«Il tuo nome è la mia condanna, Violet.»
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Si dice che due anime che si appartengono siano destinate a rincontrarsi.
Ma cosa succederebbe se due anime destinate a distruggersi si dovessero incontrare una seconda volta?
𝑻𝒆𝒔𝒕𝒂.
Damian viv...
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A volte non ci sono risposte razionali, a volte è solo il destino che ci viene a cercare, anche se tu credi che non esista, Damian.
-M
Wendy non ha mai avuto paura delle ombre, le ricercava su quelle pareti, dopo che Peter Pan aveva deciso di abbandonarla.
Io, delle ombre ho sempre avuto timore. Paura che mi seguissero dal passato per poi ritornare, unirsi in una catena intricata pronta a fermare il mio futuro.
Questa notte, però, non mi fanno paura.
Dopo aver pagato la corsa al tassista che mi ha accompagnato al grosso parcheggio turistico del castello di Craigmiller, la mia ombra mi accompagna nel piazzale deserto.
I lampioni la illuminano, la spostano da un lato all'altro, mentre i piccoli fiocchi di neve continuano la loro caduta sull'asfalto.
Gli stivaletti incontrano le prime pozzanghere quando mi allontano dalla zona illuminata e imbocco una piccola via.
Una folata di vento ghiacciato mi colpisce le palpebre e la gola nello stesso istante in cui le uniche luci che rimangono sono quelle di due finestre delle piccole abitazioni disseminate lungo la strada. Sento la mia mano tremare dentro la tasca, il telefono tra le dita. Ma l'unica cosa a cui pensa la mia mente è Damian.
Tutto ciò che la mia mente mi permette di vedere sono quegli occhi verdi che ho visto per l'ultima volta nella cucina di casa sua, così scuri da ricordare gli alberi a me poco distanti, bagnati dall'umidità e uditori silenziosi dei rumori della sera.
Ho provato a chiamarlo, ci ho provato perché in questa storia in cui il destino ha già deciso come andranno le cose, c'è solo una luce che non mi sta facendo cadere nel baratro.
È sempre stata la sua voce a rendermi viva. Fin dal primo momento. Dal primo "Violet" sussurrato dall'altra parte del telefono. Dall'ultimo bacio che le sue labbra calde hanno lasciato sulle mie tra le sue lenzuola.
E non voglio credere di non essere stata abbastanza.
Non voglio credere che non sarò mai abbastanza.
E se dovrò farlo, dovrà dirmelo lui.
Perché senza di lui ogni notte è tornata più tortuosa che mai, gli incubi del passato sono tornati a rivendicarmi, insieme agli spettri che mi aspettano nel mio futuro.
Un futuro in cui non ci sono né luci né ombre. Ma solo una cosa.
Cecità. Il mio destino.
Arrivata alla fine della via, leggo il piccolo cartello all'angolo dell'ultima abitazione: Little France Drive. Sollevo il telefono dalla tasca e cerco di orientarmi per trovare Sandilands Close. Giro su me stessa, la neve che si deposita tra i miei capelli.
