L'ora della verità- Parte 15

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La invito ad entrare, e solo dopo ricordo che lei non sa che ho svaligiato il centro commerciale abbandonato. Sono proprio una stupida.

<< E tutto questo da dove viene? >> mi chiede guardando la libreria.

<< E' una lunga storia. >> rispondo.

Anna si siede sul divano e io vado in cucina per vedere se c'è qualche bevanda in frigo. Ci sono un sacco di bottiglie e tutte contenenti vari tipi di succhi di frutta, bevande energetiche e bevande molto comuni come la Coca Cola e la Fanta. Chiedo ad Anna cosa vuole da bere e lei risponde che vuole un bicchiere di succo di frutta di un gusto a caso, invece per me prendo un bicchiere di Coca Cola. Non la bevo da così tanto tempo che credo di averne dimenticato il sapore .

Torno al divano con i bicchieri tra le mani e do il suo ad Anna.

<< Come stai? >> mi chiede bevendo un sorso.

<< Sto bene. >> rispondo << Devo andare avanti. Stasera farò il mio primo discorso. >>

<< Che cosa dirai? >>

<< Non lo so. Non voglio preparare nessun discorso, voglio dire le prime cose che mi vengono in mente. So soltanto che io non voglio una guerra, anche se è quello che tutti gli angeli si aspettano.>>

<< Li stupirai stasera. >> dice sorridendomi.

<< E tu invece come stai? >> le chiedo guardandola << Marcus una volta mi ha detto che un gruppo di iniziati arriva solo una volta all'anno e non ogni tre mesi. Quindi, perchè mi hai mentito? >>

Anna sbuffa e dice: << Sto cercando di mantenere le distanze da Marcus. Ci sto male per il fatto che mentre stava con me stava anche con tua madre. Io non lo amo più, però non è giusto. Credevo che comunque il nostro amore è stato senza nessun segreto. Però tu non centri niente e mi dispiace di non esserti venuta a trovare, però quando potevo lui era sempre con te mentre eri sola quando io non potevo. È stato un casino. Poi ha saputo che sei andata sulla terra per riprenderti e non sapevo dove. >>

<< E' tutto okay. >> dico appoggiandole una mano sulla spalla << Non essere dispiaciuta. Ho capito. >>

Parliamo un po' e poi alle quattro meno cinque usciamo insieme dal mio appartamento. Non sapevo cosa portare per l'allenamento, alla fine ho preso tutto quello che usavo per l'allenamento da protettore.

Faccio con Anna un po' di strada assieme, ma lei si ferma a parlare con un suo amico in un corridoio. Arrivo in palestra qualche minuto dopo e vedo che Marcus non c'è, ma ci sono due ragazze che aggiustano degli attrezzi. Quando entro nella stanza si fermano e mi guardano. Appoggio il mio borsone su una panchina e dico: << Avete bisogno di una mano? >>

<< No, grazie. >> risponde una ragazza avvicinandosi a me << Io sono Margo. >>

<< Io sono Aria. >> dico.

<< Lo so. Veramente lo sanno tutti. >>

Per un attimo avevo dimenticato che adesso sono popolare.

<< Si, certo. >> dico continuando a sorridere << Che state sistemando? >>

<< Il governatore ha dato precisi ordini per il tuo allenamento. Teneva conservati attrezzi particolari per l'arrivo della ragazza alata. Il tuo allenamento sarà più difficile di quello che di solito fa Annabel, però per te non ci saranno problemi. Lo so perchè i tuoi compagni di allenamento per diventare protettore non fanno altro che raccontare della tua bravura ad usare le armi e della tua resistenza muscolare. >>

La ragazza alataWhere stories live. Discover now