Innamorata- Parte 7

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Ariel e Ruben arrivano dopo circa dieci minuti, proprio quando il silenzio tra noi stava diventando imbarazzante. Jago non ha reagito male, anzi, tutt'altro. Assomiglia molto a nostro padre, anche a come sta seduto e come parla.
<< Sapevo che avresti reagito così. >> dice Ariel a Jago prima di baciarlo.
Io sorrido poi guardo Ruben. Sorride anche lui e dice: << Sono contento che siamo tutti assieme. >>
<< Sono contenta anche io. >>
Guardo Ariel e Jago, nemmeno loro hanno tanta voglia di staccarsi dalle labbra dell'altro.
<< Ehi, dobbiamo andare. >> dice Ruben ridendo << Io e Aria non abbiamo intenzione di lasciarvi da soli. E Jago, fra cinque minuti viene un mio conoscente a sostituirti. >>
Iniziamo a volare sulla città e io faccio da guida. Sono felice, non si può esprimere la contentezza che si prova. Adesso mi sento parte di una famiglia. Ed è una cosa bella.
Quando vedo la nostra casa in lontananza iniziamo a scendere. Dico agli altri di rimanere nel tetto per qualche secondo, se mia madre si vedesse a spuntare suo figlio senza il minimo preavviso gli verrebbe un infarto.
Busso alla porta e mia madre apre subito la porta.
<< Glielo hai detto? Come ha reagito? >> dice mia madre ansiosa.
<< Ti offendi se io e qualche amico ci autoinvitiamo per un aperitivo dopo la cena? >> dico ridendo e poi faccio segno di entrare.
Ruben e Ariel scendono per primi e salutano mia madre. E' impaziente, desidera che sia con me.
E poi Jago scende. Rimangono immobili per qualche secondo e iniziano a piangere entrambi. Jago si avvicina a mia madre e la stringe forte tra le sue braccia. Una lacrima mi scorre in viso per la felicità senza che me ne renda conto. Mia madre accarezza il viso di mio fratello e mio fratello fa lo stesso. Non si vedono da così tanti anni che è una gioia immensa per entrambi.
<< Sei diventato bellissimo. >> dice mia madre con il viso pieno di lacrime.
<< Anche tu. >> risponde Jago << Mi sei mancata tantissimo. >>
Si stringono tra le braccia, è un momento molto felice per entrambi.
<< Allora mamma >> dico sorridendo tra le braccia di Ruben << Possiamo autoinvitarci per un dopo cena? >>
Mia madre non riesce a parlare dalle troppe lacrime e ci fa cenno di accomodarci in cucina. Jago si siede a capotavola con da una parte sua madre e dall'altra Ariel. Anche lui è molto contento. Anche io lo sono.
Stringo la mano di Ruben, ci guardiamo e sorridiamo.
Iniziamo a parlare, spieghiamo a mia madre che adesso siamo praticamente tutti imparentati senza volerlo.
<< Sei uguale a tuo padre. >> dice mia madre a Jago ad un tratto. Anche lei lo ha notato.
Jago non ha risposto, si è limitato solamente a sorridere.
Tutti bevono un po' di grappa tranne me, per il momento alcol ne ho avuto abbastanza. Io fisso Ruben, è felice. Mi siedo sulle sue gambe e mi sussurra all'orecchio: << Grazie. >>
<< Per cosa? >> sussurro.
<< Per avermi dato una famiglia dopo tanti anni. >>
<< Anche io devo ringraziarti. >>
<< Per cosa? >> sussurra.
<< Per essere entrato nella mia vita. >>
Sorridiamo. Le nostre labbra si incontrano, un fremito mi percorre tutta la schiena. Adesso ne sono sicura, Ruben sarà l'amore della mia vita.

La ragazza alataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora