Capitolo 18

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Mi guardai allo specchio.

Iniziavo a notare quanto fossero cresciuti i miei capelli e di come il mio viso fosse diverso.

Le mie guance erano arrossate e non più pallide i miei occhi erano lucidi e più accesi forse accentuati per il mascara..

Ma in quel modo mi vedevo diversa..

Driiiinnnnnnnnn

Sussultai sorpresa e presi le chiavi e il telefono per poi uscire di casa.

Quando aprì la porta per uscire mi trovai jo con una camicia bianca sbottonata nel colletto,dei pantaloni neri attilati e per completare il tutto aveva degli stivaletti neri.

Stava veramente bene..
Cercai di guardarlo troppo..

"Sei splendida." Disse lui baciandomi sulla guancia.

Io arrossì e lo seguì.
Lui mi afferrò la mano sinistra e sorridendomi mi disse "chiudi gli occhi e non aprirli.. conta fino a 10 e quando avrai finito aprili intesi?" Mi chiese lui divertito.

Anch'io divertita, annuì e chiusi gli occhi facendomi guidare dalle sue mani intorno ai miei fianchi.
La mia schiena era contro il suo petto, riuscivo a sentire il suo buonissimo profumo.

"Hai finito di contare?" Mi chiese lui sghignazzando.

"Non ho neanche incominciato.." dissi io ridendo e portandomi una mano davanti alla bocca per trattenere le risate.

Lui rise con me e subito dopo lo sentì ancora dietro di me che mi teneva ancora una volta per i fianchi.
"Apri i tuoi incantevoli occhi piccola" sussurrò lui al mio orecchio.

Io sorrisi e aprì gli occhi.
Guardai jo interrogativa anche se non riuscivo a smettere di guardare sorpresa la stupenda macchina davanti a me.

"Sai.. questa macchina per me ha una storia.
Questa bellissima macchina l'hai introdotta tu nella mia vita anni fa.
Non è una semplice macchina. È un ricordo o una specie di cimelio se vogliamo scherzare un po.. abbiamo affrontanto viaggi e a volte anche qualche avventura. So che non ti ricorderai nulla di tutto ciò ma premetto che capirai tu da sola una volta che sarai salita dentro e la proverai. Ci stai?" Mi disse lui sollecitandomi.

Io annuì estasiata.
Una marea di sensazioni e pensieri invadevano la mia mente ma cercai di reprimerli per passare più tempo possibile con questo incredibile uomo.

Salì in macchina nel posto del guidatore, aspettai che jo chiudesse la portiera e misi in moto.

La macchina iniziò a ruggire, girai il mio sguardo elettrizzato verso jo che mi guardava beato mentre mi sorrideva.

"Dobbiamo andare in un posto che scoprirai solo quando saremo arrivati, ma sopratutto.. ti chiedo di prestare attenzione e di non avere nessuna pietà. Poi capirai va bene?" Disse lui guardandomi con serietà ma mantenendo il suo sorriso mozzafiato.

"che cosa intendi?" Chiesi io confusa mentre lo guardavo negli occhi.

"Capirai" rispose jo accarezzandomi la guancia.

**
Annuì e seguì per tutto il tragitto le indicazioni di jo.
Ad un tratto imboccammo una strada con una specie di sbarra in cui c'era scritto "accesso negato".

"Bene aspetta due secondi in macchina." Mi chiese lui tranquillamente mentre usciva dalla macchina e andò verso la sbarra.

L'alzo in alto e mi fece segno con la mano di passare con la macchina.

Io annuì ancora confusa e aspettai che entrasse in macchina.

"Okey ci siamo. Ora vai dritto finché non vedrai anche tu."

"Sono stanca jo... dove diavolo mi hai portato?" Dissi stanca io di questa situazione.

E prima che potesse rispondermi capì sempre di più dove eravamo.

Ci facemmo strada in mezzo alla folla di persone e macchine che circondavano una specie di pista.

Jo abbassò il finestrino e quando un tipo davanti a noi si parò davanti alla macchina frenai di botto.

