Chapter 5

314 25 7
                                    

Capitolo 5: Un Piccolo Cupido Di Nome Alice

Pov Bella

Seattle, Casa Swan, 16 luglio 2014
I quattro giorni successivi passarono in fretta. Anche se avevo promesso a Edward che lo avrei chiamato, non lo avevo fatto. Avevo bisogno di stare sola e pensare. Avevo troppa confusione in testa.

Christian in quei giorni mi aveva visto pensierosa e aveva provato più volte a chiedermi qualcosa, ma non ci era riuscito. Nessuno sapeva quel che era successo tra di noi. Ero decisa a tenermelo per me fin quando non ne sarei venuta a capo. Solo in quel momento avrei potuto parlarne con qualcun altro.

Quel mercoledì mattina, comunque, la quiete di casa Swan, fu stravolta dall'arrivo dell'uragano Alice.

Ero seriamente convinta che, se un giorno si fosse abbattuto un uragano sullo stato di Washington, avrei proposto il suo nome.

Ero placidamente sdraiata sul divano di Christian a pensare, quando sentii la sua voce squillante chiedere di me. Non appena mi vide, iniziò a tempestarmi di domande. Io continuai a osservarla in silenzio, senza riuscire a rispondere a nessuna delle sue domande. Era peggio di una macchinetta impazzita. A un certo punto ero seriamente convinta che fosse andata in apnea, vista la velocità con cui parlava.

"Bella, amica mia. Come stai? Tutto bene? Sono due giorni che non ti fai sentire. È successo qualcosa? Mi nascondi qualcosa?", furono le ultime domande che mi fece e che io riuscii a comprendere.

Mi tirai su a sedere e le sorrisi misteriosamente. Non avevo alcuna intenzione di dirle cosa mi passava per la testa. Se Edward le avesse raccontato qualcosa, allora già nei giorni passati non avrei avuto tregua. Le sue domande, invece, mi diedero la conferma che lei sospettava nulla.

"No Alice, non ti nascondo nulla. Perché dovrei? Sono arrivata da una settimana, cosa vuoi che sia successo?".

'Eppure sono già successe tante cose che hanno scombussolato il mio equilibrio', pensai, ma senza dirlo.

"Hai ragione Bellina, scusa, ma sai, ecco ... io pensavo tu sapessi cosa passa per la testa di quel musone di mio fratello, visto che sei stata con lui. È giù di morale da quando è tornato a casa e ogni volta che squilla il suo cellulare, s'illumina sperando sia chissà chi e poi si spegne di nuovo. Non so più cosa fare Bella. Ho provato a punzecchiarlo come faccio sempre, ma non mi risponde nemmeno", disse Alice abbassando lo sguardo e sospirando.

Oh – oh ... sapevo cosa volesse dire quell'espressione. Voleva essere aiutata con Edward.

Stavolta non posso aiutarla, però, visto che la causa della tristezza di suo fratello sono io.

Nonostante questo, le feci comunque la domanda che lei voleva le ponessi. La conoscevo come le mie tasche, in fondo. "Cosa mi stai chiedendo esattamente, Alice?".

"Come hai fatto a capirlo Bella?".

"Oh andiamo Alice, ti conosco. Non c'è bisogno che tu faccia strani giochetti con me".

"Mi aiuteresti? Perché non lo chiami, gli dici che vuoi incontrarlo e indaghi un po'? Oppure possiamo organizzare un pomeriggio di shopping e con la scusa che viene anche Jasper porto anche lui e così potrai parlargli".

"Alice io ... non credo sia il caso. Forse Edward vuole restare solo e pensare un po'. Non credi sia giunto il momento di lasciarlo in pace? Te ne parlerà lui quando si sentirà pronto".

"Oh andiamo Bella ... ti prego, ti prego, ti prego. Giuro che non ti costringerò a comprare scarpe con il tacco, vestiti striminziti o altro. Ti –", ma la interruppi, sospirando esasperata.

(IN REVISIONE) Per Sempre Noi - The Twilight Saga (AU)On viuen les histories. Descobreix ara