Capitolo 11

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Pov's frost

Sparai quattro colpi di pistola a quel figlio di puttana. Ero in missione e mentre aspettavo novità da calvin io dovevo continuare la mia routine dato che mi ritrovavo anche da sola nel lavorare...

Stevens era a casa sua a fare il padre, la cosa mi sembrava tenera ed ero contenta per lui, anche se non ne capivo il perchè..

Ritornai alla base dopo che la squadra si occupò del cadavere..

Avevo un aspetto sgradevole, occhiaie marcate e viso tirato per colpa della stanchezza. Da giorni ormai andavo avanti di alcolici e liquidi di cibo non ne volevo sapere anche se ne avrei avuto bisogno..

Quando arrivai in ufficio mi accasciai sulla mia poltrona e posai le gambe sulla scrivania, mi misi comoda e in quel momento mi squillò il cellulare.

"Finalmente.. sono passati giorni e iniziavo a non avere più speranze.." risposi io alzandomi di colpo dalla sedia con una botta improvvisa di energia.

"Ho bisogno che te venga subito qui." si limitò a rispondere lui freddamente.

"Okey.. arrivo." riattaccai dopo.

Uscì dal mio ufficio e mi recai verso l'ufficio del capo.

"mi prendo qualche giorno di ferie. Ho dei problemi personali da risolvere.." dissi io velocemente, prima di andare di uscire dal suo ufficio.

"Emh.. va bene. Ma è tutto okay? Hai bisogno di aiuto?" rispose lui preoccupato e confuso. Io feci segno di no con la testa e corsi via per andare in macchina e recarmi da calvin per la verità.

Pov's Chloe

In questi giorni ero peggiorata stavo male e iniziavo a preoccuparmi perchè avevo anche un ritardo. Appena lo dissi a Simon lui si spaventò e decise che era meglio che andassi a fare una visita.

"Dai amoreee che se no facciamo tardi..." mi disse simon giù dalle scale, io mi sbrigai a pettinare e a prendere la borsa poi uscì dalla camera e scesi le scale dove il mio amato marito mi aspettava.

Uscimmo dal nostro nido d'amore e andammo verso la clinica per la visita.

***

Quando arrivammo aspettammo in sala d'aspetto che ci chiamassero per il nostro turno.

Dopo una decina di minuti fu il mio turno ed entrai dentro insieme a simon.

Ero spaventata e simon sembrava assente. Per tutto il viaggio non era volata neanche una parola e la cosa mi turbava molto.

Dopo aver fatto la visita e tutte le analisi che dovevo fare, mi comunicarono che non ero incinta per ora e che comunque sarebbero andati a fondo la faccenda per capire quello che avevo.

Simon lo vedevo un po sollevato e questo mi feriva. Salimmo in macchina e tennì il broncio. Lui ovviamente se ne accorse. " Su parla.. che hai piccola?" mi chiese lui confuso mentre guardava la strada e guidava.

"Niente.." mi limitai a rispondere io incrociando le braccia.

lui non proseguì con altre domande. Appena arrivati a casa dopo un viaggio carico di tensione e silenzio non ce la feci ed esplosi.

"Perchè.. dimmi perchè l'idea di avere un figlio o una figlia ti rattrista. Non ti capisco siamo sposati e ad un punto della vita in cui secondo me sarebbe normale avere dei figli." gli urlai io contro mentre mi tiravo via gli orecchini e li posavo sul mobile della camera.

Lui seguendomi verso la camera disse "Scherzi vero? E' per questo? Non capisci che io non è che non voglia figli e che ho paura che li cresca male e che non sia un bravo padre. Io ogni giorno vedo delle scene da ribrezzo in ospedale. Ragazzini feriti.. dei vandali proprio come lo eravamo noi da giovani e non voglio diventino anche i miei figli così. Proprio come lo erano i miei genitori e i tuoi e dopo come siamo diventati? Non voglio avere la paura di perdere un figlio o una figlia per colpa di come ero io o anche te. Lo capisci?" disse lui sedendosi sul letto e prendendosi la testa tra le mani.

Io sospirai e spostando i capelli dietro le spalle andai verso di lui e mi feci spazio tra le sue gambe, gli presi la testa e l'appoggiai sulla mia pancia accarezzandogli la testa.

Non pensavo vivesse nella paura.. Non dopo tutti questi anni.

"Amore.. non potrà mai succedere perchè noi eviteremo che succeda in ogni modo, la cosa non ricapiterà.. Guarda mio fratello e vicky per esempio hanno una piccola e prima figlia, pensi non siano spaventati? Pensi che non abbiano le nostre stesse paure? E quindi? Fare dei figli e normale e io voglio averli per poter trasmettere a loro una vita di consigli e ramanzine che io a volte non sono riuscita ad avere dopo aver compiuto tante cazzate.. Voglio allo stesso tempo che crescano con gli insegnamenti che ti hanno dato i tuoi genitori e con i valori che mi ha trasmesso mia mamma prima di morire. Voglio che sia il tuo ritratto così da amarti constantemente e profondamente come ora. Io ti amo e sono pronta per avere una famiglia a patto che anche tu lo voglia." dichiarai io guardandolo negli occhi dopo che tirò su il capo per guardarmi quasi affascinato dalle mie parole.

lui mi strinse e mi buttò sul letto di fianco a lui con le gambe a penzoloni dal letto.

"Ti sbagli sai?" disse lui salendo a cavalcioni su di me e prendendomi le braccia fermandomele sopra alla testa.

Io lo guardai confusa e imbronciata. Lui sorrise con il suo perfetto sorriso e baciandomi leggermente le labbra disse subito dopo " Voglio che sia uguale a te per poterlo amare profondamente come amo te. E si ci sto voglio avere una famiglia con la donna più pazza, testarda e che ho sposato ma con l'unica eccezione. Che la amo." rispose lui.

io lo baciai e lui mi mollò le braccia così da poterlo accarezzare e scompigliare i capelli. "Chi è la donna a cui intendi?" scherzai io. lui in risposta mi morse il labbro inferiore e ci abbandonammo insieme ai vestiti sparsi per terra e insieme ai nostri respiri spezzati e l'amore che consumavamo.

Pov's Rogan

Ero sul divano con vicky mentre guardavamo la tv e stavamo un po soli. Nat era a riposare e il baby monitor ci avvisava in caso si svegliasse e piangesse.

Giusto quando ci stavamo per baciare dopo qualche battutina scherzosa si sentì il pianto isterico della mia piccola urlatrice.

Ci alzammo tutti e due come due dipendenti alla droga solo che la nostra droga era nostra figlia.

Vicky la prese in braccio e la cullò cercando di calmarla ma nulla da fare io iniziai a canticchiare una vecchia canzone degli oasis e la mia piccola sembrava come ipnotizzata.

Vicky sorrideva e io continuavo a canticchiare finchè nat non si riaddormentò e la sua dolce mamma la mise nella culla coprendola con la sua copertina calda.

Uscimmo dalla stanza cercando di non far rumore e ci recammo in sala dove eravamo prima. Mi buttai sul divano e vicky appoggiò dolcemente la sua testa sulla mia spalla, le baciai la testa e lei disse " sei davvero un bravissimo papa. Per fortuna che ci sei tu." Io risi e sollevandogli il viso sussurrai "Dov'è che siamo rimasti prima?" lei sorrise e si avvicinò di più per baciarmi carnalmente.

Pov's Frost

Bussai alla porta di calvin e quando mi fece entrare non esitai ad andare verso i computer. Lui sospirò e disse " Tu non immagini neanche quello che ho trovato su quello che mi hai detto di cercare e quando ti mostrerò tutto ciò tu capirai davvero chi sei veramente. Sei pronta?" mi chiese lui.

Io annuì e inizio a farmi vedere il mio vero certificato medico e altri documenti.. e ad un tratto più proseguivo e più scoprivo della mia vita vera rinnegata.

"

THE BAD LOVE 3Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon