Chapter 26

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Capitolo 26: Cambiamenti

Pov Edward

Volterra, casa Swan, Venerdì 10 ottobre 2014

È incredibile come, alcuni giorni, passino più velocemente di altri, come ... essi facciano il loro corso e neanche hai il tempo di accorgertene. È incredibile come ... in pochi giorni cambino cose e persone. È incredibile come ... basti un attimo e tutto cambi. È incredibile come, solamente una settimana fa, ero nella mia stanza a Forks a pensare a quanto Bella fosse stata stronza e a quanto mi avesse usato, esattamente come le altre e sì, anche a piangermi addosso ... forse.
Lo ammetto, per un momento, solo per un momento ... un fottutissimo piccolissimo istante ... ho anche pensato di tornare alle vecchie abitudini, ma poi ... ho abbandonato l'idea. Comprendetemi, avevo il cuore spezzato ed ero fuori di me. Voi come reagireste se scopriste che la ragazza che amate ha intenzione di andarsene e non ha avuto il coraggio di dirvelo? Come vi sentireste se vi escludessero da una vita, la sua vita, di cui avete sempre fatto parte?
Ci sono giorni in cui ti rendi conto che, anche senza di te, il mondo cambia ... si evolve ... sembra più bello, più luminoso, e quando te ne accorgi, non puoi fare altro che guardarlo evolversi.
È questo il caso. Questo è il giorno in cui mi sono reso conto che le cose sono cambiate ... che io sono cambiato ... che lei è cambiata ... che noi siamo cambiati. Questo è il giorno in cui guardo la ragazza appoggiata alla mia spalla e me ne innamoro di nuovo, forse più di prima.
Ci sono giorni, come questo, in cui sembra che lei sia sempre la stessa e poi, con uno sguardo più profondo, scopri che non è così. Scopri che è diversa ... cambiata. Ti accorgi che è forte ... più forte di quanto immaginassi. Ti accorgi che la persona che credevi di dover proteggere, non ha bisogno di te in quel modo, ma solo del tuo amore e tu non puoi fare a meno di sorridere, quando lei sorride ... ascoltare ciò che ha da dire, quando è arrabbiata e amarla incondizionatamente ... sempre.
È questo il caso.
È questo il giorno.
Questi siamo noi ... io e lei.
Bella e Edward.
Edward e Bella.
So che, probabilmente, ho un sorriso ebete che non accenna a scomparire, ma non m'importa. È bello ascoltare la sua risata e sapere che è grazie a te che ride. È bello ascoltare la sua voce e sapere che sta rivolgendo a te le sue attenzioni. È bello ... è meraviglioso. Ed io mi sento così bene, che non cambierei nulla di questo istante ... di questo momento.
Stringo le braccia sulla sua vita e l'attiro a me, quando mi accorgo che sta per alzarsi. Sorrido. "Dove crede di andare, signorina?".
"Stavo andando a prendere altri popcorn, visto che non rispondeva, sir".
"Mi scusi, signorina. Stavo pensando".
A quelle parole, attirai la sua attenzione. "A cosa ... se posso?".
"A lei, signorina Swan. A chi se no?".
"Oh ... signor Cullen, ne sono onorata".
Mi sorrise, ma poi si alzò lo stesso per andare in cucina a prendere i popcorn. La seguii con lo sguardo, incapace di restare per troppo tempo senza vederla. Quando tornò a sedersi, l'attirai a me e la baciai.
Lei, dal canto suo, sorrise sulle mie labbra e poi si appoggiò alla mia spalla, riprendendo a guardare il film. Già, perché in teoria stavamo entrambi guardando un film, in pratica, lo guardava solo Bella.
"Allora? Si può sapere che hai? Credo che tu sia un po' troppo pensieroso, amore".
