CAPITOLO 25

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CAPITOLO 25

Yoon se ne va via arrabbiata a causa del fratello, lasciando Jiae preoccupata al massimo che pensa a come difendersi nel caso uscisse qualcosa da parte sua. In questo momento è molto arrabbiata con se stessa perchè non è riuscita a mantenere calma, pace e tranquillità quando la ragazza fredda l'ha incolpata.

'Tanto nessuno le crederà.' 

è la frase che continua a ripetere dentro la sua testa, per rassicurarsi. Comunque vada, nessuno puó dare ascolto a Yoon perchè lei non è altro che la sorella di Kai e le sorelle dei ragazzi popolari non vanno proprio da nessuna parte. Annuisce sicura di quel che sta pensando e fa un respiro profondo. Quella ragazza non riuscirà di certo ad intimorirla, solo i deboli lo farebbero.

Dopo un po' ritorna Kai, che era andato a prendere degli antidolorifici nell'altra infermeria visto che in questa erano terminati.

"Eccomi qua. Chissà a cosa serve un'infermeria senza antidolorifici." dice entrando, facendo attenzione a non sbattere contro gli strumenti di soccorso che ci sono nella stanza.

"..Jiae, stai bene? Ti vedo un po' tesa." nota poco dopo, scrutandola per bene prima di avvicinarsi e passarle le due scatolette.

Lei sorride timidamente ed annuisce. Le piace molto quando lui si prende cura di lei, fermerebbe volentieri il tempo se solo non fosse per il futuro matrimonio e l'intera vita felice che ha programmato al suo fianco.

"Grazie Kai oppa, ma ora sto bene. Mi sento molto meglio. Posso tornare in classe, basta che mi ci accompagni. Ok?" dice a bassavoce guardandolo negli occhi. L'unica cosa che vuole è stargli nuovamente attaccata e sentire il calore del suo corpo; vuole sentire la stessa sensazione di prima, quella di quando la stava portando qui.

"D'accordo." risponde lui, annuendo e facendole spazio per alzarsi.

Lei lo ringrazia e lentamente si alza, facendo finta di perdere l'equilibrio così da poter cadere su di lui. Come nei drama.

"Ce la fai a camminare da sola?" chiede lui, un po' insicuro della risposta mentre cerca di mantenerla in equilibrio.

"Hmm no. Il dolore non mi è ancora passato. Fa ancora tanto tanto tanto male." dice lei, toccandosi la parte che dovrebbe far male del ginocchio e facendo il muso.

Kai si gratta la nuca e se ne resta in silenzio per un po' a guardarla. C'é qualcosa che non quadra e lui lo sa sin dall'inizio. La verità è che ha sentito tutta la conversazione di Yoon e Jiae, poi però se n'è andato per non farsi notare. Voleva vedere con i suoi stessi occhi come si sarebbe comportata perchè ha deciso che d'ora in poi non crederà più a quel che sentono le sue orecchie, ma ai fatti che può chiaramente vedere. Finalmente ha capito. L'invidiosa non è Miru e lui è stato davvero un imbecille prima nella mensa. Come farà a perdonare se stesso? Dare la colpa alle voci non avrebbe senso.. Ha fatto tutto da solo, si è rovinato con le proprie mani.

Questa profonda riflessione si diverte ad occupargli la testa, infatti non si accorge di star fissando Jiae quasi da due minuti interi.

"Dovresti smetterla di fissarmi, sennó mi sciolgo." dice lei, sorridendo e arrossendo.

"Jiae, la gamba che ti faceva tanto tanto tanto male non era l'altra?" domanda lui, indurendo un po' lo sguardo.

~

..Qualche ora dopo..

Miru e il ragazzo di prima si trovano nella biblioteca, se ancora possiamo chiamarla cosí. Il fatto è che negli scaffali ci sono sí e no dieci libri sparpagliati, mentre gli altri sono tutti in disordine buttati a casaccio sul tavolo o per terra. È opera degli altri studenti: dopo aver scoperto che la colpevole doveva riordinare la biblioteca, sono andati a creare questa confusione per aumentarle il lavoro da fare.

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