stabilito io e te potrà farti pentire di tutte le tue decisioni, compresa anche quella che tu sia nata quindi pensaci bene prima di fare delle cazzate bel faccino." Disse lui sghignazzando.

Io alzai gli occhi al cielo e riattaccai.

Ero davanti all'edificio della cia tutte le persone più importanti nella mia vita e nelle vite dei miei cari in qualche modo erano al sicuro.

Entrai nell'edificio e tra un meno di un'ora il mio narcotico sarebbe finito...

Arrivai sul tetto da sola.
Non volevo che ci fosse jordan e nessun'altro con me.

Anche un errore stupido sarebbe stato un caro e amaro prezzo da sopportare quindi bisognava sempre stare in allerta.

Quando fui sul tetto jeff aveva 10 uomini che lo circondavano ciò non mi preoccupava..

Tra meno di 10 minuti dovrei gerrarmi giù da questo edificio.

Quindi era meglio se mi sbrigavo.

"Sai jeff mi fai ridere.. ti porti dietro 10 uomini sentendoti al sicuro quando neanche con 30 saresti al sicuro con me davanti. Dovresti saperlo ormai." Dissi io arrogante.

Lui sghignazzò e alcuni dei suoi uomini lo seguirono.

"Mi dispiace che tu pensi sia così prevedibile, ma so che sei corrotta. So che hai studiato un buon piano per sabotare me e il mio esperimento ma te ne pentirai.
In questo momento ho degli agenti davanti casa dei tuoi figli e dei tuoi amici di famiglia se non vuoi che li uccida dammi quello che ti ho chiesto."

Io restai al gioco e passai la finta bocetta di prozoto.

Lui sorrise tranquillo e afferrò la bocetta.

E fu li che quando mi allontanai iniziai a ridere fragorosamente, non ridevo con gusto da molto tempo e questa mi sembrava l'occasione perfetta.

"Per quale cazzo di motivo stai ridendo?" Chiese lui infastidito.

"Sappi solo che sono tre passi più avanti di te e che quando ho detto che ti avrei fatto il culo te lo avrei fatto." Dissi io amaramente.

Presi le pistole e feci fuori tutti gli agenti al primo colpo.

Jeff mi guardò spaventato e allarmato.
"Pensavi davvero che lasciavo i miei cari tranquilli all'insaputa di tutto con uno psicopatico come te a piede libero? È stato bello finché è durato ma ora devo andare." Dissi io dandogli le spalle.

Un elicottero dell'FBI un minuto dopo atterrò sul tetto per arrestarlo ma evidentemente qualcosa non andò bene perché sentì dei sussulti alle mie spalle.

Non so come ma quando sentì lo sparo dietro alle mie spalle capì dopo di essere stata presa alla gamba.

Crollai a terra dal dolore e tirando fuori due coltelli dalla giacca glieli lanciai perfettamente sulle spalle.

Fu finalmente ammanettato ed io con estrema difficoltà riuscì ad alzarmi e a e zoppicare con dolore lancinante fino all'escensore.

Dal troppo dolore non riuscì a stare in piedi e improvvisamente cedetti per terra quando le porta si aprirono ero all'entrata.

Jo parlava con alcuni agenti e quando mi vide dentro l'ascensore corse verso di me preoccupato.

"Blake tutto bene? Mi senti?" Chiese lui con voce straziata.

"Si.. ma non riesco ad alzarmi mi ha sparato alla coscia." Spiegai io quando vide il sangue che stavo tanto perdendo si tirò via la cintura e la strinse intorno alla mia gamba sopra alla ferita.

"Su andiamo in ospedale. Andrà tutto bene amore te resta lucida." Disse lui prendendomi in braccio a mo di sposa.

Svenni dal dolore e dalla stanchezza.

THE BAD LOVE 3Where stories live. Discover now