Chapter 10

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Capitolo 10: Consapevolezza

Pov Bella

Seattle, Casa Swan, Giovedì 7 agosto 2014
Tra me e Edward va tutto bene, per fortuna.
I miei genitori hanno preso bene la mia decisione di restare a Seattle per il college e mi hanno anche confessato che hanno sempre saputo che Edward ed io saremmo finiti insieme.
Chissà perché, ma tutta la nostra famiglia lo aveva capito e quando lo hanno saputo tutti, si sono fatti davvero molte risate. Sospetto che ci sia lo zampino di Christian e Carlisle, ma non m'importa, sono felice.
Per il momento vivo da Christian e spesso Ed resta a dormire con me, naturalmente con l'approvazione di Christian.
Come pensavo, invece, i miei amici non sono stati così comprensivi. Alcuni mi hanno accusato di aver tradito Manu in uno dei miei viaggi negli Stati Uniti e, secondo loro, è questo il motivo per cui l'ho lasciato a gennaio, ma non ci ho dato molto peso. Altri, invece, pensano che io sia semplicemente fuggita e che quella con Edward sia una storia passeggera. Continuano a ripetermi che devo tornare a casa, ma non capiscono che per me casa mia è Forks, nel caso di adesso, Seattle.
Non riesco a credere di essere stata così male per una persona che non amo più dallo scorso Natale.
Il vuoto che ho sentito quando gli ho detto "E' finita", è scomparso e con esso anche il senso di inadeguatezza.
Adesso so che il vuoto che sentivo era scatenato dal fatto che non ero felice, sentivo che quello non era il mio posto. Semplicemente il cuore lo aveva capito prima del cervello e continuava a mandarmi segnali.
Alcune cose che avevano detto, mi avevano ferito molto e avevo passato interi pomeriggi a piangere e a sentire le loro parole rimbombarmi in testa, fin quando Edward, molto arrabbiato, a mia insaputa, aveva chiamato una mia amica e le aveva detto di smetterla con tutte quelle idiozie e di lasciarmi in pace.
Le ragazze, al contrario dei ragazzi, avevano capito.

Unica nota stonata, è il fatto che non sono ancora riuscita a parlare con Edward. Non ho ancora avuto il coraggio di dirgli alcune cose e l'ho raccontato solo a Christian che ha promesso di aiutarmi.
Non riesco a trovare il momento adatto.
Più il tempo passa e più non ho il coraggio.
In fondo, abbiamo trovato il nostro equilibrio ed io ho paura di deluderlo e di distruggere tutto.

Seattle, Casa Swan, 26 luglio 2014
"Buon giorno", salutai Christian e Jo che stavano già facendo colazione.
Mi avvicinai al piano cottura per prepararmi qualcosa da mangiare, visto che era sabato e la domestica aveva il weekend libero.
"Hey bellezza, buon giorno. Finalmente sveglia. Fatto le ore piccole stanotte?".
Come al solito Christian mi punzecchiò.
Sorrisi al ricordo.
"Beh ... in effetti. Credo di aver parlato a telefono con Edward fino alle 3, ma non ne sono tanto sicura", dissi grattandomi la testa.
Lui iniziò a ridere.
"Lo sapevo!", esclamò, però, a un'occhiataccia della sua ragazza si ricompose e giustificò la sua esclamazione. "Stanotte mi sono svegliato per prendere un bicchiere d'acqua e tu eri ancora sveglia".
Dopo aver messo il latte nel bollitore, mi avvicinai a lui e gli diedi un pugno sulla spalla. "Scusa, ma ... che posso farci se non riesco a stare senza di lui?".
"Nulla nulla! Hai ragione, quando l'amore chiama, non puoi fare altro che rispondergli".
Annuii e mi sedei accanto a lui, aspettando che continuasse con le sue solite perle di saggezza mattutine.
Christian è una persona incredibile.
A lavoro incute terrore solo con uno sguardo, ed io ho potuto costatarlo più di una volta, mentre con noi della famiglia è un pezzo di pane, dolce, allegro e ironico, molto, molto ironico e un gran burlone.
"Beh ... che avete da guardare?".
Christian ruppe il silenzio che si era creato perché io e la sua ragazza lo stavamo fissando.
"Nulla", rispose Jo, poi continuò. "Di solito la mattina ti diverte diffondere le tue battutine e quindi ci aspettavamo che continuassi".
Christian sbuffò. "No, per oggi basta e avanza".
Sorrisi. "Oh, d'accordo".
Avevo bisogno di parlare con lui riguardo al mio problema e così decisi di chiederglielo.
"Senti Christian ... ecco ... non è che oggi avresti un po' di tempo? Avrei bisogno di parlarti di una cosa".
Notando il mio tono di voce, alzò lo sguardo dal suo piatto e mi scrutò. "Va tutto bene? Mi stai facendo preoccupare".
"Sì sì, tutto bene tranquillo".
"D'accordo, allora aspettami di là, arrivo subito".
Andai nel suo studio e mi sedei sulla comoda poltrona, ammirando l'ordine maniacale che lo riempiva.
Adesso capisco a chi somiglio.
Anche la mia stanza a Volterra è molto ordinata.
"Allora, dimmi tutto".
Iniziai il mio racconto e alla fine, Christian venne ad abbracciarmi.
"Sta tranquilla, ti aiuterò a trovare la soluzione adatta, mi dispiace solo che Edward se lo sia tenuto per se e non abbia detto nulla a nessuno".

(IN REVISIONE) Per Sempre Noi - The Twilight Saga (AU)Where stories live. Discover now