Capitolo 15

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Pov's blake/frost
Mi trovavo in questo pub o meglio birreria in cui ci avevamo dato appuntamento io, jo Malcom e gli altri fratelli.

Mi ero vestita meglio del solito stranamente e non ne capivo il perché.

Avevo dei jeans stretti e neri una canotta grigia e il mio giacchettino di pelle insieme a degli stivaletti neri in pelle con il tacco.

Ordinai una birra e quando mi fu data dal barista del locale ne bevvi un sorso guardandomi in giro.

C'era molta gente ma il locale non era affollato.. ad un certo punto intercettai tra la folla, quegli occhi speciali che mi mettevano in soggezione.

Subito dopo voltò lo sguardo dalla mia parte e mi addocchiò. Sul suo viso spuntò un caldo sorriso che non faceva altro che stringermi il cuore.

Notai che era seguito da malcom e gli altri..

Malcom mi fece segno di raggiungerlo e andai verso di lui che condusse fino ad una saletta più riservata.

"Sorellona" mi disse malcom sorridendo mentre altri fratelli mi abbracciavano o mi accarezzavano la spalla per salutarmi. Io sorrisi imbarazzata da quelle attenzioni e dall'innaspettato saluto..

"Ehi..tutto bene?" Mi disse jordan sorridendomi.

Io annuì e senza farlo apposta sorrisi.

Mi metteva felicità la sua presenza.

In qualche modo sembrava che se anche non vi fossero i ricordi alcuni sentimenti potessero venire fuori comunque.. ma ancora ero incerta.

Il mio cervello era un caos totale.

"Te come stai? " chiesi io guardandolo mentre si guardava attorno ma stando attento alle mie parole.

"Ora bene." Disse girandosi verso di me e sorridendo calorosamente.

Io arrossì e cercai di distogliere lo sguardo.
Dio che sfigata ero? Io che arrossivo? Da quando mi comportavo come un'adolescente?

Dopo aver passato tra la gente riuscimmo ad arrivare alla saletta.

Ci accomodammo tutti sulle poltrone e mentre tyler versava il vino o passava delle birre io presi la bottiglia di jack e un bicchiere grande e alto e ne versai un corrispondente di due dosi di un bicchiere normale che si prendeva di solito.

Sarei sopravissuta solo con il jack a questa serata..

Jo mi guardò con occhio attento e forse severo mentre bevevo un abbondante sorso.

"Allora.. tra due settimane esatte dovrò sottopormi alla somministrazione della droga e al controllo ed esaminazione del mio corpo alla cia. Il mio ex capo farà venire i migliori dottori e scienziati che ci sono per sottopormi ai test." Dissi io tutto d'un fiato.

Loro mi guardarono con occhi spaventati e preoccupati.

"Ma non succederà nulla vero una volta che prendi la droga e ti fanno dei test tu starai bene o succederà qualcosa anche al tuo organismo?" Mi chiese kris con voce rauca.

Quella cazzo di droga era un inferno i primi venti minuti sentivi ogni piccola particella che bruciava in tutto il corpo il cervello lo sentivi più pesante e la vista si perfezionava.
Era qualcosa di unico e bello ma allo stesso tempo doloroso e costante.

Qualunque parola di una lingua che molto probabilmente non conoscevo in quel momento la sapevo parlare fluentemente.

Ero un'enciclopedia globale e umana sapevo e facevo tutto anche se a volte era umanamente impossibile riuscivo a farla comuqnue.

Non so cosa avesse di diverso questa sapevo solo che il capo della cia mi avvertì che la dose questa volta sarebbe stata pesante e con altri principi.

Le dodici ore dopo l'assunzione della droga erano state di totale sonno.

Avevo dormito per quasi due giorni per riprendermi...

Prima di rispondere sentì lo sguardo deciso di jo che mi perforava il viso.

"Non mentire. Diglielo anche tu quello che so io.." disse lui tranquillamente guardandomi severo.

"Cosa ci devi dire?" Chiese brayan non capendo.

"Nulla.. non rischio nulla a parte la stanchezza e un po di affaticamento." Risposi io sorridendo falsamente e mandando giù il liquido ambrato nel bicchiere.

Di fianco a me vidi jo alzarsi e guardarmi con sdegno andarsene.

Io sbuffai e mi alzai per seguirlo.

Perché gli correvo dietro come una femminuccia? Perché mi sentivo così stupida e patetica? Io non mi ero mai preoccupata di aver ferito o deluso qualcuno in questi quasi dieci anni e ora, ad un tratto mi importava di lui dopo neanche pochi giorni che l'ho "conosciuto".

Uscì fuori dal locale ed mi fiodai fuori anche io.

"Aspetta jo." Dissi io mentre lo seguivo verso la sua macchina.

Lui si fermò ma non si girò.
"Perché? Perché dovrei stare zitto quando menti ai tuoi fratelli sui tuoi possibili pericoli di vita. Perché dovrei stare zitto e fermo mentre rischi la vita e a pensare che potresti morire da un momento all'altro? Di perderti veramente questa volta?" Disse lui girandosi e guardandomi negli occhi.

Io ero li impalata che lo guardavo con dolore.
"Parliamoci chiaro jo. Tu mi hai già persa. Non sono la tua blake ora sono jane. La mia memoria e come un nuovo diario o quaderno non contengo nulla e non ricordo nulla.. se ce una piccola possibilità di riprendermi la mia vita in mano lo faccio anche a costo di rischiare la vita.. perché a questa vita vuota senza il ricordo della persona che mi ama e che mi conosce da una vita preferisco morire.. ti rendi conto che abbiamo dei figli e non li ricordo di averli partoriti o visti crescere?" Dissi io con voce spezzata.

I suoi occhi brillavano sotto la luce del lampione e mentre lo guardavo di avvicinò davanti a me e afferrandomi il viso con entrambe le mani mi disse "tu sarai e sei sempre la mia blake e non dire mai più il contrario. Lo vedo ora dai tuoi occhi. Anche se non ricordi nulla di quello che abbiamo trascorso e condiviso vedo dai tuoi occhi la stessa emozione che provi quando ti tocco e ti accarezzo la guancia, di quando inizi ad avere il respiro corto ogni volta che mi avvicino alle tue labbra. Non negare o reprimere quello che provi perché so che infondo al cuore lo sai anche tu che senti qualcosa per me. Io e te siamo due cuori spezzati con i lati combacianti che dopo quasi dieci anni di distanza e tutto il resto prova comunque un sentimento speciale e indescrivibile. Io te l'ho detto e te lo ripeto non farò finta che non mi importi di te o che nasconda tutto ciò io non posso sopportare l'idea di poterti perdere un'altra volta e veramente."

Mi incorniciava il viso con le sue mani calde mentre i nostri sguardi erano intrecciati. Le cose che aveva detto.. mi spinsero a fare una scelta impilsiva ma valida.

Accorciai le distanze e lo baciai facendo entrare la sua lingua nella mia bocca e intrecciando la mia alla sua. Tirai i suoi capelli mentre mi lasciavo andare a quel bacio travolgente. Ero presa come non mai.

Quando ci staccammo gli accarezzai la guancia mentre lui mi prese e mi abbracciò stringendomi a se e appoggiando il suo mento sulla mia testa.

Quel calore aveva un aspetto familiare.. sembrava di essere a casa.

THE BAD LOVE 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora