Capitolo 10

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Pov's chloe
Ero appena entrata in stanza di vicky, ero di ritorno dalla baby nursery, erano le 8 del mattino, lei stava dormendo tranquilla nel suo letto mentre io prendevo la mia giacca e la borsa e lasciandole un bigliettino ed andai via dopo aver fatto il turno di notte.

Erano passati due giorni dal parto e ci eravamo dati dei turni io e mio fratello per poterla aiutare e non lasciarla sola.

Uscì dalla stanza e uscendo dal reparto, camminai verso l'uscita dell'ospedale.

Mentre stavo prendendo le chiavi della macchina, dalla borsa mi scontrai per sbaglio con qualcuno.

Cazzo.. ma perché non sto mai attenta?

Mi girai verso la figura con cui mi scontrai per sbaglio e con sguardo assonnato e dispiaciuto dissi "scusami".

Una donna magra e con i capelli corti e neri neanche mi considerò.
Che stronza..

Uscì dall'ospedale e sbadigliando salì in macchina.

Pov's Frost

Stavo camminando verso l'amministrazione dell'ospedale, mi bastò far vedere il tesserino dell'FBI per farmi aiutare.

Una ragazza giovane e castana si offrì di aiutarmi. " puoi trovare nello schedario questo nome?" chiesi io gentilmente. Lei annuì e rispose "si, torno subito con il fascicolo."

Mi guardai attorno nervosa e stanca, non ce la facevo più di andare avanti così. Sentivo che c'era qualcosa che non andava..

"ecco il fascicolo, signorina" disse l'infermiera castana, di prima.

Presi il fascicolo e lo aprì per guardarlo, cercavo di capire e di realizzare tutto ciò ma quello che provavo era soltanto odio e dolore represso.

Con una mano tenni il fascicolo, e l'altra mano la portai alle labbra. Non potevo crederci.

"Signorina, tutto bene? Si sente male" mi chiese preoccupata l'infermiera. Io feci segno di no, con la testa

Riconsegnai il fascicolo e me ne scappai dall'ospedale. Stavo vivendo una vita non mia, una vita vuota e piena di dolore per nulla.

Corsi alla jeep, e mettendo in moto fui assillata da quello che lessi in quel fascicolo.. "La ragazza ha avuto un forte trauma al cervello, condizionando il suo stato di memoria e idoneità nel ricordare." lacrime calde mi corsero lungo le guance, mentre sfrecciavo sulla strada. La data corrisponde con il giorno in cui mi ero svegliata... tutto ancora non mi era chiaro.

Sgommai e frenai di colpo appena fui davanti a casa sua. Scesi dalla jeep e percorrendo il vialetto suonai al campanello varie volte. Appena la porta si aprì, il suo sguardo truce fu rimpiazzato da uno sguardo preoccupato.

"Che ci fai qui?" mi chiese Calvin.

"Ho bisogno del tuo aiuto. Ho un casino da risolvere." spiegai io ormai sull'orlo dell'esaurimento.

Calvin annuì e mi fece entrare in casa sua. Lui era il mago del computer, sapeva tutto di tutti ed era in grado di hackerare qualsiasi cosa, più di qualche volta mi ha rintracciato criminali che la CIA manco si sogna di trovarli. Era uno dei pochi amici che potevo ritenere tale.

"Dimmi cosa posso fare per te?" mi chiese lui sospirando e andando verso la cucina e preparando due tazze.

"Ho bisogno che mi rintracci questo nome e che mi dici tutto quello che trovi su di esso anche le persone che sono collegate a lei." dissi io decisa con voce roca.

Lui annuì e subito dopo mi passò una tazza di caffè caldo.

Andò verso i computer e iniziò la sua ricerca. " Jane, mi ci vorrà un bel pò, credo che nel giro di qualche ora avrò trovato l'occorrente. Se vuoi andare via, ti chiamo quando ho tutto quello che mi hai chiesto" mi consigliò lui.

Io annuì e alzandomi posando la tazza ancora piena sul tavolo andai verso la porta " Cal.. grazie" gli dissi io gentilmente.

"Mi ringrazierai più tardi bella.." mi disse lui ridendo.

Io ammiccai ad un leggero sorriso che poi scomparve.

Salì sulla jeep e andai verso l'ufficio. Anche se con tutti questi pensieri merdosi dovevo andare per forza a lavoro.

Pov's Chloe

Entrai in casa e posai la giacca e la borsa sulla tavola. Oggi non avrei aperto il negozio e avrei annullato gli appuntamenti di oggi. Poco me ne importava.. ero troppo stanca e avevo bisogno di riposo. Mentre andai in camera, mi venne un'improvvisa nausea. Cercai di calmarmi e di cambiarmi, mi misi un pigiama e andai a letto sentendomi poco bene e sentendo la mancanza di simon che era a lavorare. Chiusi gli occhi e dopo poco mi addormentai..

Pov's Rogan
Andai verso la stanza di vicky e quando entrai non la trovai.
Il letto era sfatto, e di lei nella stanza non c'era traccia.

Sfilai la pistola dai jeans, e vidi la porta del bagno aprirsi.
Vicky con la sua vestaglia, mentre si stropicciava gli occhi uscì dal bagno.

Appena mi vide sussultò.
"Rogan che diavolo fai?" Mi chiese lei spaventata.

Io coglione come sono rimisi la pistola nei jeans e andai verso di lei abbracciandola.

"Scusami amore, credevo fosse successo qualcosa quando non ti ho visto in camera."

Lei ridacchiò e mi diede un colpetto sulla spalla.

"Sempre il solito.." disse lei strappandomi un sorriso.

THE BAD LOVE 3Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt