Fuga- Parte 16

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Apro gli occhi e mi stiracchio. Avevo proprio bisogno di dormire. Mi metto seduta e vedo che Ruben è davanti al tavolo che sta disegnando. Accanto a lui c'è il bauletto della Faber Castell aperto. Mi alzo dal letto senza farmi sentire e lo abbraccio.

<< Ehi. >> dico dandogli un bacio sulla guancia.

<< Mi spieghi dove hai trovato questo? >> dice indicando il bauletto << E' magnifico. >>

Gli spiego che c'era un'entrata segreta che portava all'ufficio del proprietario dove teneva tutto questo ben di dio e poi guardo il letto.

<< Dov'è Ariel? >> chiedo vedendo che è vuoto.

<< Se n'è andata circa mezz'ora fa. Mi ha detto che stava andando da Hazel a prendere non so che cosa. >>

Mi siedo sulle sue gambe e mi chiede: << Tu come stai? >>

<< Io sto bene. Sono costantemente stanca, ma sto bene. >>

<< Ho parlato con Marcus. Mi ha detto che ti prolungherà il periodo di riposo. >>

Sbuffo. A me piace poltrire, ma non mi va di non fare niente per chissà quanti giorni.

Mi alzo e prendo tutti i borsoni da sotto il letto. Abbiamo preso un sacco di cose, forse abbiamo esagerato. È inutile lasciare tutto nascosto a fare la polvere dentro a dei borsoni. Infondo in questa stanza non ci entra mai nessuno oltre a noi, e poi devo trovarmi qualcosa da fare adesso.

Sistemo tutti i cd sopra la cassettiera, li divido per genere e per autore. Alla fine tutta la superficie della cassettiera è ricoperta da montagne di cd e di dvd.

Ruben mi osserva camminare da un lato all'altro della stanza e non dice niente. Si stende sul letto e sorridendo mi guarda.

Sistemo i libri in montagnette sul lato del tavolo che tocca il muro. Più che montagnette ho fatto delle montagne vere e proprie.

Adesso non so dove mettere tutto il resto delle cose. Guardo la cassettiera e vedo che l'ultimo cassetto è quasi vuoto. Metto i vestiti nel cassetto di sopra e sistemo lì detro tutto il mondo di Ruben, matite, colori, penne, fogli eccetera. Togliendo tutto dalle confezioni ho risparmiato un sacco di spazio. Metà cassetto occupato. Per miracolo ci entra anche la macchina da scrivere. E così ho sistemato quasi tutto. Sistemo i nostri computer e le nostre fotocamere sul tavolo uno sopra l'altro e metto i lettori cd vicino ai cd. Manca solo la televisione da sistemare, ma quella dovremmo tenerla sotto il letto, non so proprio dove metterla.

Quando ho finito mi butto sul letto vicino a Ruben.

<< Ho fatto un buon lavoro? >> chiedo abbracciandolo.

<< Sei stata brava. Ho dimenticato di dirti una cosa. Stasera guarderemo un film qui in camera nostra con Ariel e Jago mentre ceniamo. >>

<< Buona idea. La nostra prima serata in famiglia che assomigli ad una serata da umani. >>

<< Ah, un'altra cosa. Mi spieghi perchè hai spiegato a quella pazza di mia sorella come si fanno i video con la macchina fotografica? Voleva farmi un video mentre disegnavo! >>

Scoppio a ridere e dico: << Abbiamo preso anche una stampante per le foto e l'ha presa lei. Le ho anche insegnato come si modificano le foto al computer, quindi potrebbe modificare una tua foto mettendoti un cappello di paglia e i baffi. >>

Ride anche lui e dice: << Spera che non faccia una cosa del genere. Potrei ammazzarla! >>

Guardo l'orario, sono le cinque e trenta. Ruben si alza, prende il blocco da disegno e una matita e si mette a disegnare vicino a me.

La ragazza alataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora