Capitolo 13

31 8 0
                                    

Il venerdì era una giornata strategicamente perfetta: non erano programmate lezioni universitarie, Marie si dedicava alle spese, Benjamin sarebbe stato fuori per lavoro e Clarissa avrebbe potuto svegliarsi in tarda mattinata. Nell'ultimo periodo suo padre era particolarmente indaffarato a causa di una serie di piccoli clienti che si erano rivolti alla Mastermind anche per faccende di poca importanza.

Clarissa si alzò dal letto alle nove in punto, sveglia e pronta all'azione. La sera precedente era stata piacevole. L'entusiasmo nei confronti delle Red Lynx era stato così travolgente che si era lasciata catturare dall'impeto del tifo, dimenticandosi di tutto il resto.

Aprì la finestra e spalancò la persiana: il vento della notte aveva devastato il giardino riempiendolo di foglie secche, strappate con forza agli alberi. Gettò un'occhiata verso il garage aperto: la sua auto era ancora parcheggiata al proprio posto mentre mancavano quelle dei genitori, come previsto. Non avrebbe potuto scegliere giorno migliore per sbirciare nel computer della Mastermind: era la regina incontrastata della casa. Non si cambiò nemmeno e fece un ultimo controllo per verificare che fosse effettivamente sola: la porta d'ingresso era chiusa a chiave, la cucina e la sala erano in perfetto ordine e la televisione spenta.

Nessun'altro oltre lei.

Si avvicinò alla scarpiera e scosse le Ducal di suo padre: la chiave dell'ufficio era in una delle due scarpe.

Ormai conosceva la procedura.

Raccolse i capelli in una coda lasciando cadere un paio di ciocche sul volto. In men che non si dica, si ritrovò sulla sedia in pelle di suo padre, di fronte allo schermo del computer.

Jason Moreau è il fratello di Melanie Moreau, si disse.

Stupidamente, non le era balzato in testa di indagare sulla famiglia della giovane scomparsa. Le tornò in mente il monito del padre riguardo al fatto che il contorno era importante quanto la pietanza stessa. Ora che Clarissa aveva un nuovo nome da cercare, il Masterpeople avrebbe fatto al caso suo. Nella migliore delle ipotesi nel computer erano già immagazzinate dozzine di pagine riguardo i parenti di Melanie.

Smosse il puntatore e avviò il database dell'agenzia investigativa. L'ultima volta che aveva infranto il muro di segretezza del sistema della Mastermind era stato poco più di una settimana prima. Non appena il software si aprì, le dita scivolarono in fretta sulla tastiera digitando il nome di Jason Moreau. Il database restituì il risultato in una manciata di secondi mostrando la foto del ragazzo. Ad una prima occhiata, la scheda informativa doveva essere una delle più lunghe presenti nel sistema. Jason Moreau ne aveva combinate di tutti i colori: aveva iniziato a sei anni, quando aveva incendiato un cestino della scuola miscelando in modo improprio delle sostanze trovate nel gioco del piccolo chimico; un'altra volta aveva bloccato la porta dell'aula con una colla adesiva. La sua vita era stata un trionfo di risse, alcolici, piccoli furti e infine di droghe, che si era concluso con lo spaccio.

Clarissa fece scorrere la rotellina del mouse. Ce n'erano per tutti i gusti, ma accanto a quella vita scombinata e priva di regole, bizzarramente, sembrava che la carriera scolastica del ragazzo proseguisse sul binario opposto, fatto di successi e voti discreti. Attualmente iscritto al terzo anno della Facoltà di Chimica, il fatto che seguisse il gruppo di basket come aiuto allenatore non era dovuto ad una passione personale, quanto ad una pena stabilita dal rettore per aver organizzato una gara di motociclette clandestina nel campus.

La prima volta che Clarissa l'aveva incontrato, Jason stava dando la caccia a Raphael insieme ad un gruppo di ragazzi: doveva avercela con lui per la scomparsa della sorella.

O forse c'era dell'altro?

Raphael le aveva detto di essere stato accusato ingiustamente dalla polizia per detenzione di stupefacenti, e al tempo stesso Marc sosteneva che Jason fosse il padrone della droga del Saint-Exupéry. Se qualcuno stava cercando di incastrare Raphael in quel modo, la roba poteva averla avuta da Jason, o almeno Jason doveva saperne qualcosa.

Doppio gioco #Wattys2017Where stories live. Discover now