L'ora della verità- Parte 15

20.7K 1.2K 218
                                    

Dopo che abbiamo finito di mangiare, vanno via tutti sotto ordine di Marcus. Ha detto che devo riposare un po' prima della lezione di pomeriggio.

Non ho voglia di mettermi a letto, credo che se lo facessi mi verrebbero in mente brutti pensieri e non voglio che questo succeda. Sto facendo tutto questo per mio padre e per tutte le persone che mi vogliono bene. Credo che non dimenticherò mai quello che è accaduto e credo che diventerà un mio punto debole, ma devo andare avanti. Non ho le forze, ma devo farlo.

Prendo il mio lettore cd e lo attacco alla presa della corrente che c'è in cucina, quella che serve per far funzionare il frigo. Aspetto un po' e dopo circa trenta secondi è già carico. Poi vado davanti alla mia enorme libreria nel soggiorno e cerco un cd che posso ascoltare. Dopo un po' di indecisione scelgo un cd di Lana Del Rey. Questo cd si chiama "Born to Die", che vuol dire "Nato per morire". Questo è di certo il cd che dovrebbe ascoltare la ragazza alata. Prendo le mie cuffiette e vado verso il bagno.

Con i fiammiferi che avevo preso al centro commerciale accendo le candele profumate e aspetto che la vasca si riempi. Nel mobiletto sotto il lavandino trovo molti bagnoschiuma e oli profumati. Alla fine nell'acqua mischio un po' di tutto.

Quando la vasca è completamente piena chiudo il rubinetto, mi tolgo i vestiti e mi immergo nell'acqua. Avvio il lettore cd e mi metto le cuffiette.

Non penso a niente, ascolto le parole delle canzoni e gioco con tutta la schiuma che si è venuta a creare. Dopo circa quaranta minuti il cd finisce e mi maledico per non aver pensato di prendere anche un secondo cd. Non voglio ancora uscire dall'acqua. Un pregio di essere un terzo vampiro è che la pelle non raggrincisce dopo molto tempo nell'acqua, rimane liscia come sempre. Potrei stare ore in questa vasca e il mio corpo non ne subirebbe le conseguenze.

Penso a cosa devo dire stasera, ma non mi viene in mente niente. Forse basterà dire che non voglio una guerra e che compirò il mio compito da sola. Ma questo basterà? Adesso tutti mi credono l'essere perfetto, quello che è stato creato per una missione importante, quello che porterà la pace nel mondo. Io sono tutto il contrario della perfezione, sono un essere spregevole. Un'assassina.

Prima che mi ritornano alla mente quelle immagini spaventose vado completamente sott'acqua. Sento l'acqua entrare nei polmoni quando inspiro ed uscire quando espiro. I miei occhi non sono infastiditi per niente dal sapone, è come se non fossi per niente sott'acqua. Concentrarmi sull'acqua mi aiuta. Respiro sempre più profondamente e sento il mio corpo rilassarsi. In questo momento ho bisogno di questo, di rilassarmi e di non pensare a niente.

Quando sento di essere rilassata al massimo ritorno in superficie ed esco dalla vasca.

Con addosso l'asciugamano, vado in camera, apro la cassettiera, prendo un paio di pantaloncini e una magliettina a maniche corte, mi siedo sul letto e indosso tutto.

Pettino i capelli bagnati davanti lo specchio del bagno prima di asciugarli con il phon.

Quando sono pronta sono le tre del pomeriggio. Manca un'ora all'incontro con Marcus e io non so cosa fare. Mi butto sul divano e guardo il soffitto. Per la prima volta mi chiedo dove si trovi questo posto. In un'altra dimensione? Dentro a quella nuvola finta? Questo spiegherebbe perchè quella nuvola è l'unico punto della città in cui si può aprire il portale e spiegherebbe perchè, a differenza delle altre nuvole, questa sta ferma, sempre allo stesso punto.

Qualcuno bussa alla porta. Mi alzo e vado verso la porta. Fuori c'è Anna.

Non la vedevo da moltissimo tempo, dal funerale di David.

<< Ciao. >> dico sorridendole << Che ci fai qui? >>

<< Mi dispiace per non essere venuta prima a trovarti, ho avuto tanto lavoro da fare, fra due mesi arriveranno nuovi angeli e Marcus non si sta occupando di niente, quindi ha lasciato tutto a me. >>

La ragazza alataWhere stories live. Discover now