«Stenditi, tocca a me» disse Louis spingendolo.

«Dove vai, non fa nulla»

«Shh»

Louis non volle sapere nessuna ragione. Fece come poco prima Harry, si inginocchiò tra le gambe del riccio e iniziò a toccare il membro con le mani, e con la lingue stuzzicava il glande. Harry venne percorso da un brivido di eccitazione, chiuse gli occhi e si lasciò andare a quelle attenzioni che Louis gli stava dedicando. Il più piccolo tra le sue gambe prese a pompare velocemente, movimenti sempre più decisi, veloci e si alternavano tra bocca e mani.

«N-non voglio venire c-così...dio» disse staccando Louis dal suo membro.

Louis si leccò due dita e iniziò a prepararsi da solo. Harry a tutta quella naturalezza spalancò gli occhi sorpreso, ma Louis non gli diede importanza, troppo preso a prepararsi e godersi quel piacere che sentiva salirgli. Fece tutto da solo, senza l'aiuto di Harry, che era rimasto straiato a guardare quella scena erotica. Louis si posizionò su di Harry, prese il membro del riccio e lo allineò alla sua entrata, ed in una sola spinta si penetrò.

«Merda» biascicò Harry, preso alla sprovvista. «Da quando sei così audace?»

«Da quando mi hai ingravidato... il mio cazzo è sempre pronto a tutto. Gli ormoni,Harry, fanno brutti scherzi. Ora basta parlare, dio, scopami» disse mentre prese a muoversi una volta che si era adattato all'intrusione.

«Volentieri, amore»

Ad Harry eccitava da morire quel Louis così audace, con quel linguaggio sporco e così voglioso di averlo. Iniziò ad alzare i fianchi per andare incontro a i movimenti di Louis. Louis che lo stava cavalcando in quel modo così erotico, passionale. Le sue piccole mani erano ferme alla testiera del letto, la sua pancia era poggiata sul petto di Harry. Tutta quella scena, tutto quel piacere, stavano iniziando a far cedere all'autocontrollo del riccio e iniziò ad andare sempre più velocemente contro le spinte di Louis.

«Sto perdendo il controllo,merda»

«Perdilo, cazzo, perdilo»

Bastarono quelle parole per far ribaltare la situazione, e le posizioni. Louis in un mossa, delicata, si ritrovò sotto Harry, le gambe a circondare i suoi fianchi. Le spinte diventarono più veloci e rudi, tanto che il riccio venne subito, ma non si fermò. Continuò a tempestare Louis di spinte, forti e rubi, che stavano eccitando in un modo incredibile il più piccolo, che senza ritegno stava gemendo, si stava contorcendo dal piacere. Attirò Harry a se per baciarlo, per fargli sentire quanta passione stava bruciando dentro di lui, per fargli sentire quanto il suo cuore stesse battendo per quello che stavano facendo. Ed anche i gemelli in quel momento di passione si ritrovarono a scalciare impazziti.

Louis si lasciò andare al piacere, urlando il nome di Harry, imprecando e godendo a pieno di quel piacere che sentiva montargli dentro. Harry preso dall'eccitazione da quelle urla, perse il completo controllo di se stesso. Iniziò ad essere sempre più veloce, sempre più forte fino toccare il punto di Louis. Le sue spinte decise, le urla di Louis e quella passione che ci stavano mettendo, li fece arrivare entrambi, una seconda volta a distanza di poco tempo. Si dissolsero in un'esplosione di stelle, di puro e vero piacere. Entrambi sfiniti e con il fiatone si accasciarono sul letto. I loro corpi si intrecciarono di nuovo, perché entrambi voleva un contatto costante. Chiusero gli occhi e cercarono di regolarizzare il loro respiro. Si sentivano sfiniti, stanchi ma con i loro cuore pieno d'amore e felicità. Quella era l'ennesima prova che il loro amore stesse superando anche quell'ostacolo.

«Sei diventato una tigre a letto» ridacchiò Harry, mentre lasciava carezze sulla schiena nuda di Louis.

«Rimani con me?» gli sussurrò Louis all'orecchio, facendolo rabbrividire.

Lost Angels || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora