11 - Sguardo

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Dolore e piacere

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Dolore e piacere. Ti troverai a dover convivere con queste due emozioni opposte. È allora che starai vivendo veramente.

-M



Dicembre 2010

Con calma e attenzione infilo il grosso fiocco blu tra i capelli e poi scendo le scale dell'istituto.

Devo stare attenta al terzo, sta per cedere. Un mese fa è stato il turno del secondo.

Stasera guarderemo tutti insieme un film nella sala comune. Vorrei dire alla direttrice che ormai quello che ha scelto lo conosco a memoria, è il quarto anno di fila che ce lo fa vedere, e io inizio sempre di più a capire il Signor Grinch. 

nsomma, come fa ad amare il Natale, se nessuno gli fa mai un regalo?

«Violet, forza! Stiamo aspettando solo te!» La signorina Dana, che si occupa delle pulizie e di far partire ogni anno il videoregistratore, si affaccia dalla sala, facendomi cenno con la mano di sbrigarmi.

«Arrivo!» Alla mia risposta, rientra dentro e si immerge nel vociare delle mie compagne.

Attraverso il corridoio allisciandomi la piccola gonna a scacchi che mi ha lasciato Sylvie prima di andarsene, due Natali fa. Adesso, finalmente, mi sta.

Ma mentre sorpasso l'ingresso del salone principale, per raggiungere quello in cui mi stanno aspettando, i miei occhi si posano sull'albero di Natale.

Le decorazioni sono sempre le stesse, le palline rosse e le luci che si accendono e spengono a intermittenza. Sotto ci sono i soliti pacchi regalo confezionati dalla direttrice.

Chissà cosa mi ha regalato quest'anno. Un nuovo fiocco? Rosso magari? Mi manca di quel colore. Adesso ne ho due bianchi, uno celeste, due blu e uno lilla. E chissà cosa scarteranno gli altri bambini, quelli che hanno ricevuto un regalo dalla loro nuova famiglia.

Altri due passi e raggiungo la sala, pronta a rivedere il Grinch rubare i regali agli strani abitanti di Chinonso, ma un pacco, tra tutti quelli confezionati con la carta dei pupazzi di neve, cattura la mia attenzione.

È dorato, così luminoso che è impossibile non notarlo.

Eppure, questa mattina non c'era. Il suo fiocco ha due grandi orecchie che brillano. È bellissimo.

Do un'occhiata veloce alla sala, ma la signorina Dana è ancora occupata a far fare silenzio, allora, attenta a non farmi scoprire, faccio una piccola deviazione. 

Sto attenta a non fissare le luci, so che mi fanno male. E sulle punte dei piedi mi avvicino ai regali. Quello del colore del sole sembra guardarmi e io, piano piano, mi chino. Guardo un'ultima volta alle mie spalle, nessuno mi sta guardando.

BLINDWhere stories live. Discover now