Capitolo 9

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La presi in braccio e non potei che piangere.

Le lacrime mi uscivano spontanee proprio come le sue piccole e tenere manine stringevano il mio dito.

Era una creatura bellissima, aveva gli occhi azzurri ed aveva qualche ciufettino biondo chiaro.

Era stupenda e già me ne ero innamorato. Ero diventato padre, e mentre tenevo la mia piccola bimba baciavo la fronte a vicky che era ormai stremata dal parto.

Dopo che lei ebbe finito di nutrirla mi diede la nostra piccola mentre lei cercava di riposarsi un pó.

La tenni stretta a me e non potevo smettere di ammirarla affascinato dalle sue piccole smorfie, mi alzai e la cullai girando per la stanza per farla addormentare.

Un leggero bussare alla porta mi fece sussultare e la mia natalie mi guardava curiosa con quei due occhioni.

Andai ad aprire alla porta della stanza e chloe e simon entrarono.

Chloe non smetteva di sorridere e di guardare la sua piccola nipotina stuzzicandola un po.

Simon si limitava a guardarle sorridendo.

Lui ha sempre avuto paura dei bambini e non ne capivo il perché... io li ho sempre trovati affascinanti, chiassosi e teneri.

Non smisi di guardare simon curioso.
"Simon prendila in braccio." Gli dissi andandogli vicino per fargli prendere natalie.

Lui impallidì e scosse la testa dicendo "no e se la rompo? Scherzi? No non posso.." disse lui preoccupandosi.

"Non fare lo sciocco. Non la rompi se no ti uccido. Dai su te la metto tra le braccia." Gli dissi io deciso.

Lui annuì insicuro e mise le braccia davanti a se come gli avevo detto chloe.

Gli misi la mia piccola natalie in braccio e lui anche se tremava la stringeva a se preoccupato.

Chloe si commosse e io non potevo trattenermi dal ridere per la sua faccia buffa da fifone.

Chloe mi guardo male e mi diede uno schiaffetto sul braccio per poi infilarsi sotto il mio braccio e stringermi a se.

"Sai non è male. È bellissima bro. Ci credi che siete diventati genitori? " mi chiese simon sorridendo e non distogliendo lo sguardo da nat.

"Lo puoi dire forte.. io non riesco ancora realizzarlo." Risposi sorridendo.

***
Pov's frost
Erano le 2:30 del mattino e mi ero appena intrufolata negli uffici della CIA. Dovevo scovare qualche documento o qualche traccia su di me e il mio passato che non conoscessi.

Ero nell'ufficio del mio ex capo e con una forcina apri i cassetti.

C'era del da bere, una pistola e tanti fogli, nessuno che potesse centrare con me.

Così uscì dall'ufficio e lasciai tutto come avevo trovato. Andai nell'ufficio dove vi era il computer che controllava i database, cercai e cercai e vidi ad un certo punto qualcosa che mi interessava, quando un'allarme suonò.

Cazzo..

Cercai di muovermi a mettere tutto nella chiavetta usb e cercai di scappare.

Mi tirai giù il passamontagna e vidi degli agenti comparire a da ogni via d'uscita possibile.

Ero in trappola.

Sospirai e presi la pistola prima ancora che potessero sparare loro.

Colpì gli uomini che potevo corsi verso le scale antincendio e saltai giù da ogni rampa rischiando quasi di farmi del male.

Saltai su un cassonetto e corsi verso alla macchina nascondendomi dentro finché gli agenti non se ne sarebbero andati.

Tolsi il passa montagna e andai via tranquillamente e scappandola per un pelo...

Quando arrivai a casa mi tolsi la giacca e sfilai via gli anfibi neri.

Andai verso la credenza in cucina e presi una bottiglia di bourbon per poi andare verso il mio "studio" improvvisato.

Mi sedetti sulla poltrona e aprì il pc inserendo la chiavetta.

Era il momento della verità.
Mentre cercavo i file che scaricai aprì il primo intanto.

Vi erano delle foto di me, credo fossero della missione..

Ero diversa.

Avevo i capelli più lunghi ed ero più in carne.

Continuai a scorrere le foto e trovai l'ultima.

Io nel letto di un qualche ospedale con i capelli corti e molto più magra.

Il mio viso era livido e scavato.

Ero sdraiata nel lettino dell'ospedale attaccata a delle flebo.

Mentre guardavo il mio aspetto nella foto mi accorsi del braccialetto sul polso.

Zoommai la foto sul braccialetto e aspettando mettesse a fuoco bene per leggere il braccialetto intanto bandai giù un sorso di bourbon.

Mi bruciava la gola ma finalmente ora si vedeva in modo più chiaro la foto.

Trovai un nome e la data di nascita.
Quel nome era diverso da quello che ho io ora. Come è possibile?

Scrissi quel nome e quella data sul foglio e decisi di chiudere il computer.
Avevo bisogno di dormire se volevo tra qualche ora fare le mie ricerche e andare a fondo in questa storia.

Mi addormentai con quel nome e cognome impresso nella mia mente.

Non li avevo mai sentiti ne ero sicura ed eppure mi sembrava qualcosa di familiare.

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Ciao a tutti bellissime e bellissimi, volevo ringraziarvi per le votazioni e le visualizazzioni che non fanno altro che crescere! Sono felice che questa storia o meglio questa saga vi stia a cuore come sta a me! Rimanete aggiornati, che tra qaulche capitolo ci saranno dei colpi di scena. Quindi aggiornate, leggete votate o come volete voii♥
Grazie mille a tutti ciaaaaaaoooo

THE BAD LOVE 3Where stories live. Discover now