20 Novembre 2015

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Man mano che passavano i giorni Zayn notava che comparivano delle ragazze nella villa, alcune le aveva viste mentre si trasferivano mentre altre si svegliavano e si ritrovavano lì. Fino ad allora erano otto le ragazze che si erano trasferite, tre erano di colore, due asiatiche, una ispanica e due bianche. Damien gli aveva severamente vietato di parlare con loro quindi lui si era semplicemente fatto i fatti suoi, preoccupandosi invece di trovare il biglietto che avrebbe mandato Damien in galera e lui fuori di lì, perché non ce la faceva più. Era passato molto tempo da quando aveva avuto un po' di privacy, il che era strano, data la grande villa, ma sembrava che ogni volta che cercasse di estrarre il cellulare uno degli amici di Damien apparisse dal nulla.

Però ora era riuscito finalmente a trovare un po' di privacy nella lavanderia. Si era seduto sull'asciugatrice e stava leggendo i messaggi che gli aveva mandato Liam.

Hey babe, mi sto solo assicurando che tu stia bene x

Mi manchiiii, chiama presto, sono preoccupato

Tucker sta crescendo molto comunque, gli manchi molto e a volte si lamenta e credo che sappia che tu sei andato via, ma non voglio che tu sia lontano. Ti voglio qui con me

Per favore sii prudente

Zayn scrisse velocemente una risposta mentre faceva avanti e indietro con le gambe e prestava attenzione ad ogni suono vicino.

A Liam: Sto bene, babe. Non preoccuparti, okay? Sono successe delle cose strane di recente, otto ragazze si sono trasferite e Damien ha detto che non posso parlare con loro e poi non ho assolutamente privacy ma sto bene. Dai un grosso bacio a Tucker da parte mia

Da Liam: Oh dio. Okay, bene. Giuro che mi stavano venendo i capelli grigi e che avevo smesso di dormire

A Liam: Per favore, dormi

Da Liam: Non ci riesco quando non sei accanto a me, ho bisogno di averti accanto

Zayn si rimise velocemente il cellulare in tasca e poi una delle ragazze asiatiche entrò nella stanza con un cesto pieno di panni. Sorrise lievemente. "Scusa, posso ritornare dopo." Zayn scese dall'asciugatrice. "No, è tutto apposto fai pure." Lei gli sorrise di nuovo mentre appoggiava il suo cesto. "Grazie."

**

"Uh, mi cercavi?"

Damien sollevò lo sguardo dalla scrivania. "Sì, vieni qui." Lo stomaco di Zayn si attorcigliò un po' al suono di quelle due parole, ma fece qualche passo in avanti nell'ufficio, sedendosi su una delle sedie di fronte alla scrivania. "Devo parlarti un po' più esaurientemente del tuo lavoro, che è piuttosto semplice." Zayn annuì. "Ha a che fare con quelle ragazze?" Damien annuì. "Qualcosa del genere, durante i giorni della settimana, a partire dalla prossima, arriveranno delle persone dalle dodici del pomeriggio fino all'una del mattino e ho bisogno che tu tenga il conto delle persone che entrano ed escono."

Zayn si picchiettò le dita sulla gamba. "E come dovrei farlo?"

Damien prese un libro di pelle verde scura dalla scrivania. "Con questo, ci saranno i nomi a partire da lunedì della prossima settimana e quando suona il campanello tu rispondi e controlli il nome delle persone." Zayn guardò il libro. "Quindi è come se avessero prenotato... per cosa?"

Damien posò il libro. "Scoprilo da solo. Ora, ho bisogno che tu non faccia entrare nessuno nella villa a meno che il nome non sia sulla lista." Zayn annuì. "Bene." Damien si appoggiò allo schienale della sedia. "Bene, adesso puoi andare.. o puoi restare se ti va." Zayn si alzò. "Ci vediamo dopo." Lsciò velocemente l'ufficio e si imbattè in una delle ragazze di colore. Le caddero i libri e Zayn imprecò prima di abbassrsi per prenderli. "Scusami." Lui si alzò e le diede i libri. "Scusa." Lei li prese. "Va tutto bene, grazie." Lui sollevò la testa. "Come-"

"Zayn. Natasha."

