Monster Inside Him [ita] (COMPLETA)

39. Pleasure

"Non vedi? Non potrei mai lasciarti!" sbottò. I suoi occhi sembravano impazziti e pieni di passione come la sua mano scese sul mio busto.

"Allora di che diavolo stai parlando, Zayn? Mi stai spaventando con tutta questa merda!" gridai, mettendomi in piedi. Si alzò anche lui, torreggiando su di me.

"Ho bisogno che tu faccia qualcosa per me" Catturò i miei occhi con quel suo sguardo così dannatamente sexy e premuroso.

"Qualsiasi cosa" Le mie labbra sussurrarono senza nemmeno chiedere il permesso al mio cervello. Mi guardò per un attimo prima di distogliere lo sguardo verso il muro. Come per abitudine, si morse le labbra prima di chiudere gli occhi e tirarsi i capelli.

Volevo calmarlo, ma lasciai perdere tutto. Quando mi guardò di nuovo, incontrai i suoi occhi senza paura.

Zayn mi amava. Perché ero ancora attaccata a questo? Perché avevo le farfalle nello stomaco? Perché il mio cuore batteva senza controllo?

"Devi lasciarmi, stupida. Non ho la forza di lasciarti, ma per il tuo bene è necessario che tu rompa con me" Non riusciva nemmeno ad incontrare i miei occhi, come mi chiese di fare l'impensabile.

"Sei fottutamente pazzo?" sbottai. Chi dice a qualcuno che la ama e poi le chiede di lasciarlo?

"Hannah, ti prego" Lo interruppi.

"Hai preso qualcosa?" urlai.

"Hannah! Cazzo, ascoltami!" gridò, facendo saltar fuori al vena sul collo. Subito mi calmai, lasciandolo perdere. Zayn prese l'oggetto più vicino a lui -il mio cellulare- buttandolo poi contro il muro. Trasalii, ma cercai di non sembrare spaventata.

"Dannazione, Hannah! Perché non realizzi? E' come se ti piacesse quando ti picchio. Pensavo avessi detto che mi avresti lasciato se l'avrei fatto di nuovo! Continui a darmi tutte queste possibilità, ma io non le merito cazzo!"

Presi un respiro profondo, pregando me stessa di non urlargli contro quanto fosse stupido.

Aveva il respiro pesante, le nocche chiuse, i capelli disordinati, la faccia rossa e gli occhi pieni di rabbia. Tutto di lui urlava verso di me di stare lontana, ma gli appoggiai la mano sul suo avambraccio.

"Zayn... Posso parlare adesso?" chiesi lentamente. Strinse gli occhi su di me, ma annuì.

"Ok, prima di tutto, se davvero vuoi lasciarmi fallo tu. Smettila di essere così codardo e cresci un po'. Seconda cosa, io non ti lascerò mai, perché... perché penso di amarti troppo" Non potevo credere che queste parole erano uscite veramente dalla mia bocca.

Forse ero cresciuta o forse avevo semplicemente capito di amare Zayn Malik.

Zayn era un uomo distrutto, e quelle minacce da parte mie erano da egoista. Era un uomo ferito e mostrava le sue emozioni nell'unico modo che conosceva
Minacciarlo era stato così... stupido da parte mia. Per essere onesti, non potevo lasciare Zayn. Era diventato troppo per me, e non avevo molta voglia di passare la mia vita senza di lui. Sembra stupido che lo stesso ragazzo che mi aveva drogata è lo stesso che si rifiuta di rompere con me. Voglio dire, sono Hannah Olsen per l'amore del cazzo.

"Hannah. Per favore, ho bisogno di proteggerti è l'unico modo è lasciarti andare. Ho comprato un biglietto aereo, partirai tra due ore. Atterrerà a New York. Vai, qui non è sicuro per te"

"Se sei così maledettamente preoccupato per la mia incolumità, allora perché non mi hai lasciato andare tempo fa?!" gridai, arrabbiata.

"Perché sto realizzando solo ora che ti amo. Mi hai mostrato quanto fossi preoccupata per me e devo lasciarti andare per proteggerti" Cercò di spiegarmi. Strinsi gli occhi, facendo un passo in avanti.

"Hai detto che mi ami?" annuì velocemente.

"Allora, dimostralo" Le mie labbra si schiantarono contro le sue, cogliendolo di sorpresa. Non gli diedi nemmeno il tempo di reagire, che lo spinsi sul letto. Il mio petto colpiva il suo, ma le sue mani mi tenevano dalla vita per impedirmi di scappare.

In un movimento rapido, capovolse la situazione intrappolandomi sotto il suo corpo.

"Dannazione, donna! Perché mi stai facendo questo?" ringhiò, baciandomi la mascella.

"Zayn, se volevo lasciarti lo avrei fatto tempo fa" Sorrisi, sapendo di aver vinto.

"Ma io sono Zayn Malik. Non sono mai stato in prigione, perché i poliziotti hanno troppo paura di arrestarmi. Ho formato una gang a 17 anni e ho violentato e ucciso persone, Hannah" Si allontanò da me per guardarmi serio. Lo fissai innocentemente, sapendo benissimo che lo avrei fatto incazzare.

"Appunto, sei Zayn Malik. Il ragazzo che ha ucciso tre persone perché mi avevano fatto del male. Il ragazzo che mi ha costretto a stare con lui per assicurarsi che guarissi. Il ragazzo che ha cambiato le regole della sua banda, perché mi sentivo a disagio. Tu sei il ragazzo più dolce che conosco, basta nasconderti sotto un sacco di rabbia" Il mio dito tracciò il contorno delle sue labbra.

"Sei una stupida se preferisci stare con me" mormorò contro il mio tocco. Tirai indietro la testa, in modo che il le sue labbra riprendessero i baci.

"Sono stata cacciata dal college, ricordi?" Lo sentii sorridere contro la mia pelle, poi lasciai andare il mio corpo ad ogni suo tocco.

Sapete quando la mattina dopo una notte passata con il vostro ragazzo, non ricordate cosa sia successo? Questo non era accaduto a me.

Quando mi svegliai, nuda, stretta tra le braccia muscolose di Zayn, ricordai tutto. Ricordai il modo in cui i nostri torsi nudi si toccavano. Ricordai l'incastro perfetto dei nostri corpi. Ricordai la sensazione di quando mi portò verso l'alto e la felicità che provai quando mi portò giù.

Potei praticamente ancora sentire il dolore di lui dentro di me, mentre mi portava via la cosa più sacra e pura di me. Potei praticamente ancora sentire il vuoto nella bocca dello stomaco quando urlò il mio nome una volte arrivato al culmine.

E il piacere. Il piacere che non avevo mai provato prima. Non riesco nemmeno a descrivere come mi aveva fatto sentire Zayn.

Ma in quel momento, mentre giacevo tra le sue braccia, tutto quello che riuscivo a sentire era il dolore nella parte inferiore. Sapevo che fino alla fine avrei dovuto perdere la verginità con qualcuno, ma non pensavo avrebbe fatto così male. Voglio dire, dopo.

Provai a scivolare via dalle braccia di Zayn per prendere qualcosa, ma nel sonno mi strinse contro il suo petto, ricordandomi che non mi avrebbe mai lasciato.