Rischiare tutto- Parte 9

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Dopo cena mi rendo conto di aver bisogno di una doccia. Oltre all'odore di sudore e le macchie del sangue di Ruben, questi vestiti sono orribili! Mi dispiace lasciare Ruben da solo, ma devo assolutamente andare al mio appartamento. Esco dall'ospedale e mi metto a camminare tra i corridoi. Ci sono molti angeli con in mano delle bombolette spray e della vernice. Stanno decorando i corridoi e stanno facendo un ottimo lavoro, questo posto esplode di colori e contribuisce anche il fatto che nessun angelo ha addosso dei vestiti neri. È tutto fantastico.

Appena entro nell'appartamento mi dirigo subito in bagno e vado direttamente sotto la doccia. Mi sento stanca, ma l'acqua fredda mi aiuta a svegliarmi un po'. Appena vado davanti allo specchio vedo che sono la solita di sempre, tranne per le occhiaie molto pronunciate e per le vene più evidenti. Forse tutta quella vista del sangue mi ha riportato il desiderio della caccia, la gola brucia un po'. Guardo il tatuaggio che mi ha fatto stamattina Lilia e vedo che la piuma è identica a quella della mia collana, solo molto più grande. Avere un tatuaggio così evidente non mi entusiasta molto, ma è servito per salvare Ruben, quindi ci conviverò.

Qualcuno bussa alla porta. Con addosso l'accappatoio vado ad aprire. È Ariel con uno scatolone tra le mani.

<< Questi te li manda Lilia. >> dice entrando.

<< Come sta? >>

<< Sta bene. Durante l'ora in cui è stata un vampiro non molto bene, ha provato a mordermi, ma adesso sta bene, è ritornata come prima. >>

<< Cosa c'è nel pacco? >>

<< Vestiti. Designati da Lilia. Dice che ha seguito accuratamente il tuo stile e ci ha lavorato sopra.>>

Porto lo scatolone in camera da letto, lo appoggio sul letto e lo apro. Dentro ci sono ripiegati vari vestiti di vari colori. Metto tutto sul letto e vedo che davvero Lilia ha rispettato i miei gusti. Pantaloncini di tutti i colori possibili immaginabili, magliettine smanicate, giacchette. Prendo un pantaloncino rosso e una maglietta bianca a maniche corte e vado in bagno a cambiarmi. Quando torno in camera Ariel è seduta sul letto ad aspettarmi.

<< So che hai detto a Lilia che la trasformerai. >> dice guardandomi << E' che vorrei aspettare un po'. >>

Mi siedo vicino a lei, le prendo la mano e dico: << Lei ti ha spiegato la vera motivazione per cui ha preso questa scelta? >>

<< Non vuole dirmelo, ha detto che ha ottimi motivi. A questo punto credo che non ha davvero delle motivazioni. >>

<< Vuole cambiare vita. Ne ha passate tante e adesso vuole stare in questa dimensione con noi. Non lo da a vedere, ma è ancora un po' turbata per le questioni che ha avuto con il suo ex. Io le ho detto che l'avrei aiutata perchè la capisco, e l'aiuterò perchè ha preso una scelta e la rispetto. >>

Ariel sospira e dice: << Okay, però voglio farlo io. >>

Strappo una piuma dalle mie ali e gliela porgo. Queste sono questioni tra madre e figlia, lascio che ne discutano loro. Prende tra le mani la mia piuma e la mette in tasca. Immediatamente, al suo posto, sulle mie ali cresce una piuma bianca. Adesso ho due piume bianche al centro dell'ala sinistra.

Prendo una borsetta bianca dallo scatolone e ci metto dentro le chiavi dell'appartamento e il mio cellulare. Lo accendo e vedo che mia madre ha provato a chiamarmi, mentre usciamo dall'appartamento la richiamo.

<< Ciao, scusa se non ti ho risposto. >> dico appena accetta la chiamata.

<< Sembri stanca dalla voce, che è successo? >>

La ragazza alataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora