Capitolo 2

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Gli ultimi giorni estivi erano passati, i corsi erano iniziati, ed i ragazzi li stavano già frequentando, soprattutto Louis che quest'anno voleva dare il massimo e scegliere l'indirizzo da seguire. Molte cose erano cambiate dall'anno scorso, ora Louis stava bene, era felice e parlava, ed anche troppo a detta dei suoi amici.

Anche la situazione con Harry sembrava stesse migliorando. I due passavano più tempo insieme, nonostante Harry ora lavorasse al bar dello studentato. Louis non riusciva a capire del perché lavorare. Con tutti i lavoretti fatti negli anni precedenti con i ragazzi,il riccio, come gli altri, avevano messo da parte una bella somma per vivere la vita del college tranquilli. Ma nonostante non capisse il motivo, aveva accettato quella scelta, perché Louis accetta sempre le scelte del suo Harry.

Quel pomeriggio avevano approfittato dell'assenza di Liam in casa, per restare da soli. Erano sul letto, intenti a baciarsi e a sfiorarsi. Ma Louis voleva di più di quelle piccole effusioni che si stavano scambiando da settimane ormai. Si mise a cavalcioni su Harry, iniziò a lasciare una scia di baci dall'orecchio al collo, mentre con le mani scendeva per arrivare alla patta dei jeans di Harry.

«Louis,Liam potrebbe tornare» disse Harry bloccando i movimenti del ragazzo.

«Quindi? Io sento ti continuo la spalliera del suo letto sbattere quando scopa con Zayn» bonfochiò Louis infastidito dal quel ennesimo rifiuto.

«Devo andare».

«Mi stai rifiutando Har?» sputò irritato da quel comportamento. Non era la prima volta che Harry rifiutava di fare l'amore con lui.

«Cosa dici Lou, devo andare al bar» disse prima di baciargli la fronte.

«Sono tre settimane che non facciamo un cazzo»

«Lo so» rispose con aria indifferente Harry.

«Lo so? Tutto qui quello che hai da dire?»

«Non vedo dove stia il problema, Louis» rispose scocciato mentre sbuffava.

«Vattene»

Harry alzò gli occhi al cielo e si avvicinò a Louis, che come un bambino aveva messo il broncio. Gli prese il viso tra le mani ed unì le loro labbra. Fece stendere il ragazzo sul letto mettendosi a cavalcioni su di lui. Louis si lasciò sfuggire un gemito soddisfatto. Le mani di Harry abbassarono subito i pantaloni e i boxer del più piccolo. Quando l'erezione di Louis fu liberata dalla stoffa, il riccio si abbassò. I suoi occhi guardavano la carne esposta e dura del ragazzo davanti a lui, alzò gli occhi e vide che Louis era in attesa con gli occhi chiusi.

Fece una smorfia e inglobo il membro, iniziando a dargli piacere. Ma nel farlo era svogliato, controvoglia e sembrava anche disgustato. Louis era preso dal piacere, ma quando il riccio fece scontrare i denti con il suo membro sussultò dal dolore e allontanò il ragazzo da lui con una spinta.

«Cazzo, che male» si lamentò mettendo subito le mani sul suo membro.

«M-mi dispiace» balbettò Harry in imbarazzo.

«Mi dici che cazzo hai» urlò ormai al limite della sopportazione. «Sono settimane che sei distaccato e sembra che io ti faccia schifo,credi che non ti abbia visto?»

«Non iniziare di nuovo,ti immagini le cose»

Quella non era la prima volta che discutevano su quella questione. E per quanto Louis volesse credere e fidarsi di lui, i suoi comportamenti non lo rassicuravano neanche un po'.

«Lascia perdere» chiuse il discorso, ormai si era anche stancato di parlare.

«Devo andare».

Lost Angels || Larry Stylinson.Where stories live. Discover now