Capitolo 113

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Audrey's Pov

Che bello abbronzarsi e fare il bagno a Natale. È rilassante e mi sento in paradiso.
È dalle 6 che io, Cameron e Dylan siamo in spiaggia a prendere il sole e a farci il bagno, mentre mia madre e mio padre sono rimasti a casa a sistemare un po' di roba e a badare a Max. Almeno domani mattina anche loro potranno fare il bagno prima di partire.
Qui è tutto così bello. Sarà l'atmosfera natalizia mischiata a quella estiva che rende il tutto più favoloso.

-Dai Audrey vieni in acqua, tra poco dobbiamo andare!- urla Dylan dal mare e vedo Cameron annuire.

-Non preoccuparti Dyl, sto apposto così io- gli rispondo, per poi stendermi sull'asciugamano e chiudere gli occhi. Nonostante sia tutto meraviglioso, l'aria di mare mi rende ancora più stanca e l'unica cosa che voglio fare ora è andare a casa a dormire.

-Hai sonno piccola?- la voce profonda di Cameron mi porta ad aprire gli occhi e a sorridere per il nomignolo che mi ha dato.

-Un po' si, ma non preoccuparti. Va a divertirti, tanto tra poco si va e posso riposare- farfuglio, mettendomi una mano sulla fronte.

-Nah...tanto anche Dylan sta uscendo dall'acqua. Credo che andremo via proprio ora- sorride, per poi avvicinarsi a me è lasciarmi un tenero bacio sulla guancia.
Mi metto a sedere e vedo Dylan affiancarci con un sorriso a trentadue denti.

-Siete stanchi eh?- chiede.

-Abbastanza- risponde Cam.

-Che ne dite, si va? Così ci riposiamo e domani saremo più vispi- io annuisco, alzandomi e sistemando un po' le borse con l'aiuto di Cameron.
In cinque minuti siamo a casa e io mi avvio nel bagno della camera affidata a me e a Cameron per farmi una doccia.
Apro il rubinetto che fa scendere l'acqua dalla testa della doccia e inizio a spogliarmi, aspettando che l'acqua si riscaldi.

-Accetteresti il mio aiuto?- mi giro verso Cameron, che chiude la porta a chiave e si avvicina a me, circondandomi i fianchi da dietro e appoggiando le labbra sul mio collo.

-Riesco a lavarmi benissimo da sola- ridacchio e sento le sue mani appoggiarsi sulle spalline del mio costume, tirandolo giù lentamente.

-Però ora che ci penso, un aiuto non sarebbe male- sussurro, sentendo le sue mani appoggiarsi di nuovo sui miei fianchi, per poi venire girata verso di lui.
Ha sempre avuto una specie di potere, tipo il potere della seduzione estrema.

Cameron's Pov

Giro Audrey verso di me, avvolgendo poi le braccia intorno alla sua schiena e spingendola contro di me, sentendo i suoi seni a contatto col mio petto nudo che mi fanno bollire dal caldo all'improvviso.
Senza pensarci ancora, le faccio scivolare anche il pezzo di sotto del costume, per poi guidarla dentro la doccia, facendo attenzione che non cada all'indietro.
Chiudo le porticine, prendendo poi a baciare Audrey e toccando, nel frattempo, ogni minima parte del suo corpo.
La sento ansimare e si appoggia contro il muro. Sorrido, avvicinandomi al suo viso e lasciandole un bacio sulla mascella, facendo poi scendere le mani sul suo ventre.
La ragazza appoggia le mani sulle mie spalle e la testa su una delle sue mani.

-Dovevamo solo lavarci, ricordi?- sussurra e io annuisco. Non credo che usciremo da qui con l'idea che ci siamo "solo lavati".