"Te l'ho detto. Sto pensando. Penso a tutto quello che è successo in questi giorni. Penso a Marco e Sara e al fatto che mi mancheranno. Li conosco poco, ma sarebbero stati degli ottimi amici per te. Sicuramente più sinceri di quelli che avevi prima e quindi migliori. Sto pensando al fatto che non vedo l'ora di tornare al college e andarci con te. Fulminare con un'occhiataccia chiunque ti guardi troppo e poi ...", ma non riuscii a finire il mio monologo perché la mia ragazza mi baciò.
"Edward ... Edward ... sei sicuro che sia solo questo o c'è qualcos'altro che ti preoccupa?".
"No ... non c'è nulla", mentii. È ovvio ... è ovvio che sono preoccupato. Non posso di certo dirle che sono preoccupato per quello che ho preparato per lei quando saremo a Seattle. Spero che non si arrabbi. E spero soprattutto che mia sorella non abbia esagerato, perché questa è la volta buona che la uccido. Speriamo che abbia lasciato tutto come ho chiesto e che abbia solo supervisionato. Cosa di cui dubito fortemente, ma che spero. 'Tranquillo Edward, a Bella piacerà qualsiasi cosa tu abbia fatto'. Poi aggiunsi: 'E Alice abbia cambiato'.
"Sicuro?".
"Al cento per cento, piccola", le sorrisi. "Adesso riprendiamo a guardare questa palla colossale", dissi prendendo in giro uno dei suoi film preferiti e sapendo quanto questo l'avrebbe fatta arrabbiare.
"Edward! Non è una palla colossale. È un film italiano premio Oscar. Sai da quanto tempo l'Italia non vinceva l'Oscar come miglior film straniero?".
"Amore ... sarà anche un premio Oscar, ma non ci ho capito molto".
Lei iniziò a ridere. "E' ovvio che non l'hai capito. Hai passato tutta la prima parte a fissarmi e a sorridere come un ebete".
"E beh ... cosa posso dire a mia discolpa", le sorrisi malizioso, "ero intento a guardare la grande bellezza appoggiata a me", conclusi citando il nome del film che stavamo guardando, La Grande Bellezza, Oscar come miglior film straniero 2014.
"Ah Cullen! Sei un leccaculo, l'ho sempre saputo", rise Bella.
"Ah credimi Swan, ci sono molte cose che vorrei fare con il tuo didietro e leccarlo rientra nella lista, quindi ... non posso negare la tua affermazione". Iniziai a ridere per la sua espressione scioccata, fin quando un lamento di dolore uscì dalle mie labbra, perché la grande bellezza accanto a me mi aveva tirato un pugno. "Hey Swan! Tieni le mani a posto. Mamma mia e quanto sei manesca. Dicevo così per dire. Anche se ... aspetterò il momento giusto e appena saremo nel nostro appartamento a Seattle, metterò in atto il mio piano di venerazione del tuo bellissimo sedere".
"EDWARD", urlò Bella. "SMETTILA. Sembri un ragazzino con gli ormoni a palla che non vede l'ora di scopare con la puttanella di turno".
Spalancai gli occhi e la bocca alla sua affermazione. "Signorina Swan, sono scioccato. Questo linguaggio così volgare non è da lei", le dissi prendendola in giro.
Lei, in risposta, mi tirò un cuscino, che riuscii a scansare, per fortuna. La bloccai, attirandola a me e l'abbracciai. "Ti amo", le sussurrai all'orecchio. "E giusto per la cronaca ... scoperei, mi correggo, farei l'amore solo con te e venererei comunque il tuo sedere, piccola".
Lei sbuffò e arrossì. Sapevo quanto odiasse sentirmi parlare in questo modo quando avrebbero potuto sentirci i suoi genitori o Christian, ma io mi divertivo un modo a vederla arrossire e anche a prendermi gioco di lei.
"Ti ho già detto che sei bellissima quando arrossisci, amore?".
