Capitolo 20

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La chiamata di Bob era arrivata così inaspettata, che i ragazzi non avevano capito nulla. Harry era corso subito alla macchina, senza curarsi di prendere un cambio o aspettare gli altri. Louis aveva bisogno di lui, e solo a sentir questo il suo cuore batteva all'impazzata. Gli altri erano corsi subito fuori per raggiungerlo e partire. Liam e Zayn in un primo momento dovevano solo accompagnarli all'aeroporto, ma alla fine si erano ritrovati anche loro in viaggio per Mullingar.

Il viaggio era lungo, ma con l'ansia che li attanagliava sembrava esser più lungo. Tutti erano riusciti a dormire, perché era l'unica cosa che potessero fare. Harry era rimasto sveglio a guardare fuori dal finestrino. La chiamata con Louis era stata strazziante. Sentirlo così spaventato, in lacrime che gli continuava a ripetere quanto gli dispiacesse, lo stava logorando, distruggendo. Era anche colpa sua se Louis si era stressato nell'ultimo periodo. Non sapeva nulla riguardo alla salute del bambino, ma cercava di essere più positivo possibile sulla faccenda. Sperava che con questo episodio, lui e Louis si sarebbero riavvicinati e avrebbero cercato di aggiustare il loro rapporto.

Quando la voce metallica del Hostess aveva annunciato di mettere le cinture, Harry già fremeva sul posto. Una volta che l'aereo era atterrato e stava camminando per la pista prima di fermarsi, lui era già vicino alla porta d'uscita. L'Hostess avevano cercato di fargli capire che era pericoloso, ma lui se ne era fregato. Appena aperte le porte era corso giù, seguito dagli altri. Sapeva che Bob era lì ad aspettarli, e non ci misero molto a individuarlo tra la folla.

«Signorino Niall, Signorino Harry» li salutò, prima di far un cenno per farsi seguire.

«Bob, come sta?» chiese Niall.

«Agitato e molto spaventato, ora stava riposando. Continua a chiamare il signorino Harry»

Harry allungò il passo per uscire da lì ed andare da Louis. L'Escalade di Bob era già pronta, ed una volta dentro partirono subito.

«Bob, loro sono Liam e Zayn dei nostri amici» li presentò Niall, i due si sentivano un po' in imbarazzo. Con questo viaggio avrebbero visto il mondo di Louis e Niall.

«Piacere di fare la vostra conoscenza» rispose Bob, sempre serio e professionale.

«Piacere nostro» sorrise Liam.

«La clinica è piena di giornalisti, mi raccomando non rispondete a nessuna domanda»

«Bob, puoi andare un po' più veloce?» gli chiese Harry impazziente.

Bob accelerò. A Mullingar era pomeriggio inoltrato, ci misero venti minuti ad arrivare per via del traffico. Una volta fuori alla clinica, aspettarono che fosse Bob ad aprirli. Come li aveva avvertiti, fuori c'erano i giornalisti che si accalcavano alla porta per riempirli di domande.

«Merda» sussurrò Zayn, vedendo quel pandemonio di flash.

«Non dite nulla» li avvertì Niall, prima di uscire.

Uscirono tutti e quattro attaccati, solo Harry dopo un paio di domande fastidiose aveva spintonato un giornalista e si era precipitato dentro. Entrò dentro l'edificio come un pazzo, non aspettando neanche gli altri, salì fino al terzo piano a piedi, perché aspettare l'ascensore era perdere altro tempo. Percorse tutto il corridoio cercando la camera, e quando la trovò esitò un po' prima di entrare. Una volta dentro vide Louis che dormiva,poggiato su un fianco con la sua piccola manina sulla pancia. Mrs Jonas sulla poltrona anche lei si era appisolata.

«Mrs Jonas» le sussurrò piano per non spaventarla.

«Siete arrivati, tesoro» disse la tata alzandosi per abbracciarlo.

«Si, da poco. Come sta?»

«Spaventato, tanto. Ora vi lascio soli», si avvicinò a Louis e gli lasciò un bacio tra i capelli prima di uscire.

Lost Angels || Larry Stylinson.حيث تعيش القصص. اكتشف الآن