What the early morning brings

Начните с самого начала
                                        

«Ma allora questa è una guerra!» esclama lui, raccogliendolo e brandendolo come un'arma, poi sale in ginocchio sul letto e tenta di colpirmi; in fretta mi armo con un altro dei cuscini e cerco di parare i suoi "attacchi".

«Aiuto! L'ho fatto solo perché la faccia che fai quando vieni centrato non ha prezzo e sei buffo!» rido, con un poco di affanno.

«Adesso affronterai la collera del chitarrista dei System Of A Down!» proclama lui, quasi fosse un personaggio di un film, continuando a tentare di fare breccia nella mia difesa in modo serrato, sogghignando. Ad un certo punto i cuscini che stiamo usando vengono in contatto con forza e barcolliamo entrambi, essendo in precario equilibrio sulle ginocchia e sul materasso, e in una confusione di bianco, morbidezza e piccole piumette svolazzanti cadiamo entrambi; resto ferma per qualche secondo, ridendo così tanto da strizzare gli occhi, poi quando li riapro mi accorgo di qualcosa che mi fa tornare seria e sgranare gli occhi.

Come diamine è successo che io sono ancora stesa e Daron è sopra di me?!

Queste situazioni imbarazzanti e abbastanza equivoche iniziano ad essere troppo frequenti...

Avvampo di nuovo, peggio di prima; la mia mente ripercorre in un flashback gli eventi della sera precedente, consapevole della presenza di lui e del suo essere abbastanza svestito; come se non bastasse, per mia gran sfortuna, nessun muscolo sembra rispondere ai comandi del mio cervello. Grandioso.

Daron, ancora con il fiatone per la lotta, mi fissa intensamente; si abbassa poi su di me lentamente e il mio cuore inizia a battere furiosamente contro la cassa toracica, al che socchiudo gli occhi, conscia di ciò che sta per avvenire di nuovo... ma, poco dopo aver percepito il suo respiro caldo sul viso, le sue labbra si poggiano su una mia guancia per una frazione di secondo.

Riapro gli occhi, stupita sia per il gesto sia perché non è successo ciò che io credevo stesse per succedere, e metto a fuoco la sua faccia e il suo sorrisino. Il mio battito cardiaco è ancora a mille ed è così forte che temo che lui possa sentirlo, nel silenzio della stanza e della casa.

«Bella lotta, bestiolina» mormora, ravviandosi un ciuffo di capelli, poi si sposta e si rimette seduto, con lo sguardo perso nel vuoto.

Io resto nella stessa posizione, immersa nei miei pensieri; improvvisamente sento le palpebre farsi pesanti e mi riaddormento prima di riuscire a capirlo e quindi spostarmi con la testa sul cuscino.


-Daron-

Dopo un lasso di tempo che non so quantificare, qualcosa mi distrae dal guardare un punto indefinito della parete di fronte e mi accorgo del silenzio che impera, per cui mi volto e trovo Nikki in una posizione inusuale e pacificamente addormentata; i suoi tratti sono totalmente distesi, il suo respiro è regolare e poco rumoroso... sembra piccola e fragile, più di quanto possa sembrarlo da sveglia.

Le sue clavicole paiono premere per uscire da sotto la pelle vista la loro sporgenza, le sue gambe sono sottili e segnate da alcuni piccoli segni, probabilmente "ricordi" d'infanzia... poi scorgo alcuni segni traslucidi sulle sue braccia.

Mi avvicino con cautela, per poter osservare meglio.

Cicatrici, in serie, sugli avambracci. Deduco che sono vecchie dal loro pallore ma non importa, sono lì e non dovrebbero esserci, non avrebbero mai dovuto deturpare la sua pelle.

Nikki mi ha raccontato di aver meditato di suicidarsi, ma ha omesso di essere stata autolesionista. Quella sera mi ha parlato a cuore aperto per effetto dell'alcol e perché, a quanto pare, si fida di me... allora perché non mi ha detto quest'unica cosa? Teme forse che possa essere qualcosa che non capirei o accetterei? Non la giudicherei mai... non è nelle mie corde giudicare, e avendo avuto anch'io la mia dose di esperienze negative e periodi bui non penserei mai e poi mai di fare una tale cosa.

How I feel when I'm around you (System Of A Down)(IT)Место, где живут истории. Откройте их для себя