a new year

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1 Settembre

Il tempo era passato velocemente, il caldo afoso stava lasciando pian piano spazio ad un'aria più frizzantina e potei finalmente tornare alla vera normalità. Con l'aiuto di Severus ero riuscita a restituire la memoria alla mia famiglia che sì, mi aveva inizialmente sgridato per il mio comportamento irresponsabile, ma che poi si era ritrovata sollevata nel constatare che tutti stavamo bene e che non vi era più nessun pericolo.

Avevo sistemato il mio baule, controllato a fondo ogni centimetro della mia cameretta per verificare di non aver dimenticato nulla e mi stavo dirigendo alla stazione di King's Cross, per prendere il treno e tornare nella mia amata Hogwarts. Per colpa di tutto quello che era successo nell'anno scolastico precedente, ero rimasta decisamente indietro e sapevo che dovevo darmi da fare se volevo recuperare e rimettermi al passo, ma ero determinata: non mi sarei fatta portare via Hogwarts, Severus e la magia per nulla al Mondo e mettermi sotto per fare qualcosa che amavo di certo non mi spaventava. Ero parecchio euforica e durante l'estate mi ero divertita, imparando cose nuove. Avendo raggiunto l'età adeguata, per esempio, potei sostenere l'esame per smaterializzarmi da sola e anche se non amavo farlo, ero contenta di saperlo fare. Avevo anche avuto modo di studiare più approfonditamente alcune delle discipline che preferivo, come la cura delle creature magiche o pozioni, leggendo quanto più possibile libri che trattavano di questi argomenti.

Raggiunto il binario 9¾, cercai una cabina libera e mi accomodai. Poco dopo, fecero capolino le teste di Hermione, Penny, Harry, Ron, Luna, Neville e Ginny e non potei fare a meno di sorridere. Durante la pausa estiva qualche volta ero uscita insieme a tutti loro e mi ero trovata piuttosto bene, quindi ero felice che gradissero la mia compagnia. Chiacchierammo del più e del meno e ridemmo a crepapelle, sfidandoci ad assaggiare le caramelle tutti i gusti +1.
A metà viaggio circa, tutti i miei compagni di cabina si erano addormentati, quindi mi alzai per andare in bagno e indossare la mia divisa. Inspirai profondamente e sorrisi, prima di tornare dagli altri e tirare fuori il libro che stavo leggendo. Andai avanti fin quando il treno lentamente non si fermò e tutti i miei amici si svegliarono. Scendemmo svogliatamente e corsi verso Hagrid insieme a Harry, Ron e Hermione. Lo abbracciammo velocemente e salimmo insieme sulla barca per attraversare il lago nero e entrare dentro il castello. Una volta che mi trovai in Sala Grande, inspirai, puntando lo sguardo verso la tavolata dei docenti. Lui non c'era. Corrugai la fronte, confusa, ma cercai di non preoccuparmi.
I ragazzini del primo anno vennero smistati e cenammo, io continuando a pensare a Severus e chiedendomi che fine avesse fatto. Terminato il pasto, mi alzai per raggiungere la Sala Comune di Tassorosso quando sul pavimento, accanto ai miei piedi, apparvero dei petali di rosa nera. Essi continuavano davanti a me formando un sentiero, quindi decisi di seguirlo per vedere dove mi avrebbe portato.
Venni condotta davanti ad una parete e improvvisamente apparve davanti a me una porta. la aprii e mi ritrovai dentro una biblioteca enorme, molto più grande e molto più fornita di quella di Hogwarts in cui ero stata numerose volte.
Mi addentrai e poco più avanti scorsi una sagoma nera. Non appena questa si girò nella mia direzione, sorrisi ampiamente e mi ci fiondai contro. Libri, menta e muschio bianco.
Lo strinsi con tutte le mie forze e nascosi il viso nel suo petto.

"Mi sei mancato, mi sei mancato, mi sei mancato!", sussurrai aumentando la presa su di lui.

"Sì... anche tu... ma così mi stritoli ragazzina... come fate senza l'insegnante di pozioni poi?"

Scoppiai a ridere e lo lasciai respirare, senza però staccarmi da lui.

"Sei il solito esagerato... ma mi dici perché a cena non c'eri? mi hai fatta preoccupare!"

"Forse per preparare questa sorpresa alla mia testa di legno preferita?"

"Hey! Ma io non sono una testa di legno!", esclamai mettendo il broncio.

"In questa scuola lo siete tutti... ma tu almeno nella testa il cervello lo hai", disse Severus ghignando appena.

Quando il mio broncio non accennò a diminuire, Piton mi lasciò un bacino delicato sul naso e alla fine mi sciolsi, tornando a sorridere.

"Spero per te che tu non abbia oziato tutta l'estate e che non ti sia dimenticata di studiare..."

Sbuffai e scossi appena la testa. Era tipico di lui e non ero affatto sorpresa.

"Sì pipistrello, ho studiato..."

"Com'è che mi hai chiamato?!", esclamò lui, iniziando a farmi il solletico.

Cercando di fuggire dalla sua presa, balbettai delle scuse e ammisi la mia sconfitta, quindi in poco tempo, venni risparmiata.

"Se hai studiato come dici, domani posso interrogarti..."

Mi incupii subito, distogliendo lo sguardo. Vedendo che non stavo più al gioco e che non mi stavo divertendo, Severus mi accarezzò amorevolmente la schiena e mi strinse a sé.

"Stavo solo scherzando... lo sai che quando devo sentirti ti avverto con anticipo... ti conosco e so come sei fatta", mormorò baciandomi la testa.

Mi rilassai sotto al suo tocco e socchiusi gli occhi, improvvisamente stanca per il viaggio in treno. Notandolo, Severus ci lanciò un incantesimo di disillusione e mi portò in braccio fino ai suoi alloggi.

"Stanotte dormirai qui... Mi inventerò che ti sei sentita poco bene e che non sei riuscita a raggiungere l'infermeria e che hai appestato il mio ufficio di vomito. adesso riposa", mi disse, poggiandomi piano sul suo letto e accarezzandomi i capelli. Mi addormentai subito e la mattina dopo, aprii gli occhi verso le 7. scesi dal letto a fatica e mi preparai  velocemente per le lezioni. Alla prima ora, per mia somma gioia, avevo pozioni. Uscii ovviamente prima di Severus e mi fiondai in classe. Feci per andare a sedermi al primo banco, al mio solito posto, quando trovai lì una ragazza con gli occhiali e i capelli ondulati di Grifondoro. Mi avvicinai timidamente a lei e respirai profondamente, prima di parlare:

"Hey... ciao... posso sedermi vicino a te?"

"Va bene...", disse spostandosi lievemente per farmi posto.

"A proposito, io sono Alice comunque...", dissi io.

"Io mi chiamo Denise..."

Le strinsi la mano, sorridendo appena e Piton entrò sbattendo violentemente la porta, come suo solito. Sobbalzai nonostante ormai ci fossi abituata e Denise sbuffò appena.

"Un giorno a quello gli rubo il mantello... vediamo se poi si diverte ancora a distruggere le porte", disse lei e io scoppiai a ridere.

Severus si girò velocemente verso di noi e ci fulminò con lo sguardo.

"Minissale! D'Agostino! Meno venti punti a Grifondoro e dieci a Tassorosso! Siete appena arrivati e già mi fate impazzire! Teste di legno che non siete altro!"

Aprii leggermente la bocca ma la richiusi subito. Ci ero rimasta un po' male, anche se sapevo che non poteva comportarsi in altro modo. Tirai fuori la mia pergamena e rimasi in silenzio per tutta la lezione, sospirando appena. Denise mi lanciò qualche occhiata e mi accarezzò appena il braccio, mentre prendevamo entrambe appunti. Alla fine dell'ora ci alzammo per mettere via le nostre cose e le sorrisi. Lei ricambiò appena e io mi sentii al settimo cielo, conscia del fatto che ero riuscita a farmi una nuova amica.











ehilà, a quanto pare sono ancora viva. scusatemi tanto per la lunghissima attesa, ma quest'anno ho da fare l'esame di maturità e non è un periodo facile. spero che comunque il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 29 ⏰

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