Rischiare tutto- Parte 1

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I vecchi magazzini si trovano in un'area inutilizzata della nostra dimensione. Io e Marcus camminiamo lentamente in questi corridoi e mi racconta perchè questa parte è disabitata. Ho capito perchè la stanza d'atterraggio è usata anche per aprire il portale. La stanza del portale, così chiamata fino a cento anni fa, si trova in questa parte. Cento anni fa dei vampiri non si sa come hanno trovato il modo per arrivare qui e hanno provato a distruggere tutto. Molti angeli sono morti e questo spiega il perchè siamo molto pochi. Comunque Marcus ha fatto rinforzare le difese di molto e hanno lasciato questa zona inutilizzata per prevenzione.

Nonostante sono soltanto le otto di mattina già molti angeli sono all'opera per pulire varie stanze e stanno iniziando a portare i vari scatoloni nei corridoi per poi sistemare tutto.

<< Oltre alla stanza del portale, qui cosa c'era? >> chiedo continuandomi a guardare intorno.

<< Molti magazzini, un'altra sala di controllo, altre palestre e tante stanze residenziali. I vampiri hanno attaccato molti angeli nel sonno prima dei nostri magazzini. Hanno distrutto tutto. >>

Da come ne parla sembra un ricordo molto doloroso. Gli accarezzo la spalla e gli chiedo: << E' morto qualcuno a cui volevi bene? >>

Continuando a guardare avanti dice: << Una mia amica dei tempi della mia trasformazione. Si chiamava Carol. >>

<< Mi dispiace. >>

<< Sono passati tanti anni. >> dice fermandosi un attimo << Avrebbe apprezzato quello che hai fatto. >>

Continuiamo a camminare e ad un tratto vedo che una stanza ha la porta aperta. Mi avvicino per vedere cosa c'è dentro. È una camera da letto, simile a quella in cui abitavo io. Tutto è pieno di polvere, ma si può vedere ancora dei vestiti sporchi per terra e sulla sedia, e un taqquino dalla copertina grigia sul tavolo.

Mi avvicino, lo prendo tra le mani e tolgo uno spesso strato di polvere. Mi accorgo che non è grigio, ma di un rosa pallido.

<< Che cos'è? >> mi chiede Marcus avvicinandosi.

<< Non lo so. >> rispondo mostrandogli il taqquino << Era qui, coperto dalla polvere. >>

Marcus lo apre e lo osserva. Dopo un po' dice: << E' un diario risalente al milleduecento. >>

<< Un diario segreto? >>

<< No, un diario che parla di leggende, di magia e... >>

Si blocca e rimane a fissare una pagina giallastra logorata dal tempo. Io glielo tolgo dalle mani e cerco di capire cosa c'è scritto, la scrittura è molto complicata e molto antica. Riesco solo a leggere qualche parola: "male", "guerra", "giustizia", "destino".

<< Questo lo prendo io. >> dice Marcus togliendomi dalle mani il taqquino << Parleremo di questo quando lo leggerò. >>

<< Ma perchè sei rabbrividito quando hai letto quella pagina? >> chiedo preoccupata.

<< Magari sono solo storie inventate da un angelo annoiato, ne parleremo quando lo leggerò. >>

Mette il taqquino in una tasca interna della sua giacca e mi trascina fuori dalla stanza.

Appena fuori dalla stanza un ragazzo ci ferma per farci vedere cosa avevano pensato di fare un gruppo di angeli in questi magazzini inutilizzati. Hanno disegnato una piantina del corridoio principale di questa zona, dove c'erano i magazzini alla sala di controllo.

<< Set. >> dice Marcus bloccandolo a metà discorso << Aria non sa dove sono questi posti che stai nominando, parliamone mentre camminiamo. >>

La ragazza alataWhere stories live. Discover now