Si girarono entrambi e videro che Damien li guardava dall'uscio della porta. "Non avete entrambi delle cose da fare?" Natasha annuì velocemente e poi andò via. Zayn roteò gli occhi per poi andarsene nella direzione opposta.

**

Zayn sentì un lieve singhiozzo e si guardò in giro prima di aprire lentamente la porta. Entrò in una stanza disordinata, vestiti da donna e della lingerie erano sparsi ovunque. Sentì di nuovo dei singhiozzi, ma questa volta erano più forti così chiuse la porta silenziosamente prima di entrare del tutto nella stanza. Si guardò intorno e vide una ragazza ispanica seduta sul pavimento che piangeva, il suo viso era rosso e i suoi lunghi capelli neri erano tutti scompigliati. Zayn si sedette acanto a lei e questa si girò prima di asciugarsi le lacrime e sussurrare. "Che ci fai qui?"

Lui fece spallucce. "Ti ho sentita piangere, stai bene?"

Lei scosse la testa e scoppiò di nuovo a piangere così Zayn le lasciò appoggiare la sua testa sul suo petto. Le strofinò goffamente la schina. "Hey, va tutto bene." Lei scosse la testa e poi la sollevò. "Come fai ad essere così calmo e poi sei l'unico ragazzo il che significa che avrai il doppio del lavoro oh dio." Zayn si aciggliò. "Cosa?" Lei sbattè gli occhi. "Che vuoi dire?"
"Non so di cosa tu stia parlando."

Lei sollevò la testa. "Aspetta, lavori per lui?!" Lei lo colpì ripetutamente sul braccio e Zayn si scostò. "Ow, oh mio dio." Iniziò a parlare spagnolo e Zayn le prese le mani. "Hey hey, smettila. Lavoro per lui solo perché devo salvare il mio ragazzo." Lei si tranquillizzò. "Oh... mi dispiace.... Mi chiamo Luna comunque." Lui sorrise. "Sono Zayn." Lei sussurrò. "Quindi aspetta... devi um fare delle altre cose per lui... sai?" Zayn non rispose e i suoi occhi si spalancarono e poi lo abbracciò. "Oh mi dispiace, viviamo entrambi delle vite di merda al momento." Zayn si staccò. "Cosa vi sta facendo fare?"
"Beh, um, a partire dalla prossima settimana questa villa sarà un piccolo bordello, o come gli piace chiamarla una casa delle bambole."

Zayn scosse la testa. "Oh no, quanti anni hai?" Lei borbottò. "Solo diciannove." Zayn si sentì un po' nauseato. "Sei la più giovane?" Lei scosse la testa. "Natasha ha appena compiuto diciassette anni e la più grande è Amanda che ne ha venticinque, alcune di noi volevano farlo e altre, come me, sono state trasportate qui come uno scambio." Gli occhi le diventarono languidi e lui la abbracciò. "Mi dispiace." Lei tirò su con il naso. "Ho tanta pura Zayn." Le accarezzò la schiena. "Lo so, lo so ma ascolta." si stacciò e le sciugò le lacrime. "Ti prometto che riusciremo ad uscire, okay? Lo prometto." Lei gli rivolse uno sgaurdo carico di sparanza. "Come?" Zayn si alzò. "Non preoccuparti, fai solo quello che ti viene detto e io ci farò uscire di qui."

Lei lo fece risedere e lo abracciò di nuovo. "Grazie."




Salve! Scusate l'enorme ritardo, ma non mi sono sentita bene. Scusatemi ancora. Detto questo. Che ne pensate? Casa delle bambole huh?! Se avete delle teorie fatemele sapere, mi fa sempre piacere leggerle. Spero vi piaccia. Alla prossima. Xx

Ps: Abbiamo raggiunto più di 2k di visualizzazioni e tutto questo grazie a voi. Grazie davvero. Questa cosa mi rende felicissima. Grazie di cuore. Xx

Built to last -Ziam (Italian translation)Where stories live. Discover now