***

È notte. Tutti stanno dormendo, tranne me. Non riesco proprio a chiudere occhio, non so nemmeno il perché.
Chiudo gli occhi e provo ad addormentarmi, ma all'improvviso mi appaiono davanti tutte le scene della mia vita di quando ero piccolo, fino alla morte di mia madre e all'abbandono di mio padre.
Apro gli occhi, passandomi una mano sulla fronte sudata e mettendomi a sedere.
Se quasi ogni notte ricordo queste cose ci dev'essere un motivo. È frustrante, a volte quando riesco ad addormentarmi dopo una cosa del genere mi sveglio stanco e arrabbiato...un po' come quando devo andare a lezione, però molto peggio. Mi sveglio con la voglia di prendere a calci qualcuno e di andare a cercare mio padre per prenderlo per il collo, sbatterlo contro il muro e urlargli che è solo un lurido animale.
Guardo nella direzione di Audrey. La stanza è illuminata dalla luce della luna e riesco ad intravedere i tratti del suo viso. È così bella, trasmette tranquillità...magari riuscissi a trasmettere anche io un minimo della tranquillità che trasmette lei quando dorme.
Le accarezzo la guancia, prima di alzarmi e infilarmi una maglietta e dei pantaloni a caso, per poi uscire dalla stanza e arrivare al piano di sotto.
Non so cosa ho in mente di fare, ma credo che sarebbe rilassante una camminata al fresco sulla spiaggia. Il mare di notte è sempre così bello, ti fa sentire in paradiso. Quando ero a San Francisco con mia sorella non facevo altro che stare in spiaggia, magari riuscivo anche ad addormentarmi felice, cosa che non mi riesce fare da tanto tempo.
Esco dalla grande casa e metto le mani nelle tasche mentre mi incammino verso le spiaggia che non è nemmeno molto lontana da qui.
Quando arrivo mi siedo proprio alla riva, così che ogni tanto l'acqua fredda mi bagni i piedi.
Se alzo la testa riesco a vedere la luna, che stanotte è piena. Quanto è bella la luna.

-Cameron?- aggrotto le sopracciglia e non appena mi giro per vedere chi mi ha chiamato, non riesco a credere ai miei occhi.

***
Audrey's Pov

Mi sveglio, ma Cameron non è accanto a me.
Mi alzo subito, correndo in camera di Dylan e vedendo se è da lui, ma niente.

-Che succede?- sbadiglia il ragazzo, mettendosi a sedere.

-Cameron è sparito- gli dico, prima di correre al piano di sotto e uscire direttamente dalla villa, senza nemmeno controllare se è in qualche stanza.
È già successo altre volte, già mi sono svegliata senza di lui accanto a me e ogni volta non era in casa, ma sempre fuori, in un posto che gli trasmette tranquillità. Poi magari mi sbaglio, ma sto iniziando a conoscerlo davvero bene e non voglio rischiare.

-Dove sei Cam- sussurro a me stessa, andando verso la spiaggia.

-Audrey! Aspetta, ho il telefono, possiamo chiamarlo!- mi giro indietro e vedo Dylan correre verso di me sventolando il suo telefono in aria.

-No...era in camera il suo telefono quando mi sono svegliata. Però l'unico posto che conosce è la spiaggia, quindi non può essere tanto lontano- dico, riprendendo a camminare affiancata dal mio amico.
Una volta sulla spiaggia, aguzzo la vista per vedere se è da qualche parte, quando all'improvviso vedo una figura accasciata per terra.
Inizio a correre verso quella sagoma, scoprendo, una volta accanto a lei, che è Cameron.

-Cameron! Cameron svegliati!- spero solo che sia venuto qui stanotte e che si sia solo addormentato.

-Cameron!- lo scuoto, ma non sembra che dia segni di vita. È vivo, ma incosciente. È svenuto?

-Chiama un ambulanza veloce!- urlo a Dylan, facendomi prendere dal panico. Cosa diavolo sarà successo?

𝐒𝐎𝐌𝐄𝐓𝐇𝐈𝐍𝐆 𝐁𝐈𝐆 ⋆ Cameron Dallas [3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora