Capitolo 5

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I giorni stavano passando velocemente, e le cose stavano peggiorando nella stessa velocità. La situazione dopo la festa era peggiorata. Louis ed Harry non si vedevano mai, e quelle poche volte che riuscivano ad incontrarsi litigavano, litigavano così forte che un giorno Harry era arrivato al punto di alzare le mani contro Louis.

Louis era esausto da tutto questo, era stanco sia mentalmente che fisicamente. Nell'ultimo mese tutti i suoi piani futuri, erano stati fatti a pezzi e sentiva che ogni giorno che passava stava perdendo Harry. Harry che era il suo futuro. Harry che lo ignorava. Harry che era sempre più distante.

Aveva passato gli ultimi due giorni a casa, si sentiva uno straccio, aveva la nausea e aveva dei giramenti. Si maledì perché per stare dietro ad Harry si era trascurato, e tutta quella situazione lo stava mandando fuori di testa. Si vestì velocemente, con l'intento di andare da Harry e parlare per mettere tutto le cose in chiaro, per vedere cosa fare. Perché lui stava male, non reggeva più quella situazione.

Arrivò alla casa della confraternita in dieci minuti, il tratto con la macchina era poco, ma a lui sembrò lunghissimo. Incrociò Liam e Zayn sul vialetto, intenti a mangiarsi la faccia, tossì per attirare la loro attenzione.

«Louis» squittì Zayn andandogli incontro per abbracciarlo. «Dio, ma stai bene? Hai una brutta cera» gli fece notare.

«Credo che sia un po' di influenza,passa. Harry c'è?»

«Certo,ma è di cattivo umore»

«E quando mai» mormorò prima di sorpassare i due ragazzi.

Entrò dentro casa e raggiunse la camera del riccio. Quando entrò, lo trovò disteso sul letto intento a leggere un libro.

«Ciao» disse ancora sul uscio della porta.

«Ehi, vieni»

Louis entrò con piccoli passi insicuri,Harry posò il libro e apri le braccia per accoglierlo.

«Cosa ci sta succedendo Harry?» gli chiese Louis una volta che si era accoccolato sul suo fianco.

«Non lo so» gli baciò la testa, prima di mordersi un labbro e chiudere gli occhi.

Lui sapeva cosa stesse succedendo, ma era un codardo e non riusciva a mettere fine a tutto questo.

«Mi manchi» disse ancora Louis,mentre con le mani iniziò a tracciare cerchi sul braccio del riccio,che solo a quel piccolo contatto si irrigidì.

«Sono qui» e con una sua mano bloccò i movimenti di Louis.

«Ora non posso più toccarti?»chiese frustato mentre si staccava da Harry.

«Non iniziare»

«Non iniziare? Ti tocco e mi scosti, non fai l'amore con me. Se ti faccio schifo, se non mi sopporti più lasciami» gli urlò contro Louis.

«Non incominciare di nuovo» ed anche Harry alzò la voce, anche se in quel momento non aveva voglia di litigare.

«Non facciamo più sesso» urlò ancora il più piccolo, mentre si alzava dal letto.

«Per te gira tutto intorno al sesso»

A quelle parole a Louis sfuggi una risata. Dette da Harry quelle cose erano una barzelletta, il riccio aveva vissuto di sesso per anni.

«Parli proprio tu? Hai dato la tua intera esistenza al sesso. Io almeno faccio sesso solo con te, tu scopavi chiunque»

Quelle parole bruciarono, e come se bruciarono ad Harry. Quello era il suo passato, sapeva di aver sbagliato. Ma ora sentirselo rinfacciare così lo mando su tutte le furie. In solo due falcate raggiunse Louis, che vedendo quello scatto sgranò gli occhi. Senza fargli capire cosa stesse succedendo lo scaravento sul letto.

Lost Angels || Larry Stylinson.Where stories live. Discover now