Sbuffai mentre guardai trucemente il tipo.

"Ehiii jordan da quanto tempo... tieni questo è il vostro numero." Disse il ragazzo pelato con una tuta blu.

E fu li che capì che intenzioni aveva.

"Jordan te lo puoi scordare. Io non posso correre a questa gara. Sia perché è illegale sia perché non ho mai corso o almeno io non ricordo di aver mai corso." Dissi io spaventata.

Lui mi appoggiò una mano sulla coscia e disse "tranquilla.. ce la farai tranquillamente e vedrai che vincerai pure. Tu vivevi di questo quando eravamo adolescenti è così che ti ho conosciuta.. ricorda quello che ti ho detto. Non avere pietà di nessuno e corri. Tieni sempre l'acceleratore a tavoletta e nelle curve stai attenta.
Io devo scendere dalla macchina.. ma so per certo che ce la farai okey?"

Mi prese il viso tra le mani e mi diede un bacio a stampo che poi si trasformò e diventò più passionale.

"Numero 206 e 304 sulla pista."
Si sentì dall'interfono.

Io sospirai e quando jo scese dalla macchina andai in pista dietro la riga bianca di partenza.

Abbassai il finestrino e accesi lo stereo.

Aprì il cruscotto e trovai un cd con su scritto "AC DC".

Sorrisi per i bellissimi gusti di jo e inserì il cd.
Inzio la prima traccia del cd e dal finestrino sentì il rompo di un motore.

Mi girai e un porco mi mando dei bacini mentre si avvicinava con la sua macchina di fianco alla mia.

Alzai la musica sempre di più e quando vidi la bandiera cadere a terra sfrecciai come non mai.

Il mio piede era sul pedale ormai a tavoletta, sentivo l'adrenalina scorrere nelle vene e sentirmi viva.

Il tipo di prima cercò di venirmi addosso ma prima che potesse farlo mi scansai e lui uscì fuori dalla pista.

Io risi e passai il traguardo con felicità.
Dio quanto cazzo stavo bene.

Sterzai davanti alla folla dove vi era jo che mi guardava divertito mentre se la rideva dalla gioia.

Lo guardai e provai solo voglia di poterlo avere..

Non so cosa mi stesse succedendo ma avevo desiderio di lui.

Aprì la portiera e scesi mentre tutti dicevano il mio vero nome.

Forse stava succedendo tutto troppo in fretta e c'era troppa confusione ma da un secondo all'altro vidi jo saltare addosso a uno e spaccargli la faccia di cazzotti.

Cazzo..

"Jo. Fermati. Smettilaaa" dissi io prendendolo per una spalla.

Lui dopo poco tempo si staccò dal tipo incosciente che era steso per terra e prima che potesse salire in macchina mi disse "sali".

Lo guardai preoccuoata e contrariata. Un momento prima era felice e fantastico e un secondo dopo una testa di cazzo. Era peggio di me.

Mentre metteva in moto e ce ne stavamo andando notai le sue nocche rosse che perdevano sangue.

"Perché l'hai fatto?" Chiesi io guardandolo mentre lui possedeva un'espressione incazzata.

"Dimmelo." Insistetti io alzando di poco la voce.

"Perché nessuno si può permettere di parlare di te in certi modi. Dio.. lo ammazzo." Disse lui sicuro.

"No. Tu ora vai dritto e non ritorni indietro per niente. Perché qui ci sono io e perché a me non importa nulla e anche perché ti voglio vedere come prima. Ero tanto felice prima che sucedesse il casino... ma comunque sia grazie perché hai preso le mie parti ma sopratutto grazie per il giro su questa macchina.. è meravigliosa." Dissi io imbarazzata mentre lo guardavo e gli carezzavo la coscia.

Il suo viso si rilassò e sorrise visibilmente.

"Abbiamo un'ultima tappa da fare ora. Va bene?" Mi chiese lui sorridendomi e guardandomi per un secondo.

"Si.." risposi io felice.

THE BAD LOVE 3Where stories live. Discover now