"Sì, almeno una quarantina di volte oggi, Eddy".
"Bene, allora lascia che te lo dica per la quarantunesima volta. You're beautiful like diamond in the sky", le dissi cantandole una strofa della canzone di Rihanna.
Alzò gli occhi al cielo sbuffando e mi rispose. "Sai che a volte dubito della tua sanità mentale? Credo che non fare sesso ti faccia male, Edward. Seriamente ... dove le trovi queste battute?".
"Ma smettila! Non me la dai a bere, piccola". Scossi la testa. "No ... proprio per niente. So perfettamente quanto ti piace quando parlo in questo modo e ...", ma fui interrotto dalle sue labbra che, prepotenti, baciarono le mie.
"Allora Cullen, hai ancora qualcosa da dire?".
'Beh piccola, avrei tanto da dire, ma il tuo assalto mi ha fatto dimenticare anche come mi chiamo'. "Beh ... ecco, me lo sono dimenticato. Baci così bene che ... che mi fai dimenticare tutto".
Restammo in silenzio e Bella fece ripartire il dvd del film che io feci finta di seguire, troppo preoccupato a pensare ai mille modi in cui mi sarei potuto divertire con il suo meraviglioso sedere. 'Cazzo Cullen, ha ragione Bella. Hai bisogno di fare sesso. L'astinenza ti fa male'. Sbuffai mentalmente e ignorai la mia coscienza.
Quando il film finì, saltai in piedi come una molla. 'Dio sì! Finalmente è finito'. Sorrisi a trentadue denti e sospirai. Il mio entusiasmo, però, fu freddato da un'occhiataccia di Bella, che poi si voltò e andò in cucina a posare la ciotola. La seguii come un cagnolino, indeciso sul da farsi.
Che faccio? Resto zitto o provo a tastare il terreno? Mi butto o resto al sicuro sulla scogliera? 'Buttati ... buttati', mi disse beffarda la mia coscienza. Bene ... mi butto. Speriamo solo che l'atterraggio non faccia male.
"Amore ... s – sei arrabbiata?", dissi avvicinandomi a lei con cautela.
"No amore ...", disse calcando sulla parola amore, "perché dovrei? Hai fatto qualcosa?", continuò ironica.
"Okay, ho capito. Faccio meglio a restare zitto". 'Ma perché ... perché ti ho ascoltato coscienza del cavolo! Ti ignoro sempre e in quei casi hai sempre ragione, e ora ... e ora? Per una volta che decido di ascoltarti, commetti un errore? Eh no! Eh no! Così non va. Non va per niente. Brutta traditrice!'. La mia coscienza non rispose, forse troppo spaventata dalla mia rabbia.
Bella si avvicinò e mi abbracciò. "Tranquillo amore, era solo un film. Non sono arrabbiata, sono solo ... offesa. Insomma ... solitamente i film che scelgo ti piacciono sempre e, beh ... sai ...".
"Scusami ... davvero, ma è che ... non so. Sono solo eccitato all'idea di tornare a Seattle ... con te e sono stato pensieroso per tutto il film, quindi se lo avessi seguito con più attenzione, adesso saprei di cosa parla, ma non temere ... i tuoi film mi piacciono sempre, quindi ... mettilo in valigia. Lo vedremo una di queste sere a casa, così potrò apprezzarlo, d'accordo?".
'Speriamo sia d'accordo. Speriamo sia d'accordo', sperai incrociando le dita mentalmente.
"D'accordo amore, è ... è perfetto", si sporse per baciarmi ed io per facilitarle il compito, abbassai la testa e feci incontrare le nostre labbra.
"Su ... adesso aiutami a preparare qualcosa per cena che io ho fame e non so quando quei due torneranno dalla riunione del condominiale", continuò. Sorrisi e poi mi affiancai a lei, ascoltando attentamente tutti i suoi ordini.

(IN REVISIONE) Per Sempre Noi - The Twilight Saga (AU)Where stories live. Discover now