C'era una volta l'angelo William.

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«Ora papà vi legge la storia della buonanotte».

Disse Louis, prima di mettersi steso sul letto con Hayden alla sua destra e Thalita alla sua sinistra. Le due bambine si accoccolarono subito al loro papà, in ansia per ascoltare la solita storia che le accompagnava nel mondo dei sogni.

«Tempo fa c'era un angelo, un angelo curioso di scoprire come fosse la terra. Voleva conoscere i posti più belli che caratterizzava quello che gli umani chiamavano mondo. Passava ore, nascosto tra le nuvole a spiare gli umani. Un giorno stanco di guardare tutte quelle meraviglie dall'alto, andò dai supremi del cielo e chiese loro il permesso di scendere sulla terra. I supremi, un po' titubanti accettarono, ma dissero all'angelo di ritornare al tramonto. L'angelo entusiasta scese subito sulla terra. Iniziò a confondersi tra le persone, iniziò a girovagare a visitare quel posto che tanto aveva desiderato di scoprire da vicino. Era quasi il tramonto, quando l'angelo si ritrovò su una spiaggia e li lo vide. Vide davanti a se un giovane ragazzo di bell'aspetto che catturò la sua attenzione. L'angelo se ne innamorò a prima vista, tanto che voleva restare lì a guardarlo e magari parlargli. Ma il tramonto era vicino così dovette risalire in paradiso. I giorni passavano ma l'angelo pensava a quel bel ragazzo. Voleva rivederlo. Così andò di nuovo dai supremi e chiese loro di scendere di nuovo sulla terra, ma questa volta loro rifiutarono. L'angelo pianse al pensiero di non poter rivedere quel ragazzo, sentiva il suo cuore a pezzi. Così i supremi vedendo il dolore dell'angelo, lo misero davanti ad una scelta. Restare lì con loro o scendere sulla terra e non tornare più. L'angelo senza pensarci accettò di scendere sulla terra e di non tornare più lì. L'angelo ritornò su quella spiaggia in cerca del ragazzo, ci ritornò tre volte prima di trovarlo di nuovo. E quando lo trovò quel giorno i due non si lasciarono più»

«E none è successo lopo?» biascicò Hayden quasi addormentata.

«Che l'angelo e il ragazzo si sposarono, ed ebbero due gemelline; Johannah e Rosalie. Ma l'angelo non sapeva che le sue bambine sarebbero nate angeli, come non sapeva che il primogenito di Johannah, William, sarebbe nato anche lui angelo»

«Cosa è successo a William?» chiese Thalita, mettendosi un ditino nel naso.

«Thali, non si mettono le dita nel naso. Se ti da fastidio o ti prude lo devi soffiare, amore» la richiamò, allungandosi per prendere un tovagliolino dal comodino. Hayden grugnì infastidita per quel movimento improvviso. «Amore, aspetta che papà deve prendere un tovagliolino».

Louis recuperò il tovagliolino e con delicatezza lo mise davanti al nasino di Thalita che iniziò a soffiare. Glielo pulì bene, e quando vide la bambina arricciare il nasino sorrise a quella vista.

«Grazie papà» disse la bimba prima di scoccargli un bacino sulla guancia e sorridergli mettendo in mostra le sue adorate fossette.

«Totinua» si lamentò Hayden stringendosi a lui.

«Quando Johannah morì, William diventò un angelo ferito, solo, distrutto. L'assenza della sua mamma lo stava uccidendo, aveva perso la sua luce, le sue ali erano spezzate ed il suo cuore era un cumolo di ghiaccio. Ma un giorno...»

«Arrivò Edward» lo interruppe Thalita.

«Esatto. Edward era arrivato nella vita di William come un tornado. Aveva riportato la luce all'angelo, gli aveva dato amore. Ed un giorno grazie alle lacrime e all'amore puro di Edward, l'angelo William rinacque»

«Sei tu William e papà Haz è Edward» disse Thalita mettendo le sue manine sotto al mento.

Louis sorrise ed annuì, prima di lasciare un bacio sulla fronte della sua bambina.

«Anche io sono un angelo?» gli chiese Thalita.

«Certo amore»

«Ane io» disse Hayden mettendo il broncio.

«Siete gli angeli di papà. Ma non dovete dirlo a nessuno, ricordate? È il nostro segreto»

«Non potrò mai dirlo a nessuno?» chiese ancora Thalita.

«Lo dirai al tuo vero amore»

«Come faccio a riconoscerlo?»

«Lo capirai da sola»

«Io voglio un fidanzato che mi guardi come tu guardi papà o come papà guardi te»

«Lo troverai amore. Ma voi dovete promettermi, che mai nessuno sporcherà la vostra anima pura. Il mondo lì fuori è cattivo e voi siete così pure che ne vorranno approfittare. Mi promettete che starete sempre attente?»

«Plometto» disse subito Hayden, perché tutto quello che diceva il suo papà era giusto e lei avrebbe sempre fatto quello che il suo papà gli diceva.

«Promesso» promise pensierosa Thalita. «Ma io non ho le ali come gli angeli, perché?»

«Si che hai le ali, ma sono nascoste e sei ancora piccola per vederle»

«Non mi stai fregando, vero papà?»

Louis rise per l'audacia della sua bambina. «Avvolte mi chiedo se hai davvero sette anni»

«Me lo chiedo anche io,papà»

«Finisci la tolia»

«Dopo la rinascita,l'angelo William si diede completamente ad Edward. Dovettero affrontare tante battaglie, tanti ostacoli e tante tempeste, prima di ritrovare il loro angolo di paradiso»

«Ma ti tono lusciti» sussurrò Hayden con gli occhietti chiusi e il pollice in bocca.

«Si amore. Perché l'amore vero vince su tutto. E dopo essersi ritrovati non si sono più lasciati. Ed ora hanno quattro angioletti con loro» finì di raccontare Louis.

Le due bambine si erano addormentate sul suo petto, e lui sorrise nel guardarle. Loro erano state un dono, un dono in tutti i sensi. Era anche grazie a loro se lui ed Harry si erano ritrovati. Posò il libro sul comodino, stando attento a non svegliare Hayden. Poco dopo,la porta della camera si aprì e la testa riccioluta di Harry fece capolinea.

«Dormono?» chiese sottovoce.

«Si»

«William e Edward?» chiese il riccio allungando il collo verso la culletta blu sotto la finestra.

«Dormono anche loro»

«Gli hai raccontato di nuovo la nostra storia?» chiese ancora notando il libro che lui stesso aveva scritto.

«Sono loro che la vogliono, e come biasimarle. Siamo la storia d'amore più bella che sia mai esistita Har»

«Ti amo William»

«Ti amo Edward»


Lost Angels || Larry Stylinson.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz