Capitolo 1

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Era passato un anno, è la vita dei ragazzi proseguiva tranquillamente. Dopo il risveglio di Louis le cose erano passate velocemente. Quest'ultimo però, non ricordava nulla di quello che era successo, ricordava solo piccoli frammenti di quando non era drogato. I ragazzi e Mark avevano un po' esitato non sapendo se dire o no la verità al ragazzo, per paura di una sua reazione negativa. Ma Harry si era imposto di dirgli tutto e che non dovevano esserci più bugie o segreti, perché quelli non portano nulla di buono. Così un pomeriggio si era seduto ed aveva raccontato tutto a Louis non omettendo nessun dettaglio. Louis in primo impatto rimase così scioccato che non disse nulla per ore, si rannicchiò nel letto e cercava di ricordare. Ma poche cose ritornarono nella sua mente. Forse era un bene non ricordare, perché si sa i ricordi brutti sono un bagaglio troppo pensate per portarselo dietro.

Harry passava tutto il giorno con lui, non lo lasciava mai solo. Un po' perché davvero non voleva lasciarlo e un po' perché Tyler era ancora a piede libero. Ma un giorno un poliziotto portò loro la bella notizia che lo avessero trovato e che era stato subito messo in carcere. A quella notizie tutti si rilassarono, e forse era arrivato anche il momento di vivere la loro vita da ragazzi normali.

Louis aveva lasciato l'ospedale solo dopo due settimane dal risveglio, un tempo lunghissimo per lui che odiava gli ospedali. Si era ripreso lentamente, soprattutto fisicamente. Quando ritornò a casa i ragazzi lo trattavano come se fosse fatto di cristallo, ma un giorno Louis li rimise tutti in riga dicendo di smetterla e che si sentiva oppresso da tutto. Nessuno gli aveva chiesto nulla su quello che era successo, non gli misero pressione e nulla. Erano convinti che prima o poi Louis stesso avesse detto qualcosa su tutto. E capitò un pomeriggio, quando le sue barriere crollarono e iniziò a dire tutto quello che si ricordava, della paura che aveva sentito e del dolore che gli avevano inflitto. Nessuno fiatò mentre lui parlava, Harry si premunì solo di abbracciarlo forte a se. Dopo quel giorno Louis iniziò a chiudersi di nuovo in se stesso, ma questa volta non erano disposti a perderlo, a farlo ritornare come prima. Così, con l'aiuto di Harry e di una psicologa si riprese,lentamente ma si riprese.

Dopo cinque mesi di recupero,Louis si sentiva rinato, stava bene e voleva dedicarsi solo ed esclusivamente al suo Harry. Avevano passato l'estate in viaggio. Erano stati a Parigi, Barcellona, Venezia ed anche a Londra per andare a trovare Anne, e anche per far conoscere Gemma e Louis. Era stata un estate pazza, folle. Avevano viaggiato, si erano conosciuti ancora di più, avevano fatto l'amore in posti strani, anche se all'inizio per Louis era stato difficile farsi toccare, ma con la pazienza e amore Harry ci era riuscito.

Ed ora eccoli, abbronzati, felici ed ancora più innamorati mentre facevano il trasloco. Perché Louis e Liam quest'anno non sarebbero stati al dormitorio, ma in un appartamento che Mark aveva preso per la sicurezza di suo figlio. Niall voleva che Louis andasse a vivere nella casa della confraternita, ma il piccoletto non ne aveva proprio voluto sapere.

«Sai Tommo, ho pensato una cosa» disse Liam entrando nel loro appartamento.

«Wow,da quando pensi a qualcosa che non sia Zayn?» chiese con un sopracciglio alzato, e cercando di reprimere una risata.

«Guarda, ti preferivo quando non parlavi»

«Che cattivo cucciolone! Su dimmi a cosa pensavi»

«Dovremmo organizzare una bella cena, sai una di quelle tutti insieme»

«Sarebbe una bella idea» disse sorridendo Louis, cercando il suo fidanzato con lo sguardo.

«Sbaglio o Harry è un pò distratto» domandò Liam notando anche lui l'assenza del riccio.

«In queste ultime due settimane si» rispose Louis, rilasciando un sospiro di frustrazione.

«Ti preoccupa?»

Lost Angels || Larry Stylinson.Where stories live. Discover now