Chapter 29

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Capitolo 29: Le Nozze Di Christian

Los Angeles, Casa Cullen, 19 Luglio 2070
La piccola Marie sorrideva sempre, in qualunque occasione. Era un po' come sua madre e sua nonna che, qualunque cosa accadesse, avevano sempre un sorriso rassicurante per tutti. Fu così che la trovò nonno Edward quando, quel giorno, l'andò a prendere all'asilo. Sorridente. Felice. La bambina si strinse alle gambe del nonno e alzò la testa per salutarlo con il sorriso di chi ha combinato qualcosa e che Edward conosceva bene. Era lo stesso di sua figlia.
"Ciao nonnino".
"Ciao pulce. Come stai oggi? Com'è andata all'asilo? Vi siete divertiti?". La bambina, che era molto intelligente per la sua età, fece finta di nulla, limitandosi soltanto ad annuire e scuotere le spalle.
Edward si accigliò. 'Strano', pensò. 'Di solito non fa altro che parlare fino a quando non arriviamo a casa' e fu così che si abbassò all'altezza di sua nipote e la fissò negli occhi. Nonostante l'età, aveva ancora il fisico statuario e il fascino che avevano fatto innamorare sua moglie e che ammaliava ancora tutti quelli che incontrava, maschi o femmine che fossero. "Allora pulce ... vuoi dire al nonno cosa succede? Qualcuno ti ha presa in giro?"
"No ... no, è solo che -", ma non riuscì a finire la frase perché qualcuno chiamò il suo amato nonno.
"Signor Cullen ... signor Cullen", urlò l'insegnante di Marie, Mrs Morrison.
Edward si alzò e fronteggiò la donna. "Salve Mrs Morrison".
"Ecco ... mi dispiace trattenerla, sono davvero rammaricata, ma ecco ... la bambina oggi ha litigato con una sua compagna e ... beh, sa -", ma non riuscì a terminare, perché Marie intervenne, con un'espressione di disappunto stampata sul volto che, in un'altra occasione, avrebbe fatto ridere Edward.
"Non è vero, non è vero. Quella bambina è cattiva, dice che mamma e papà non vengono mai a prendermi a scuola perché non mi vogliono bene e, allora io oggi, visto che è l'ultimo giorno di scuola, mi sono scocciata e le ho tirato i capelli e poi è una bugia. Mamma e papà mi amano tanto tanto"
'Tipico di Marie', pensò Edward. 'Mi ricorda qualcuno'. "Tesoro ... proprio perché era una bugia, non avresti dovuto"
"Ma nonno io ... mi ha fatto arrabbiare ... uffa!", rispose, incrociando le braccia al petto, con un cipiglio sul volto.
'Tale e quale a Bella ... tale e quale', pensò. "Va bene, d'accordo. Ne parliamo dopo. Continui pure, Mrs Morrison".
"Ecco ... i genitori dell'altra bambina vorrebbero parlare con lei. In realtà volevano parlare con i genitori, ma so che è lei a prendere la bambina, quindi ...", Edward capì che la donna era in imbarazzo, soprattutto a causa del suo cognome. I Cullen erano molto conosciuti da quelle parti.
"Non si preoccupi, verrò a parlarci".
La donna si rilassò visibilmente, soprattutto perché Edward non era famoso per essere cortese con gli sconosciuti e gli disse di seguirla. Edward prese la bambina in braccio e seguì la maestra.
Una volta soli in macchina, Marie chiese al nonno se fosse arrabbiato con lei.
"No tesoro, perché dovrei esserlo? Alla fine i genitori volevano solo scusarsi per la loro bambina".
Marie scoppiò a ridere e "Non è vero, nonno", disse. "Avevano paura di te perché ti avevano riconosciuto".
"Tu dici?".
"Sì sì, nonno. Però non so perché, tu sei così dolce e buono, ma spaventi sempre gli sconosciuti", scrollò le spalle e iniziò a guardare il paesaggio e Edward capì che la bambina non aveva più voglia di parlare.

Arrivati a casa, Marie subito corse in cucina dalla nonna, sapendo che a quell'ora l'avrebbe trovata lì.
"Nonna nonna ... siamo tornati. Nonna! Cos'hai cucinato per me, nonna?".
Edward scosse la testa e mise a posto il casino combinato da sua nipote prima di andare in cucina.
"Ciao pulce ... vediamo ... indovina. Qual è il piatto preferito di nonno Edward?".
"Ma nonna!", esclamò quella piccola peste. "Il piatto preferito di nonno Edward è anche il mio piatto preferito".
"Oh ma davvero? Ma tu guarda che coincidenza ... non lo sapevo", continuò Bella.
Edward rise alla vista della buffa espressione che fece la nipote, quando comprese che la nonna la stava solo prendendo in giro. "Nonna!", la sgridò Marie, mettendo le mani sui fianchi per poi arrampicarsi su una sedia e aspettare che la nonna le desse il suo piatto.
"Marie ... perché non racconti alla nonna cos'hai combinato oggi? Sono sicuro che ne sarà orgogliosa", affermò Edward ridendo per poi andare a sedersi, dopo aver salutato la moglie con un bacio.
Marie si limitò a fulminarlo con lo sguardo e ad un "Ma nonno!".
"Su tesoro ... dì tutto alla nonna, ti ascolto".
"Oggi ho litigato con una bambina e le ho tirato i capelli, ma nonna ... vuoi sapere un segreto? Quella bambina è proprio cattiva, ha anche cercato di rubarmi il fidanzatino".
Bella iniziò a ridere e Edward si accigliò. "Fidanzatino? Non sei troppo piccola per avere il fidanzato, tu?".
"No nonno ... ho tre anni, mica uno, sono una ragazza io".
Bella ignorò il battibecco tra i due e chiese il perché del litigio. "Perché aveva detto che mamma e papà non mi voglio bene, per questo non possono venire a prendermi a scuola. Meno male che oggi era l'ultimo giorno di scuola. Non la vedrò per tanto tempo", disse scrollando le spalle.
"Oh tesoro ... allora in questo caso, hai fatto bene", sorrise Bella, pensando a quanto le somigliasse sua nipote.
"Ah nonna ... pensa che i genitori volessero parlare con i miei, ma visto che c'era nonno Edward, ci ha parlato lui e nonna ... dovevi vedere le loro facce quando hanno visto il nonno, hanno perso tutto il colore", sghignazzò quella piccola peste.
"Oh bene", rispose la nonna mentre pensava che se, da una parte, sua nipote fosse identica a lei, dall'altra era identica alla madre e al nonno. Dopo aver pranzato, Marie chiese al nonno il continuo della storia del principe e della principessa e lui, da bravo cantastorie quale era, si era seduto sul divano e aveva iniziato a raccontare.

(IN REVISIONE) Per Sempre Noi - The Twilight Saga (AU)Where stories live. Discover now